Passa ai contenuti principali

La Quarta Via di Gurdjieff è realmente "Cristianesimo Esoterico"?


"Per comprendere l'interrelazione di questi insegnamenti bisogna sempre ricordare che le vie che conducono alla conoscenza dell'unità si avvicinano ad essa come i raggi di un cerchio che si muovono verso il centro; quanto più si avvicinano al centro, tanto più si avvicinano tra loro. "In conseguenza di ciò le asserzioni teoriche che costituiscono la base di una linea possono talvolta essere spiegate dal punto di vista delle asserzioni di un'altra linea, e viceversa. Per questo motivo, a volte, è possibile formare una certa linea intermedia tra due adiacenti. Ma in assenza di una conoscenza e comprensione completa delle linee fondamentali, tali vie intermedie possono facilmente portare a una mescolanza di linee, a confusione ed errore". (G. I. Gurdjieff)

Nella sua opera "I racconti di Belzebù a suo nipote", Gurdjieff considera le seguenti cinque religioni come autentiche, ma scisse tra loro a causa della degenerazione dell'insegnamento esoterico originario così come comunicato dagli inviati dall'alto - Buddha, Mosè, Gesù, Maometto, Lama:

1. Buddismo
2. Giudaismo
3. Cristianesimo
4. Islamismo
5. Lamaismo

Con il termine "autentiche", Gurdjieff intende riferirsi a veri inviati dall'alto, dal Sole Assoluto, da Dio, i quali s'incarnano sulla Terra nei periodi storici detti "incroci" per cercare di sbloccare e favorire il corso evolutivo della coscienza umana. Anche il corso del tempo obbedisce ed è determinato dalla legge dell'ottava, e gli "incroci" sono periodi storici che corrispondono all'intervallo tra MI e FA. In questi punti le forze coscienti dall'alto possono provare a interferire con il corso meccanico dell'umanità per mezzo di un'influenza cosciente. Queste interferenze non sono mai prive di rischi e di controindicazioni, come dimostra tutta la storia dell'uomo, e possono persino tradursi in risultati del tutto opposti allo scopo iniziale desiderato e voluto dalle forze coscienti. Questo non dipende da un errore dell'inviato dall'alto, ma dallo stato deplorevole in cui vive l'umanità. Qualsiasi cosa viene data all'umanità diviene in breve tempo, inevitabilmente e simultaneamente, sia un fattore per ulteriori divisioni e inutili lotte, sia un fattore di accelerazione di aumento dell'entropia, ossia qualcosa che intensifica la loro tendenza all'autodistruzione reciproca e di tutto ciò che esiste a qualsiasi livello e in qualsiasi forma. E non può essere altrimenti, considerando lo stato psichico di frammentazione, confusione e disarmonia generale. Sarebbe come sperare invano che gettando degli spicchi di mela in un frullatore in piena attività, questi non vengano fatti a brandelli immediatamente. Sarebbe un desiderio vano e senza imparzialità, senza comprensione oggettiva dei fenomeni. Sarebbe considerare le cose dal punto di vista limitato di una ragione soggettiva contorta e degenerata. La divisione e la fondazione stessa di queste dottrine in cinque insegnamenti religiosi viene considerata da Gurdjieff stesso come un risultato già evidente la cui causa va rintracciata nella degenerazione dell'insegnamento autentico. I loro insegnamenti differiscono nella forma esteriore, e nella scelta di certi metodi e tecniche, ma fondamentalmente non possono mai essere in contraddizione con lo scopo che hanno in comune: l'evoluzione della coscienza umana. Queste differenze nella forma esteriore e nella scelta dei metodi dipendono dall'adattamento migliore alle condizioni esteriori di una certa epoca e alle condizioni interiori degli umani presenti in quel dato luogo della terra. Senza questi adattamenti esteriori non ci sarebbe alcuna possibilità di essere compresi, neanche minimamente. Alla morte di questi vari maestri, nel giro di circa 200 anni, il loro insegnamento viene alterato, sorgono sette, divisioni, contrasti, e così via. Questo è il sintomo evidente e inconfondibile che l'insegnamento è già passato nel cerchio esterno della vita, dove regna la meccanicità e la confusione delle lingue, la "torre di Babele". Alla morte di questi inviati dall'alto, oltre che avere inevitabilmente il fenomeno della degenerazione nel cerchio esterno dell'umanità, se c'è un piccolo gruppo cosciente, questi preservano da qualche parte l'insegnamento nella sua forma autentica. Una volta degenerati, questi insegnamenti diventano immediatamente una forma di potere politico, di manipolazione e controllo delle masse. Diventano ciò che Gurdjieff definiva "La religione sotto forma di poliziotto interiore". In questi casi, in ambito