Passa ai contenuti principali

L'insegnamento di Milarepa sul non-attaccamento


"Quando un ragazzo e una ragazza si incontrano per la prima volta, si vedono l’un l’altro belli come dèi e hanno un insaziabile desiderio di contemplare il volto dell’altro. Poi, dopo essersi conosciuti per qualche tempo, cominciano a lanciarsi sguardi irritati. Abbastanza presto, se uno dice due parole, l’altro gliene risponderà tre di rimando. Poi alla fine cominciano a litigare. Se uno afferra l’altro per i capelli, questi lo afferrerà per il collo. Poi uno minaccia di colpire l’altro con un bastone, e questi prende un cucchiaio di legno per restituire il colpo. Il mio allievo, Rechungpa, ebbe un'esperienza simile. Rechungpa lasciò il suo maestro e rinunciò ai propri voti per sposare una moglie molto dominante. Un giorno, egli incontrò un mendicante che lo supplicò di dargli la sua collana di turchese. Rechungpa gliela diede ma, quando tornò a casa, sua moglie gli chiese che ne fosse stato della collana. Quando Rechungpa glielo disse, lei andò così in collera che lo picchiò con il mestolo della zuppa di tugpa. Rechungpa si lamentò, "Ho ricevuto molte iniziazioni nella mia vita, ma mai l’iniziazione del mestolo. Ed ho indossato molti ornamenti, ma mai una zuppa di tugpa!" Qualche tempo dopo quell’episodio, conferii un’iniziazione alla quale Rechungpa partecipò. Io sventolai un filo di turchese e dissi, "Se vuoi ricevere l’iniziazione, devi dare questo", sapendo bene che Rechungpa aveva già dato via la sua collana! Vedete, le coppie litigano. Quando le coppie invecchiano e perdono i denti, sembrano come tori e mucche. In seguito, sembrano demoni e fantasmi! Perciò no, grazie, non accetterò la vostra offerta di adottarmi". 

Il marito si ostinò, insistendo ancora che lui avrebbe dovuto avere un figlio per accudire lui e sua moglie, e dar loro sicurezza. 

"Se sarai nostro figlio, organizzeremo un matrimonio per te e potrai avere figli tuoi a prendersi cura di te". 

Ma Milarepa rifiutò.

"È così bello avere dei figli. Quando hai dei figli all’inizio sono così belli – come i figli degli dei! E portano così tanta felicità! Ma lentamente, invecchiando, pretendono tutto da te. Si comportano come se tu avessi preso in prestito da loro, seccandoti continuamente e ricordandoti di ripagarli. In seguito i figli porteranno a casa estranei, amici, fidanzate per farli nutrire dai propri genitori. Poi prenderanno il controllo della casa e lentamente cacceranno i genitori fuori dalla loro stessa casa. Se chiedi loro gentilmente qualcosa, ti risponderanno seccamente. Ti screditeranno quando sei vecchio e si vergogneranno di te – anche della loro propria madre. Allora cambiano completamente rispetto a come erano prima – dolci piccoli principi. Non ti porteranno mai la pace della mente, mai ripagheranno la tua gentilezza. Faranno sempre il contrario di quello che vuoi che facciano – capelli sciatti, strani vestiti, scarpe bizzarre". 

"Se un figlio dà così tanti problemi possiamo desiderare una figlia", suggerì la moglie, non ancora decisa ad arrendersi.

"All’inizio", rispose pazientemente Milarepa, "una figlia è come una ragazzina, molto educata e obbediente. Ma anche loro poi diventano forti e possessive – hanno desideri e pretese senza fine. Invece di portare prosperità alla casa, ti chiedono tanti soldi quanti più puoi darne loro da spendere. Persuadono il padre e rubano alla madre, prendendo senza chiedere. Non hanno mai alcuna gratitudine – dando per scontato che sia il dovere dei loro genitori dar loro qualsiasi cosa vogliano. Causano ai loro genitori frustrazioni e preoccupazioni senza fine, uscendo con i ragazzi sbagliati, tornando a casa tardi… Il loro modo di ripagare la gentilezza dei loro genitori è guardarli con facce cattive, come yeti furiosi. Poi se ne andranno per farsi un’altra casa e prenderanno quanto più potranno dalle case dei propri genitori. Torneranno a casa per visitarli solo se saranno in difficoltà. Perciò", disse Milarepa, "ho definitivamente abbandonato tutta questa sofferenza inutile. Non voglio né figli né figlie".

La coppia continuò, ancora scettica. “E riguardo all’avere amici? È così triste e patetico non avere nessuno a cui essere vicino – parente o amico!”

"Sono lo stesso! Quando li incontri la prima volta sono tutti un sorriso, così piacevoli, ti fanno sentire così felici. Poi ti sommergono di storie, chiacchiere e notizie, ti invitano di qua e di là, e non hai mai un momento per te stesso. Poi devi andare a casa loro per visitare i loro parenti – ti sommergono con le loro storie, e tu non hai per nulla pace. Dopo, vi scambiate doni e cibo, vi preparate i pasti a vicenda. In seguito cominciate a competere tra voi. Ciascuno ha bisogno di sapere quello che sta facendo l’altro, loro diventano gelosi e scoppiano rivalità. Se non sei mai stato vicino a qualcuno, non ci sono dissapori. Ma quando ti fai delle amicizie, stai certo di avere discussioni. Quando le persone sparlano, sparlano delle persone a loro più vicine. Se vivi vicino a qualcuno, troverai sempre difetti. Quelli che non ti sono amici ti lasceranno da solo, ma gli amici che vengono a farti visita poi se ne andranno e sparleranno dei difetti che trovano in te. Non voglio tali amici e parenti che vogliono approfittare dei miei momenti felici e non vogliono condividere quelli infelici", disse Milarepa.

