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Il significato della parola "AMEN" e del termine "OM", "AUM" (G. I. Gurdjieff)


Gurdjieff ha detto che "Amen" significa "Dio aiutaci". 

"È molto più antico degli ebrei. Tutto è in questa parola, tutta la scala, dalla merda a Dio. Nella religione buddista esiste una parola simile: OM. Se apriamo la bocca e pronunciamo Amen o OM (Aum), chiudendola lentamente in "m" o "n", l'intera scala del suono è lì. Qualcuno ha parlato di studiare le idee delle altre religioni. Ha detto che è molto meglio studiare la propria macchina che leggere le idee. Per lo studio vero, lo studio serio, è necessaria la concentrazione; ma la concentrazione è difficile a causa dell'interferenza del centro emozionale, che è sparso nell'organismo; così che quando desideriamo fare qualcosa istintivamente, o pensare con la mente, il centro emozionale interviene e impedisce la concentrazione. La vera concentrazione è l'attenzione diretta alla quale prendono parte tutti e tre i centri. Allora l'uomo potrà spostare una montagna. Il linguaggio ordinario non ha un vocabolario per le idee "elevate"; ma solo parole per idee semplici, o come produrre cose, trovare la nostra strada e così via. Dobbiamo imparare una nuova lingua. Non potete comprendere l'essenza con la mente, la mente può solo osservare le manifestazioni della personalità. La nostra presunta e cosiddetta "volontà" deriva dalla personalità, mentre la nostra essenza non ha volontà, solo desideri. Quando osserviamo la nostra personalità, essa diventa più passiva, poi la nostra essenza può diventare attiva e cominciare a crescere, e alla fine, lottando contro le nostre debolezze, l'individualità comincia a prendere il posto della personalità. Solo un uomo cosciente può dire quali sono le manifestazioni dell'essenza e quelle della personalità. Il ruolo ordinario che svolgiamo nella vita è la personalità, e per alcune persone diventa un'abitudine fissa e non è nemmeno più un ruolo. Tuttavia, la personalità può reagire in modo diverso con ambienti e persone diverse. L'essenza, quando reagisce, reagirà sempre allo stesso modo. "Essenza" in greco "ovaia", significa "essere", "natura intrinseca", "la cosa in sé", "carattere innato", "qualcosa che è". L'opposto è la personalità, la persona, una "maschera", ciò che non è nostro. Ma l'essenza può essere rovinata e deformata".




Un giorno, nell'appartamento di Gurdjieff, mentre aspettavo il pranzo, notai diverse donne che non avevo mai incontrato prima, chiaramente americane. Dopo un po' entrammo e ci sedemmo al tavolo aspettando che entrasse Gurdjieff; ero l'unico uomo. Nessuno parlava, tutti erano a disagio e la tensione cominciava a crescere. Alla fine Gurdjieff entrò e, notando la tensione, si guardò attorno e disse: "Cosa! Nessuno parla? Questo è un mausoleo? È come quando ti siedi in un posto speciale e non succede nulla!". Tutti scoppiarono a ridere e la tensione scomparve. Le donne erano quelle che a quel tempo suscitavano in me un sentimento di ostilità: quelle intellettuali e lavoratrici. Erano sposate e lavoravano con Gurdjieff in un piccolo gruppo. Ma avevo scoperto che stava trasmettendo loro degli insegnamenti molto interessanti e un giorno gli ho chiesto se potevo lavorare con questo gruppo. Mi disse di no.

"Perché?", domandai.

"Non per te, non per gli uomini. Questi tipi speciali".

A quel tempo non esisteva nessun altro gruppo regolare a Parigi, ed egli lavorò con loro per diversi anni e compì uno dei suoi miracoli. Cambiò la loro vita interiore, così che da intellettuali piuttosto arroganti e uomini d'affari di successo, come mi sembravano alcune di loro, diventarono esseri umani affettuosi e comprensivi. Katharine Hulme, Margaret Anderson e Solita Solano facevano parte di questo gruppo. Volevo leggere il capitolo intitolato "Il professor Skridloff" della seconda serie, che Gurdjieff aveva appena finito e di cui avevo degli stralci. Quando un giorno andai a casa sua, mi lasciò da solo nella stanza, poi mi portò dentro una pila di romanzi gialli, li mise sul tavolo e disse: "Vorresti forse leggere qualcosa?". Li guardai e dissi: "Sì, ma non gialli, sono venuto a vedere se mi permettevi di leggere la seconda serie, "Il professor Skridloff". Non disse nulla e uscì. Dopo gli chiesi di nuovo se potevo leggerlo e nuovamente non mi rispose, e se ne andò nella sua stanza. Attesi e poi dissi a Solita Solano, che all'epoca era la sua segretaria: "Vorresti andare a chiedere al signor Gurdjieff se posso leggere "Skridloff"?" Andò nella sua stanza, tornò e riferì: "Dice che sei ubriaco". "Avrò bevuto una buona dose di armagnac, ma non sono ubriaco", risposi, "sento un bisogno particolare di leggere "Skridloff", per favore, chiedigli di nuovo se posso leggerlo. Tornerò a Londra tra un giorno o due e potrei non tornare per alcune settimane". Uscì di nuovo e dopo pochi alcuni minuti tornò con il dattiloscritto. Stimolata dalla chiacchierata del pranzo, scaldata dall'armagnac, la storia m'impressionò profondamente, soprattutto quando padre Giovanni racconta a Gurdjieff e Skridloff dei due anziani vecchissimi che di tanto in tanto vanno loro a far visita e predicano ai Fratelli del Monastero. [...] C'è della musica molto commovente, composta da Gurdjieff, per la lettura di "Skridloff". 