religioso, così come in tutte le forme di governo politico, sono sempre i più pazzi e malati tra gli umani ad assumere il controllo e la gestione della meccanicità generale, poiché sono più schiavi delle loro pulsioni verso il piacere, la comodità e il parassitismo, rispetto a coloro altrettanto schiavi, ma forse troppo deboli per potersi mettere a inseguire la medesima chimerica pseudolibertà, il potere fittizio esteriore, e altre immaginari "paradisi" inesistenti. Oppure, se vogliamo, esistenti solo entro un certo lasso di tempo. Mentre la verità è eterna, la menzogna ha una vita mortale entro un breve e fugace intervallo di tempo. Ora bisogna comprendere che sebbene queste forme degenerate di religione e politica si fondano su "violenza, schiavitù e belle parole", sarebbe da perfetti imbecilli desiderare che esse crollino mentre l'umanità è ancora immersa nel sonno e nella meccanicità, perché ciò si tradurrebbe immediatamente in una violenza, caos e distruzione di intensità inaudite. Qualsiasi rivoluzione esteriore, qualsiasi opposizione a questi poteri costituiti, è una reazione cieca e meccanica, è puro sonno e follia nello stesso modo in cui lo sono i poteri a cui si è avversi solo per l'incapacità di avere una ragione oggettiva e imparziale, in grado di osservare le cose così come sono e da un punto di vista più ampio ed esatto. La vera e unica rivoluzione è interiore. Se l'umanità, mentre recita un ruolo esteriore senza identificazione, mentre fa finta di stare al gioco, s'impegnasse, in segreto e in silenzio, a diventare più intelligente e cosciente, nel giro di tre secoli queste forme malate, tuttavia utili, di potere perverso, svanirebbero da sé. Senza alcuna necessità di rivoluzione e violenza. Bisogna comprendere che tutto ciò che esiste ora è stato prodotto dallo stesso stato interiore dell'umanità. L'umanità ha esattamente ciò che può avere. Niente di più, niente di meno. Quindi, senza cambiare quello stato interiore, qualsiasi cambiamento esteriore sarà assolutamente vano. Allo stesso modo, sapere che i poteri ingannano e manipolano le masse per scopi egoistici e malati, non serve perfettamente a nulla. L'informazione di per sé non ha alcun potere di rendere l'uomo più cosciente, quindi con una maggiore comprensione. E l'aumento del sapere senza un incremento dell'essere conduce a incomprensioni ancora più marcate, ed effetti distruttivi più intensi e su scala sempre più ampia. In vista di tutto ciò che si è detto, comprese le varie diramazioni dal centro di gravità del discorso, ciò che nel linguaggio moderno è definito "topic", possiamo tornare alla nostra domanda fondamentale. Per rispondere dobbiamo innanzitutto considerare in che contesto Gurdjieff afferma che la Quarta Via è "cristianesimo esoterico". Perché eliminando questo contesto, il quale è determinato anche dalle stesse idee sull'esoterismo e il cerchio esterno dell'umanità meccanica, la frase di Gurdjieff può assumere subito, come accade con alcuni, un aspetto esclusivistico riferito al Cristianesimo a discapito delle altre forme di religione. Questa conversazione è riportata da Ouspensky in "Frammenti di un insegnamento sconosciuto". A Gurdjieff viene domandato se c'è una relazione tra la Quarta Via e il cristianesimo. Dopo aver sottolineato la necessità e l'importanza di dover chiarire cosa s'intende con questo termine, cosa già di per sé sintomatica in relazione alla differenza tra l'insegnamento autentico e il cristianesimo in forma alterata, o istituzionalizzato, Gurdjieff afferma che a beneficio di "chi sa" dirà che la Quarta Via è "cristianesimo esoterico". Quel "chi sa" è importante proprio nel nostro discorso. Senza la comprensione di ciò che abbiamo detto, questo suonerà in modo esclusivistico, come se il cristianesimo fosse una religione superiore e migliore rispetto alle altre. Al massimo si potrebbe dire, relativamente parlando, che nella sua forma autentica potrebbe costituire il modo ritenuto potenzialmente più efficace rispetto all'epoca attuale e a quella futura. Tutte le religioni autentiche sono una sola e unica religione, nel loro aspetto esoterico, nel loro scopo essenziale, nella loro forma autentica e originaria non possono essere mai in contraddizione. Nella loro forma alterata e degenerata diventano immediatamente in contrapposizione, in lotta tra loro, fattori di divisioni e contrasti, e conducono a fanatismi che equivalgono a una bestemmia di tutti i testi sacri a cui aderiscono ciecamente senza alcuna vera comprensione. All'interno del contesto di tutto ciò che abbiamo detto, possiamo ora rispondere alla domanda:

