"La legge dell’unità abbraccia tutto. Tutto nell'universo è Uno, la differenza è solo di scala; nell'infinitamente piccolo troveremo le stesse leggi dell'infinitamente grande. Come in alto, così in basso".
G. I. Gurdjieff
L'universo percepibile dai nostri sensi è analogo a un iceberg che è in gran parte nascosto sotto la superficie dell'oceano; è solo una parte di una realtà molto più vasta che comprende dimensioni spirituali oltre che fisiche. L'eleganza di alcune leggi scoperte dalla scienza è una chiara indicazione dell'esistenza di una qualche intelligenza direttrice; e questa deve necessariamente essere di ordine superiore all'intelligenza del mondo che dirige. Le cause degli eventi della vita risiedono nel mondo immanifesto, enormemente più vasto, al di là delle interpretazioni dei sensi; ma per comprendere ciò è necessario un diverso tipo di conoscenza, derivata dalle percezioni molto più sottili dei regni spirituali. La scienza ci dice che i nostri sensi sono curiosamente limitati nella percezione. Ci sono molti suoni che le nostre orecchie non rilevano, mentre i nostri occhi rispondono a meno di un trilionesimo del vasto spettro di onde elettromagnetiche noto alla scienza; e ci sono altre influenze non percepite dai sensi ordinari. Quindi è chiaro che il mondo che conosciamo è solo una piccola frazione di un mondo non manifesto molto più grande. Questa idea di un mondo non manifesto è di enorme importanza. È, infatti, la chiave essenziale del mistero dell'Universo. Ma questo sfondo invisibile non è solo un’estensione del mondo fisico. È un regno contenente vibrazioni ed energie di un ordine completamente diverso da quelle percepite dai sensi. Nel linguaggio religioso è chiamato Paradiso; ma non va pensato come uno stato isolato e remoto. La leggenda esoterica ci racconta che l'Universo comprende una gerarchia di ordini mondiali creati da un'Intelligenza Suprema o Assoluta, come una struttura vivente e in evoluzione. [...] Da questa prospettiva l'universo fisico che percepiamo è solo l'apparenza esteriore di una vasta Intelligenza vivente emanata da un Essere Supremo o Assoluto in una successione di stadi di crescente complessità, in cui ogni livello è permeato della propria intelligenza e coscienza. Questo Assoluto indivisibile, o Brahman nell’Induismo, è il principio ultimo alla base del mondo della forma. L’Assoluto è lo stato primordiale o fondamento dell’Essere dal quale, attraverso la divisione e la differenziazione, sorge tutta la diversità del mondo fenomenico. Il mistero dell'origine e della natura dell'universo è stato una fonte ricorrente di speculazione, esplorazione e meraviglia per tutti i popoli di tutte le epoche. Il contributo di G. I. Gurdjieff a questa ricerca universale per comprendere la fonte e il significato del cosmo è sia tradizionale che innovativo. [...] Nello sviluppo del suo mito della creazione, Gurdjieff ha attinto alla sua profonda conoscenza ed esperienza personale delle tradizioni religiose occidentali e orientali. Includendo la sua comprensione della scienza moderna e le implicazioni delle sue scoperte, ha apportato al suo mito un'adeguatezza alla nostra epoca che non ha eguali nel suo potere di conciliare le visioni passate e presenti della vita, le responsabilità e le possibilità dell'uomo. Nel mondo occidentale, la maggior parte di noi è cresciuta in un ambiente fortemente influenzato dagli insegnamenti giudeo-cristiani e dalle fasi successive del pensiero filosofico e scientifico greco. In entrambe queste fonti, c'è un'enfasi sulla creazione di immagini riguardanti come si è formato l'Universo. Le tradizioni orientali, tuttavia - principalmente in India e Cina - non hanno esplorato esplicitamente la questione di un inizio e, di fatto, hanno sviluppato prospettive che sono in molti modi opposte a quelle emerse in Occidente. [...] L’insegnamento della Quarta Via, che Gurdjieff portò in Occidente, contiene sia una componente psicologica che una cosmologica, e formano due espressioni complementari di un insegnamento universale, comprensivo e senza tempo sulla condizione umana e sulla natura della realtà: lo studio dell’una inevitabilmente aumenta la conoscenza e comprensione dell'altro: è impossibile studiare un sistema dell'universo senza studiare l'uomo. Allo stesso tempo