[For Professor Skridlov - Gurdjieff / De Hartmann]


Generalmente parlando, tutti noi siamo parassiti. Gurdjieff usa costantemente questa espressione al Prieuré. Nessuno di noi ha saldato il suo debito con la Natura. Essere vivi è un miracolo unico: avere la possibilità dell'Essere al posto del Non-Essere. Pensate quanto è costato alla Natura la preparazione delle condizioni planetarie, i lunghi periodi di sperimentazione, affinché, oltre a servirla, diventassimo Figli del Padre. E in cambio cosa facciamo? Ci comportiamo nella famiglia della Natura come bambini autoindulgenti il cui unico scopo è divertirsi. Se rifletterete seriamente solo per mezz'ora sul modo in cui sfruttiamo le risorse naturali, la terra, le foreste e gli animali, per la gratificazione di desideri anormali, non potrete fare a meno di restare allibiti. Emerson ha detto: "Guadagnati da vivere", guadagna il diritto di vivere. A volte è sorprendente che la Natura permetta ai membri della razza umana di continuare la loro esistenza e non li renda innocui, o interrompa la specie umana come ha fatto con altre specie. Belzebù parla della breve durata, rispetto alla nostra, della vita degli esseri in una goccia d'acqua. Allo stesso modo, se questa stanza in cui ci troviamo, e noi con essa, dovessimo rimpicciolirci alle dimensioni di una pallina da tennis, non ce ne accorgeremmo. Forse è quello che è successo alle formiche e alle api milioni di anni fa; creature enormi che poi degenerarono e diventarono un pericolo per lo schema cosmico, così la Natura le rimpicciolì. Il tempo e la vita oggi possono sembrare loro come allora. Può essere che se la degenerazione dell'uomo continuerà, se la sua energia continuerà a essere deviata verso la banalità, se gli scienziati continueranno a inventare mezzi di distruzione più pericolosi, se gli uomini continueranno a inquinare e ad avvelenare i fiumi e la terra con prodotti chimici e altro, allora la natura potrà fare loro quello che ha fatto alle formiche e alle api. I pianeti sono esseri enormi e hanno relazioni tra loro come le persone. Sono reazioni, tensioni. Essi hanno forme diverse, ma la loro rotazione nello spazio li fa apparire come delle sfere. Comunicano per mezzo di "Emanazioni" - una forza pura che non opera attraverso e per mezzo della materia; e per mezzo di "Radiazioni", che operano attraverso e per mezzo della materia. La nostra Terra è un pianeta che comunica con altri pianeti attraverso il suo sistema organico, che è come una pelle, più sottile di uno strato di vernice sul grande globo di pietra di Swanage. Le tensioni tra i pianeti si fanno sentire sulla nostra Terra e si verificano in momenti speciali; poi accade quello che Gurdjieff chiama Soliunensius.

Stavamo parlando di elettricità e magnetismo, o magnetismo animale, e di come certi uomini avessero più magnetismo animale di altri. Quando uno di noi ne parlò a Gurdjieff, egli disse: 

«L’uomo ha in sé due sostanze: la sostanza degli elementi attivi del corpo fisico e la sostanza composta dagli elementi attivi della materia astrale. Questi, mescolandosi, formano una terza sostanza. Questa terza è una sostanza mista; si raccoglie in certe parti dell’uomo e gli forma intorno un’atmosfera, come quella dei pianeti. Le atmosfere dei pianeti accumulano o perdono sostanza continuamente a causa dei pianeti vicini. L’uomo è circondato da uomini come i pianeti sono circondati da altri pianeti. Quando due atmosfere si incontrano a una certa distanza e sono affini, si stabilisce fra loro un contatto e si manifesta un risultato secondo le leggi; “qualcosa passa”; la quantità di atmosfera rimane identica, ma cambia la qualità. L’uomo che ha lavorato su di sé e comprende, può controllare la propria atmosfera. È come l’elettricità, ha una parte positiva e una negativa, e una parte si può far scorrere, come la corrente. Tutto ha elettricità positiva e negativa. Nell’uomo i desideri e i non-desideri sono il positivo e il negativo. La materia astrale trova sempre opposizione nella materia o sostanza fisica. Nell’antichità i sacerdoti, sacerdoti veri, comprendevano l’utilizzo del magnetismo ed erano capaci di curare malattie con la benedizione delle mani. Alcuni imponevano le mani sul malato, altri potevano curare a breve distanza, altri a grande distanza. Il sacerdote era un uomo che aveva la terza sostanza, quella composta, ed era in grado di adoperarla per curare gli altri. Il sacerdote era un magnetizzatore. Gesù Cristo era un magnetizzatore. Nei malati c’è carenza di questa sostanza composta, di questo “magnetismo” o “vita”. Se concentrata, diventa visibile. L’aura, aureola o nimbo, è una a cosa reale. Alcuni riescono ancora a vederla in certi luoghi santi e chiese, e qualche volta anche intorno a persone. Mesmer riscoprì l’uso di questa sostanza». 

Qualcuno chiese: «Ma noi come possiamo utilizzare questa sostanza?»

Gurdjieff: «Per poterla utilizzare, prima dovete averla in voi stessi. La si ottiene al pari dell’attenzione: con il lavoro cosciente e la sofferenza volontaria; vale a dire compiendo piccole azioni volontariamente, coscientemente. Cominciate col fare una piccola cosa che desiderate e che, ora, non siete in grado di fare. Compiendo questo sforzo e facendo, accumulerete magnetismo».



Fonte: Journey Through This World - Charles Stanley Nott


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