La Quarta Via di Gurdjieff è realmente "Cristanesimo Esoterico"?

La risposta è "sì", ma solo se ciò viene inteso in modo non esclusivistico e senza un'allusione a una presunta superiorità del cristianesimo rispetto alle altre forme autentiche, seppure degenerate, di religione. Altrimenti, sulle basi di questa mancata comprensione, la faccenda si svilupperà da un seme di implicito e subdolo fanatismo, e potrà condurre solo a divisioni e inutili lotte. Se a Gurdjieff avessero chiesto se c'è una relazione tra la Quarta Via e l'Islamismo, in base a ciò che abbiamo appena spiegato, egli avrebbe risposto: "Per chi sa dirò che la Quarta Via è "Islamismo Esoterico". Se la domanda avesse riguardato la relazione della Quarta Via con il Buddismo, avrebbe detto: "Buddismo Esoterico". A livello del vero esoterismo tutte le religioni autentiche, nella loro forma originaria, sono una sola e unica religione cosmica e universale. Anche la tendenza a numerare quanti parallelismi e corrispondenze la Quarta Via possiede con questa o quella religione, non può costituire un fattore che indica la superiorità d'influenza di una religione rispetto a un'altra. Si tratta solamente di una scelta che riguarda la forma esteriore dell'insegnamento o le tecniche utilizzate, tuttavia, lo scopo e l'essenza restano sempre in comune, e mai in contraddizione e opposizione. E del resto, l'origine di questo insegnamento viene collocato da Gurdjieff in un'epoca che precede tutte le religioni a noi note, ovvero sul continente di Atlantide attorno al 11.000 a. C. Nei suoi "Racconti di Belzebù", la figura centrale tra tutti i maestri presentati, non è né Gesù, né Buddha, né Maometto, ma Ashyata Sheyimash, che li precede cronologicamente tutti, ed è a noi storicamente ignoto per delle ragioni precise spiegate da Gurdjieff nel suo libro. Alcuni hanno commesso l'errore di associare Ashyata Sheyimash alla figura di Gesù, Zarathustra, o di considerarlo non un maestro del passato, collocabile, stando alle indicazioni molto precise fornite da Gurdjieff, attorno al 1250 a.C, ma come la profezia del suo avvento futuro sul pianeta Terra. Questo errore è stato commesso elucubrando sul fatto che Ashyata Sheyimash, nelle sue considerazioni su come procedere nel suo insegnamento ai terrestri, valuta e parla di "Fede, Amore e Speranza" e della Coscienza Oggettiva, il che pare assurdo un millennio prima della nascita di Cristo. Ma non c'è alcuna assurdità, e non si tratta di "un'esattezza intenzionale" da parte di Gurdjieff per celare un legomonismo, ma della semplice incomprensione da parte di qualche lettore o studioso, la cui teoria è sgangherata poiché si fonda su un approccio molto intellettuale e poco pratico rispetto allo sviluppo dell'essere, e di conseguenza della propria comprensione rispetto a un certo sapere. Ad ogni modo, gli impulsi di "fede, amore e speranza" non possono essere presi come un indice di un linguaggio con un'evidente matrice cristiana, perché sono impulsi che Dio ha racchiuso nell'Essenza, sono impulsi dell'essere, non una terminologia cristiana. Nella sua opera "Incontri con uomini straordinari", Gurdjieff ci racconta della sua visita in una grande scuola esoterica situata in Asia Centrale, che definisce come una "Confraternita Universale", i cui membri appartenevano a molte differenti religioni, ma erano tutti lì assieme e in pace, uniti da un unico scopo in comune: la creazione e lo sviluppo della propria anima e la realizzazione dell'immortalità, ovvero ciò che Gurdjieff definì: Aiuto a Dio.