è impossibile studiare l'uomo senza studiare l'universo. L'uomo è un'immagine del mondo. È stato creato dalle stesse leggi che hanno creato l'intero mondo. Conoscendo e comprendendo se stesso conoscerà e comprenderà il mondo intero, tutte le leggi che creano e governano il mondo. E allo stesso tempo, studiando il mondo e le leggi che governano il mondo imparerà e comprenderà le leggi che lo governano. In questo senso alcune leggi vengono comprese e assimilate più facilmente studiando il mondo oggettivo, mentre l'uomo può comprendere altre leggi solo studiando se stesso. Lo studio del mondo e lo studio dell'uomo devono quindi procedere paralleli, aiutandosi a vicenda. Nelle prime fasi del suo insegnamento, Gurdjieff usò una terminologia “scientifica” per presentare le sue idee cosmologiche. Negli anni successivi, specialmente nella sua opera principale "I Racconti di Belzebù a Suo Nipote", il suo metodo di comunicazione divenne allegorico e mitico, e molto più stimolante per il lettore o l'ascoltatore. Nei suoi scritti utilizzò uno stile di linguaggio pieno di numerosi neologismi e strutture di frasi lunghe e complicate, che richiedevano un alto livello di attenzione e perseveranza per svelare il loro significato nascosto. [...] Secondo Gurdjieff, il mito è il linguaggio del “centro emozionale superiore”. Il mito di Gurdjieff esprime, in immagini varie e provocatorie, una concezione multistrato dell'Universo, delle sue leggi e della relazione tra i suoi livelli. "Sua Infinità" è situata all'apice ed è separata e non separata dai livelli inferiori dell'Universo. Negli insegnamenti cosmologici di Gurdjieff, come presentati nei "Racconti di Belzebù", alcuni neologismi vengono impiegati per i concetti chiave che formavano il nucleo del suo mito della creazione. Questi includono:
Sua Infinità = La Fonte Primaria e il Manutentore di tutto ciò che esiste nell'intero Universo; Dio; Creatore;
Sole Assoluto = Dimora fondamentale di Sua Infinità; Protocosmo;
Etherokrilno = Sostanza cosmica primordiale che riempie l'intero universo;
Theomertmalogos = Emanazione del Sole Assoluto o Dio-il-Verbo-Creativo;
Heropass = Flusso del tempo;
Trogoautoegocrate = Legge di mantenimento reciproco; reciproco scambio di materie/energie;
Triamazikamno = Legge del 3; Trinità;
Heptaparaparshinokh = Legge del 7; Ottava
Megalocosmo = L'Universo
L'essenza del mito della creazione di Gurdjieff è descritta succintamente dal biografo James Moore:
"All'inizio, solo il Sole Assoluto era fisicamente concentrato nello spazio infinito, ed era già carico della sostanza cosmica primordiale Etherokrilno. Poiché questo nebuloso Etherokrilno era in equilibrio statico, il Super-Sole esisteva ed era mantenuto dal nostro Padre Comune, in modo del tutto indipendente dagli stimoli esterni, attraverso l'azione interna delle sue leggi e sotto il principio detto "Autoegocrate" (Tengo tutto sotto il mio controllo). Il Nostro Padre Comune avrebbe potuto esistere per sempre, se non fosse stato per lo spietato Heropass (il Tempo)... Immediatamente il Nostro Padre Comune percepì lo spietato effetto entropico del tempo – la diminuzione infinitamente lenta, ma irreversibile, del volume della sua dimora, il Sole Assoluto – e cercò urgentemente un rimedio. Utilizzando tutta la sua volontà divina, emanò da sé "Dio-il-Logos", il Theomertmalogos, che reagì ovunque con l'Etherokrilno per creare il nostro Megalocosmo, o Grande Universo. Questa creazione sacra e vivente poteva ora nutrirsi attraverso un sistema aperto di simbiosi, o mantenimento reciproco, chiamato da Gurdjieff: "Trogoautoegocrate" (Mangiando me stesso, vengo mantenuto): attraverso un vasto ecosistema olistico, ogni ordine di esseri produceva ora le stesse energie o sostanze che garantivano la sopravvivenza di altri gruppi. Tale era il piano modificato da Dio e il tempo stesso non avrebbe prevalso contro di esso. La creazione inferiore di Dio fu necessariamente mantenuta nel suo nuovo e dinamico equilibrio non da lui direttamente, ma attraverso l'azione meccanica di due leggi sacre fondamentali: Triamazikamno, la Legge del Tre, e Heptaparaparshinokh, la Legge del Sette – la prima che governa la causalità di ogni fenomeno isolato; mentre la seconda governa la traiettoria di ogni processo, o serie di fenomeni. [...]
