Senza dubbio il Lavoro insegna che ci sono mondi migliori e ci dà l’interessante notizia che un mondo migliore giace sotto meno leggi, mentre un mondo peggiore è sottomesso a più leggi. Ciò significa che in un mondo migliore saremo meno imprigionati e in un mondo peggiore più imprigionati. Attualmente siamo in un mondo con 48 ordini di leggi – proprio così, una prigione in cui esistono 48 ordini di leggi da cui non possiamo sfuggire – e tutto ciò che facciamo con la nostra intenzione di cambiare il mondo in maniera esteriore, come ad esempio per mezzo della scienza, non ci farà smettere di essere sempre sottoposti a 48 ordini di leggi. Il Lavoro insegna che l’unico modo di ottenere un posto migliore nell’Universo ha le sue basi nel cambiamento di sé. Ma se come tutti - a causa del potere che i sensi hanno su di noi - crediamo che il miglioramento abbia le sue basi soltanto nel cambiamento delle condizioni esteriori, allora mancheremo il segno. Esaminiamo un istante lo stato presente del mondo e gli ideali attuali che dominano le persone riguardo a ciò che bisognerebbe fare per rendere questo pianeta un mondo migliore. Da una parte si vedono scoperte come la penicillina che è un beneficio per l’umanità, e dall’altra si vedono le invenzioni di agenti distruttivi come i gas asfissianti, le bombe atomiche, ecc. Per ogni cosa ideata di natura benefica si è anche inventata una cosa opposta di natura dannosa. L’uomo, sentendo di poter fare, non vede questa contraddizione continua. Non discerne di star vivendo in un mondo che sta sotto un preciso numero di leggi che non possono essere cambiate. È come se ci fosse sempre la stessa quantità di ogni cosa, e se uno si libera di una cosa in un posto, essa riappare nuovamente in un altro posto. C’è sempre la stessa quantità di aria in una camera d’aria. Esercitando pressione su un estremo, esso diminuisce di grandezza, ma aumenta di grandezza nell’estremo opposto. L’idea che viviamo in un mondo circoscritto di questo tipo, una prigione sotto un numero preciso di leggi generalmente, non è compreso. Tra le altre cose il Lavoro dice che la Terra è una fabbrica da cui si esige una certa quantità di dolore e di sofferenza. La gente crede che la medicina vada a eliminare le malattie, ma ciò che veramente succede è che se si trova un rimedio relativo per qualche cosa, si scopre sempre un incremento di qualche altra malattia. Il vaiolo è una malattia che è diminuita a causa di un vaccino, ma il cancro è aumentato. Non stabilisco una relazione precisa tra le due cose, ma segnalo semplicemente ciò che succede in generale. Potete menzionare una sola delle leggi sotto cui stiamo? Non parlo delle leggi elaborate dall’uomo ma delle leggi che appartengono alla Terra su cui appariamo per un breve periodo. Una di queste leggi è che dobbiamo mangiare. Se un uomo non mangia muore. Questa è una legge. Un’altra legge è che bisogna respirare ossigeno. Se non si respira ossigeno, se si respira ossido di carbonio proveniente da una stufa di carbone si giunge alla morte. Questa è una legge che appartiene al nostro pianeta. Tuttavia, stranamente, non ricordiamo di vivere sotto leggi di questo tipo e immaginiamo di godere di completa libertà e di essere capaci di fare esattamente ciò che vogliamo. In altre parole, non riflettiamo sulla natura della nostra vita sulla Terra, e alimentiamo la costante illusione di poter fare, ovvero di poter cambiare tutto a nostro favore. E siccome abbiamo quest'illusione di poter fare, abbiamo ugualmente la salda illusione di star progredendo, e che il semplice passar del tempo significa che tutti miglioreremo sempre di più e che godremo del benessere. Guardiamo alle guerre come se fossero una cosa rara, senza renderci conto che invece sono la regola generale e appartengono al nostro livello d'essere. In quale modo possiamo uscire da questa prigione dove queste leggi esercitano una costante azione reciproca e dominano l’umanità come una serie di riflettori con differenti colori? Il Lavoro, i Vangeli, e tutto l’insegnamento esoterico dicono la stessa cosa; per fuggire dai 48 ordini di leggi che dirigono questa prigione planetaria chiamata “Terra”, un uomo deve smettere di vedere la soluzione finale nel cambiamento delle condizioni esteriori e vederla nel cambiamento di se stesso. Deve cominciare a cambiare le sue relazioni con il mondo, e per farlo deve osservare se stesso e il mondo, e lavorare sulle proprie reazioni meccaniche. Questo è il significato del Sermone della Montagna, che non ha nulla a che vedere con l’essere caritatevoli, ma ha un significato molto più profondo e più interessante. Se un uomo continua a essere meccanico, se sempre pensa, sente e parla nello stesso modo meccanico, rimane nella prigione, ma se un uomo cerca di svegliarsi ottiene la possibilità di vivere sotto meno leggi. Tutto ciò che in questo Lavoro viene insegnato sulle emozioni negative, l'identificazione, la considerazione interiore, il Ricordo di Sé, la vanità e l’orgoglio, l'immaginazione, la Falsa Personalità, ecc., si relaziona con il mettersi sotto meno leggi – sotto influenze migliori – e tutte queste cose di cui il Lavoro parla costantemente, chiedendo che siano praticate, cominciano con l’osservazione di sé, e svegliarsi dallo stato di sonno nel quale si è semplicemente una funzione della vita e si serve semplicemente la natura senza avere nessuna speranza interiore, nessuna stabilità interiore, nessuna pace mentale. In questa grande prigione del mondo, sotto 48 ordini di leggi, l’umanità intera è addormentata. Il Lavoro, i Vangeli e tutto l’insegnamento esoterico cercano di svegliare l’uomo da questo stato di sonno. L’idea centrale è che l’uomo può realizzare un cambiamento, una precisa trasformazione, se vuole lavorare correttamente su di sé. Questo è chiamato “cambiamento interiore” o “sviluppo interiore”. Quando si produce, è come se quella che era una ghianda buona soltanto ad alimentare i porci, fosse cresciuta fino a diventare un albero che nessun maiale può mangiare.
[Maurice Nicoll, Psychological Commentaries on the Teaching of Gurdjieff and Ouspensky]