Post popolari in questo blog

Gurdjieff: Cosa significa realmente "Cercare di non esprimere Emozioni Negative"

Di tutte le indicazioni e i suggerimenti di Gurdjieff per l'attuazione pratica delle sue idee, quello che sembra essere stato più persistentemente frainteso è la sua raccomandazione di "cercare di non esprimere negatività". A prescindere da quanto spesso si possa ricordare agli studenti che il Lavoro potrebbe riguardare l'evoluzione psicologica, non si tratta di psicoterapia. Non si tratta di sopprimere o reprimere sentimenti, comportamenti e reazioni. Non si tratta di imparare a fingere di essere al di là della reattività. Non si tratta di migliorare la propria personalità per apparire una persona più gentile o più spirituale. Ho visto persone scoraggiate e frustrate con se stesse per anni, che si chiedevano se stessero fallendo, se non si stessero "impegnando abbastanza" quando riferivano che, nonostante tutti gli sforzi che avessero cercato di mettere in atto, continuavano a sperimentare periodicamente stati interiori di rabbia, ansia, risentimento, irrit...

La morte di Gurdjieff (Dr. William J. Welch)

Fui chiamato al telefono. Da Parigi giunse voce che Gurdjieff fosse gravemente malato, e mi fu chiesto se avessi potuto spedire al suo medico di Parigi dell’albumina sierica che era stata recentemente resa disponibile negli Stati Uniti. Gurdjieff non era stato molto bene quando arrivò a New York nell’inverno del 1948, ma non sembrava gravemente malato e non si era mai messo a letto. Era tormentato da una tosse tracheale spasmodica, un rombo profondo, gorgogliante, che rifletteva non solo un’infiammazione cronica alla base dei suoi polmoni, ma anche il suo amore per le Gaulois Bleu, la popolare sigaretta francese con tabacco nero turco aspro e grasso. La sua circonferenza addominale era eroica, e la sua presenza nel bagno turco, anche se non pantagruelica, era quantomeno all’altezza del Balzac di Rodin. Fu così che con i ricordi del vigore non più giovane, ma robusto e invecchiato di Gurdjieff, udii con incredulità, nella tarda estate del 1949, della sua forza in diminuzione e del deter...

Gurdjieff: "Ogni persona che incontri, compreso te stesso, è una merda".

La notizia dell’arrivo del Signor Gurdjieff a Chicago, nell’inverno del 1932, mi mise in apprensione. A tutt’oggi, a distanza di quasi trent’anni e con il senno del poi, ancora non riesco a capire perché non lo volessi vedere. Sicuramente, i miei sentimenti nascevano in parte dal fatto che mi ero convinto che forse avevo sbagliato a lasciare il Prieuré nel 1929. A causa della mia dipartita, sentivo di non essere un seguace leale o fedele. Inoltre, se da una parte i suoi scritti mi interessavano veramente e provavo un sincero affetto per Gurdjieff come uomo, dall’altra il mio rapporto con il gruppo di Chicago mi aveva portato a mettere in discussione la validità del suo lavoro sotto ogni aspetto. Ero ancora alla ricerca di prove – qualche qualità nel comportamento dei suoi seguaci – che mi convincessero che egli fosse qualcosa di più di un potente essere umano in grado di ipnotizzare a suo piacere folte schiere di individui. In quel periodo, il mio interesse per i suoi scritti non andav...