L’autore della Quarta Via, Keith Buzzell, propone che l'Etherokrilno sia un substrato o matrice di supporto con il potenziale infinito "di generare tutte le forme possibili (materiali e non materiali) del nostro mondo esistenziale". Nel suo mito della creazione il "Santo Sole Assoluto" era la dimora e l'Essere di Sua Infinità, da cui emergono tutte le possibilità di manifestazione e forma.
È importante osservare che nel Grande Universo tutti i fenomeni, nessuno escluso, in qualsiasi luogo appaiano e si svolgano, sono solo il risultato di "frazioni" successive, conformi alle leggi, di qualche fenomeno integrale originatosi sul Santissimo Sole Assoluto. Sicché ogni fenomeno cosmico, dovunque si produca, ha un significato "oggettivo".
È inoltre richiesto che l'Amore Divino e la Ragione Divina siano "riflessi" o "irradiati" al Santo Sole Assoluto dalle entità create – per bilanciare il deflusso di questi aspetti della Volontà Trinitaria dall'interno del Santo Sole Assoluto. L'equilibrio risultante (verso l'esterno dal Santo Sole Assoluto e verso l'interno dall'Universo) manterrebbe la Sua Dimora senza che subisca alcuna diminuzione di volume.
La leggi del Tre e del Sette sono le più fondamentali di tutte le Leggi, in quanto determinano, ad ogni livello dell'Universo in espansione, le condizioni o circostanze in cui opereranno le leggi secondarie. In modo elementare esprimono l'Essere (la Legge del Tre) e il Divenire (la Legge del Sette). [...]
Gurdjieff concepiva l'universo come un grande tutto, una vasta matrice cosmica di interdipendenza universale dove tutto è in perpetuo movimento energetico. Sua Infinità ha creato il processo Trogoautoegocrate come un sistema per proteggere e mantenere l'esistenza del Sole Assoluto dalle inevitabili devastazioni del tempo. È l’apertura del sistema complessivo, mediante l’interazione con altri sistemi subordinati, che ne impedisce la degenerazione, la morte, attraverso l’inevitabile degrado dell’energia e il crescente disordine. Stabilendo la diversità e la molteplicità all’interno dell’unità, con un concomitante scambio di energie tra i vari livelli dell’universo, è stata salvaguardata la continuazione della fonte creativa dell’esistenza, il Sole Assoluto.
Il Raggio di Creazione è stato descritto come "un raggio di luce divina, pura Coscienza, che risplende dall’Assoluto per creare l’universo conosciuto in un’ottava discendente di energia e materia". Il Raggio rappresenta gradi di intelligenza che discendono attraverso successivi livelli di manifestazione. Il Raggio di Creazione che collega la terra all'Assoluto è solo uno tra i tanti possibili raggi emanati dalla Sorgente del Tutto.
"Il nostro particolare raggio di creazione non include il "Mondo" nel senso più ampio del termine, poiché l'Assoluto dà vita a un numero, forse infinito, di mondi diversi, ciascuno dei quali dà inizio a un raggio di creazione nuovo e separato". (Ad esempio, quando il "SOL" del nostro Sole comincia a risuonare come "DO", e comincia da qui un'ottava supplementare, o laterale; n.d.t.)
Nel 1915 Gurdjieff introdusse per la prima volta il Raggio di Creazione ai suoi studenti russi. Uno dei suoi principali allievi, P. D. Ouspensky, rimase colpito dalla profondità della conoscenza contenuta nel modello.
