"Quante persone potrebbero esserci in questo gruppo cosciente?" – chiese qualcuno.
"Solo loro stessi lo sanno" – disse G.
"Vuol dire che si conoscono tutti?" – chiese di nuovo la stessa persona.
"Come potrebbe essere altrimenti?" – chiese G. "Immaginate che ci siano due o tre persone sveglie in mezzo a una moltitudine di persone che dormono. Si riconosceranno certamente. Ma coloro che dormono non possono riconoscerle. Quante sono? Non lo sappiamo e non possiamo saperlo finché non diventiamo come loro. È stato detto chiaramente in precedenza che ogni uomo può vedere solo a livello del proprio essere. Ma duecento persone coscienti, se esistessero e se lo trovassero necessario e legittimo, potrebbero cambiare tutta la vita sulla terra. Ma, o non sono abbastanza, o non vogliono, o non è ancora giunto il momento, o forse gli altri dormono troppo profondamente. Ci siamo avvicinati ai problemi dell'esoterismo. È stato sottolineato in precedenza, in riferimento alla storia, che la vita dell'umanità alla quale apparteniamo è governata da forze che provengono da due fonti diverse: in primo luogo, gli influssi planetari che agiscono in modo del tutto meccanico e sono ricevuti dalle masse umane e dalle singole persone in modo altrettanto involontario e inconscio; in secondo luogo, dalle influenze provenienti dal circolo interiore dell'umanità, della cui esistenza e significato, la stragrande maggioranza delle persone non sospetta minimamente. L'umanità ignora totalmente queste due fonti di influenza. L'umanità alla quale apparteniamo, cioè tutta l'umanità storica e preistorica conosciuta dalla scienza e dalla civiltà, costituisce, in realtà, solo il cerchio esterno dell'umanità, all'interno del quale esistono numerosi altri cerchi. Così possiamo immaginare l'intera umanità composta da più cerchi concentrici. Il cerchio interno è chiamato 'esoterico'; questo cerchio è composto da persone che hanno raggiunto il più alto sviluppo possibile per l'uomo, ciascuna delle quali possiede l'individualità al massimo grado, vale a dire un 'Io' indivisibile, tutte le forme di coscienza possibile all'uomo, il pieno controllo su questi stati di coscienza, tutta la conoscenza possibile all'uomo e una volontà libera e indipendente. Non possono compiere azioni contrarie alla loro comprensione o avere una comprensione che non si esprima mediante azioni, allo stesso tempo non possono esserci disaccordi tra loro, né differenze di comprensione. Pertanto, la loro attività è interamente coordinata e conduce ad uno scopo comune senza alcun tipo di costrizione, perché si basa su una comprensione comune e identica. Il cerchio successivo è chiamato 'mesoterico', cioè il cerchio mediano. Le persone che appartengono a questo cerchio possiedono tutte le qualità possedute dai membri del circolo esoterico con l'unica differenza che il loro sapere è di carattere più 'teorico'. Ciò si riferisce, ovviamente, alla conoscenza di carattere cosmico. Essi sanno e comprendono molte cose che non hanno ancora trovato espressione nelle loro azioni. La loro comprensione è altrettanto esatta e quindi identica a quella delle persone del circolo esoterico. Tra loro non può esserci discordia, non possono esserci malintesi. Ciascuno comprende nello stesso modo in cui comprendono tutti. Ma com'è stato detto prima, questa 407 comprensione rispetto alla comprensione del circolo esoterico è un po' più teorica. Il terzo cerchio è chiamato 'essoterico', cioè esterno, perché è il cerchio esteriore della parte interna dell'umanità. Le persone che appartengono a questo cerchio possiedono molto di ciò che appartiene alle persone del cerchio esoterico e mesoterico, ma il loro sapere cosmico è di carattere più filosofico, vale a dire, è più astratto rispetto al sapere del cerchio mesoterico. Un allievo del cerchio mesoterico conosce e comprende la teoria, quindi calcola. Un allievo del cerchio essoterico, conosce e comprende la filosofia, quindi contempla. Ma non possono esserci tra loro differenze nella comprensione. Ciò che uno comprende, lo comprendono tutti gli altri. Nella letteratura che riconosce l'esistenza dell'esoterismo, l'umanità è solitamente divisa in due soli cerchi, e il 'cerchio essoterico', in contrapposizione a quello 'esoterico', viene chiamato 'vita ordinaria'. In realtà, come abbiamo visto, il 'cerchio essoterico' è qualcosa molto lontano da noi. Per l'uomo comune questo è già 'esoterismo'. Il 'cerchio esterno' è il cerchio dell'umanità meccanica a cui apparteniamo e il solo che conosciamo. Il primo segno di questo cerchio è che tra le persone che ne fanno parte non può esserci una comprensione comune. Ciascuno comprende a modo proprio e tutto diversamente. Questo cerchio è talvolta chiamato il cerchio della «confusione delle lingue», cioè il cerchio in cui ciascuno parla nella propria lingua particolare, dove nessuno comprende l'altro e non si preoccupa di farsi comprendere. In questo cerchio la comprensione reciproca tra gli uomini è impossibile, se non in rari momenti eccezionali o in questioni che non hanno grande significato. Se acquisiscono il desiderio di comprendere e di essere compresi, allora significa che hanno una tendenza inconscia verso il cerchio interno, perché la comprensione reciproca inizia solo nel circolo essoterico, ed è possibile solo lì. Ma, di solito, la coscienza della mancanza di comprensione arriva agli uomini in una forma del tutto diversa. Quindi la possibilità di comprendere dipende dalla possibilità di penetrare nel cerchio essoterico dove inizia la comprensione."