Imperterriti, il marito e la moglie fecero la loro offerta finale: “Noi comprendiamo, non vuoi amici, figli o famiglia. Ma abbiamo grandi ricchezze. Se stai con noi, puoi ereditarle quando moriremo.”

Milarepa scosse la testa. 

“Anche queste sono inutili. Non sacrificherò il mio obiettivo di conseguire l’illuminazione per tutti gli esseri senzienti in cambio delle ricchezze che mi offrite. La ricchezza non è permanente o durevole. Il desiderio di ricchezza è come bere acqua salata – non ne hai mai abbastanza. Più ne hai e più ne vuoi. La ricchezza, quando all’inizio la accumuli, dà gioia a te e rende gli altri gelosi. In seguito, più ricchezza hai e più diventi avaro e restio a condividerla. È il tuo stesso accumulare ricchezze ad attirare i nemici. Famiglia e amici si riverseranno su di te per avere qualcosa da te e tuttavia diventeranno tuoi nemici perché sono molto gelosi di te. Infine, quando diventi vecchio, altri finiranno col consumare ciò che tu hai accumulato. Persone sono state uccise per la propria ricchezza per mano dei ladri. La tua ricchezza può ucciderti. L’accumulo di ricchezze è come un trampolino per rinascite inferiori. Perciò no, grazie, devo rifiutare la generosa offerta delle vostre ricchezze. È un’esca, come un gioco di demoni. Ma il nostro incontro è stato benefico e in futuro vi aiuterò sicuramente a raggiungere un campo di un Buddha. Pregherò per voi, dato che mi avete offerto così tanto".

Così, alla fine, la coppia si convinse degli svantaggi di tutte queste cose. Diventarono devoti a Milarepa, usando le loro ricchezze per le offerte. Ricevettero insegnamenti da lui e infine conseguirono uno stato di fiducia e di discernimento prima di morire. Questi sono allora gli insegnamenti che Milarepa diede sul non-attaccamento a figli, amici, parenti e ricchezze, e sul vivere tranquillamente con il Dharma.






Post popolari in questo blog

Gurdjieff: Cosa significa realmente "Cercare di non esprimere Emozioni Negative"

Di tutte le indicazioni e i suggerimenti di Gurdjieff per l'attuazione pratica delle sue idee, quello che sembra essere stato più persistentemente frainteso è la sua raccomandazione di "cercare di non esprimere negatività". A prescindere da quanto spesso si possa ricordare agli studenti che il Lavoro potrebbe riguardare l'evoluzione psicologica, non si tratta di psicoterapia. Non si tratta di sopprimere o reprimere sentimenti, comportamenti e reazioni. Non si tratta di imparare a fingere di essere al di là della reattività. Non si tratta di migliorare la propria personalità per apparire una persona più gentile o più spirituale. Ho visto persone scoraggiate e frustrate con se stesse per anni, che si chiedevano se stessero fallendo, se non si stessero "impegnando abbastanza" quando riferivano che, nonostante tutti gli sforzi che avessero cercato di mettere in atto, continuavano a sperimentare periodicamente stati interiori di rabbia, ansia, risentimento, irrit...

La morte di Gurdjieff (Dr. William J. Welch)

Fui chiamato al telefono. Da Parigi giunse voce che Gurdjieff fosse gravemente malato, e mi fu chiesto se avessi potuto spedire al suo medico di Parigi dell’albumina sierica che era stata recentemente resa disponibile negli Stati Uniti. Gurdjieff non era stato molto bene quando arrivò a New York nell’inverno del 1948, ma non sembrava gravemente malato e non si era mai messo a letto. Era tormentato da una tosse tracheale spasmodica, un rombo profondo, gorgogliante, che rifletteva non solo un’infiammazione cronica alla base dei suoi polmoni, ma anche il suo amore per le Gaulois Bleu, la popolare sigaretta francese con tabacco nero turco aspro e grasso. La sua circonferenza addominale era eroica, e la sua presenza nel bagno turco, anche se non pantagruelica, era quantomeno all’altezza del Balzac di Rodin. Fu così che con i ricordi del vigore non più giovane, ma robusto e invecchiato di Gurdjieff, udii con incredulità, nella tarda estate del 1949, della sua forza in diminuzione e del deter...

Gurdjieff: "Ogni persona che incontri, compreso te stesso, è una merda".

La notizia dell’arrivo del Signor Gurdjieff a Chicago, nell’inverno del 1932, mi mise in apprensione. A tutt’oggi, a distanza di quasi trent’anni e con il senno del poi, ancora non riesco a capire perché non lo volessi vedere. Sicuramente, i miei sentimenti nascevano in parte dal fatto che mi ero convinto che forse avevo sbagliato a lasciare il Prieuré nel 1929. A causa della mia dipartita, sentivo di non essere un seguace leale o fedele. Inoltre, se da una parte i suoi scritti mi interessavano veramente e provavo un sincero affetto per Gurdjieff come uomo, dall’altra il mio rapporto con il gruppo di Chicago mi aveva portato a mettere in discussione la validità del suo lavoro sotto ogni aspetto. Ero ancora alla ricerca di prove – qualche qualità nel comportamento dei suoi seguaci – che mi convincessero che egli fosse qualcosa di più di un potente essere umano in grado di ipnotizzare a suo piacere folte schiere di individui. In quel periodo, il mio interesse per i suoi scritti non andav...