È stato paragonato a uno yo-yo scagliato fuori dalla mano dell'Assoluto, al quale tornerà al momento stabilito. Un raggio di creazione crea una serie finita di livelli o "mondi" di densità crescente ed energia decrescente, come uno spettro di colori. Ogni livello successivo è soggetto al doppio degli ordini di leggi vincolanti che determinano la natura di quel livello. Ogni livello è un "mondo" completo, governato dalla propria combinazione unica di leggi, ossia nuove leggi che sorgono al proprio livello in aggiunta alle leggi di tutti i mondi sopra di esso. Ogni livello o "mondo" ha una sua forma di materialità individuale e specifica, fatta di "atomi" che costituiscono la più piccola quantità di materiale che conserva tutte le proprietà intrinseche di quel particolare "mondo".
Nell'Assoluto c'è una sola forza e una sola legge: la volontà unica e indipendente dell'Assoluto. Nel nostro mondo, cioè la terra, operano 48 ordini di leggi, alle quali siamo soggetti e dalle quali tutta la nostra vita è governata.
La volontà dell'Assoluto si manifesta solo nel mondo successivo e contiguo ad esso, cioè nel mondo 3; la volontà immediata dell'Assoluto non raggiunge il mondo 6, e in esso si manifesta solo sotto forma di leggi meccaniche. Andando oltre, nei mondi 12, 24, 48 e 96, la volontà dell'Assoluto ha sempre meno possibilità di manifestarsi. Ciò significa che nel mondo 3 l'Assoluto crea, per così dire, un piano generale per il resto dell'universo, che viene poi ulteriormente sviluppato meccanicamente. La volontà dell'Assoluto non può manifestarsi direttamente nei mondi successivi al di fuori di questo piano e, manifestandosi secondo questo piano, assume la forma di leggi meccaniche. Ogni livello o ordine mondiale del Raggio di Creazione è saturo o impregnato di energie e influenze di tutti i livelli superiori.
Keith Buzzell, che ha studiato gli insegnamenti di Gurdjieff per molti decenni, ed esplorato molti diversi campi della scienza, ha provvisoriamente identificato le corrispondenze tra ciascuno dei sette mondi del Raggio di Creazione e vari stati della materia e processi di legame cosmico. Questi stati e processi riflettono un continuum di vibrazione crescente (evoluzione e unificazione) e densità crescente (involuzione e separazione).
Mondo 1: Unificazione di tutte le forze; tasso vibratorio più elevato
Mondo 3: Nucleone e radiazione (massa-energia)
Interazione della "nuvola" galattica del Mondo 6: Ordine di tutta la materia/energia (radiazione di idrogeno/elio)
Mondo 12: Stato del Plasma
Mondo 24: Gassoso (atomico-ionico)
Mondo 48: Liquidi
Mondo 96: Solidi (cristalli, minerali, metalli)
Buzzell è stato anche in grado di identificare numerosi paralleli tra il Raggio di Creazione e gli attuali modelli scientifici della creazione dell'universo: Con l'Emanazione del Theomertmalogos dall'interno del Santo Sole Assoluto, appare il Mondo 6. A questo livello le leggi sono nella loro forma essenziale più pura. Ciò è in parte dovuto al fatto che la prima manifestazione creativa è sotto forma di pura energia. La massa (negli elettroni, nei protoni, nei neutroni e nei neutrini) deve ancora apparire. In questo breve momento, tutte le possibilità sono mantenute nello stato di essenzialità, senza che la materia sia ancora presente per aprirsi alla discesa del Raggio di Creazione. Ad ogni gradino discendente del Raggio di Creazione, la materia entra sempre più nell'espressione delle leggi finché, a livello del Mondo 96, si raggiunge una circostanza di cristallizzazione atomica/molecolare con assoluta dipendenza dalle forze esterne per consentire qualsiasi cambiamento. Al livello del Mondo 6, la Creatività è il potenziale infinito per la creazione. L'impulso puro dell'essenza è incondizionato quando è pura energia. Appena compaiono le prime forme di massa (0,5 secondi dopo l'Emanazione), la Creatività si esprime come Crescita ed Espansione. Il complesso mondo delle particelle basate sulla massa appare quando vengono raggiunti livelli energetici più bassi e l'espansione dell'Universo, e le possibilità di interazioni basate sulla massa continuano. Galassie e soli si fondono, ogni livello si apre su un'altra area di crescita ed espansione. Quando appare la vita sulla Terra (nell'intervallo tra il Mondo 24 e il Mondo 48), appare la Procreazione, come espressione di questa stessa legge di Creatività, con espressioni di crescita ed espansione. A livello dei Mondi 48-96, questa legge si manifesta nella profonda penetrazione della meccanicità nel mondo della massa/energia.
Ci sono una serie di importanti implicazioni metafisiche e filosofiche del Raggio di Creazione:
1) Le affermazioni riguardanti la realtà sono sempre relative
2) C'è sempre altro da comprendere
3) Determinismo e il libero arbitrio esistono entrambi, ma in mondi diversi e a diversi livelli di coscienza
4) Nessuna cosa è più essenziale o importante rispetto a un'altra cosa; ogni cosa ha uguale valore rispetto al Tutto
5) L'Assoluto e il relativo possono coesistere nello stesso momento in cui una dimensione superiore può compenetrare una dimensione inferiore, agendo così come "assoluto" per il livello inferiore
6) Tutto è connesso a tutto il resto; involuzione ed evoluzione sono inestricabilmente intrecciate
7) Il cambiamento è costante nell'universo; tutto è in movimento, entra nell'esistenza e muore in una perpetua "danza della vita"
8) Niente nell'universo è statico; tutto è in costante movimento, sia ascendendo con energia crescente, sia discendendo con energia decrescente
9) Tutte le leggi dell'universo sono modelli di relazioni ordinate; i componenti di qualsiasi cosa riflettono sempre uno schema, ma lo schema stesso non esiste nello stesso mondo dei componenti
10) Il servizio e il desiderio di coltivare tutto ciò che esiste è il cuore dell'amore e lo scopo dell'evoluzione
Il fisico teorico Basarab Nicolescu ha trovato una serie di corrispondenze tra il concetto di mantenimento reciproco di Gurdjieff e il principio del "Bootstrap" formulato dal fisico americano Geoffrey Chew. La teoria del bootstrap si basa sul concetto di "autocoerenza", per cui ogni parte è un riflesso del tutto: "Secondo la teoria del bootstrap un sistema è quello che è perché tutti gli altri sistemi esistono contemporaneamente in un nesso di interazioni e interrelazioni. Va sottolineato il ruolo dell’autoconsistenza nella costruzione della realtà, un’autoconsistenza che assicura la coerenza del Tutto". Il nostro Sole è un Essere vivente e cosciente, dotato di intelligenza divina che, come tutti gli esseri viventi, mangia, respira e riceve impressioni. La sfera planetaria è stata equiparata al "mondo astrale": È il regno che contiene i modelli invisibili che controllano il comportamento del mondo visibile. Può essere considerato come una sorta di tessuto di possibilità – non di eventi – attraverso il quale determinate linee o tracce sono state tracciate dall'intelligenza astrale". La vita organica sulla Terra è influenzata o colorata dalle vibrazioni e dalle emanazioni dei pianeti, in particolare dal pianeta più vicino alla Terra in un dato momento. Allo stesso tempo, le influenze planetarie non sono permanenti e possono cambiare, aumentando e diminuendo di intensità. Gli esseri umani, sia individualmente che collettivamente, sono altamente sensibili allo schema delle vibrazioni planetarie. L'energia per la crescita, cioè per lo sviluppo della luna e per la formazione di nuovi germogli, va alla luna dalla terra, dove viene creata dall'azione congiunta del sole, di tutti gli altri pianeti del sistema solare e della terra stessa. Questa energia viene raccolta e conservata in un grande accumulatore situato sulla superficie terrestre. Questo accumulatore è la vita organica sulla terra. La vita organica sulla terra nutre la luna. Tutto ciò che vive sulla terra, persone, animali, piante, è cibo per la luna. La luna è un enorme essere vivente che si nutre di tutto ciò che vive e cresce sulla terra. La luna non potrebbe esistere senza la vita organica sulla terra, così come la vita organica sulla terra non potrebbe esistere senza la luna. La Luna esiste anche, in senso psicologico, in relazione al nostro mondo interiore (microcosmo). Secondo Gurdjieff, la Luna rappresenta una forza passiva equiparata all'involuzione e alla passività meccanica. La liberazione da questa "luna interiore" avviene attraverso lo sviluppo della comprensione e della coscienza.
Fonte: Ray of Creation (Gurdjieff and the Fourth Way: A Critical Appraisal)