Soliunensius: Gurdjieff e le Nuove Ipotesi Scientifiche dell'Eliobiologia sulla Violenza Scatenata dai Cicli Solari
Per secoli, l'uomo ha guardato al Sole come fonte di vita, luce e calore. Eppure, al di là della sua funzione vitale, il nostro astro ha sempre celato misteri che hanno stimolato l'immaginazione e la ricerca scientifica, spesso portando a interrogativi che sfidano le nostre percezioni più comuni. Negli ultimi decenni, una frangia della ricerca scientifica ha iniziato a esplorare una connessione sorprendente e controintuitiva: quella tra l'attività dinamica del Sole e le manifestazioni di violenza sulla Terra. Questa tesi suggerisce che i ritmi cosmici del Sole possano, in qualche modo, sincronizzarsi con i picchi di aggressione, disordini sociali e persino conflitti armati tra gli esseri umani. Le teorie che tentano di collegare l'attività solare alla violenza terrestre sono diverse e si basano su meccanismi ipotetici, spesso complessi e indiretti. La premessa fondamentale è che le variazioni nell'attività del Sole, come le eruzioni solari, le espulsioni di massa coronale (CME) o le fluttuazioni del vento solare, non rimangano confinate nello spazio, ma si propaghino attraverso il nostro sistema solare, interagendo con il campo magnetico terrestre e l'atmosfera. Questa interazione dà origine a fenomeni noti come "clima spaziale" e "tempeste geomagnetiche". La prima e più studiata linea di pensiero scientifico postula che queste variazioni geomagnetiche, pur invisibili e impercettibili nella vita quotidiana, possano influenzare sottilmente la fisiologia umana. Si ipotizza che il campo magnetico terrestre agisca come un direttore d'orchestra silenzioso sul nostro sistema nervoso autonomo, sui ritmi circadiani, sulla produzione di neurotrasmettitori (come la serotonina e la dopamina) e di ormoni (come il cortisolo e la melatonina). Alterazioni in questi sistemi biologici potrebbero, in individui predisposti o in determinate condizioni ambientali e sociali, portare a un aumento dell'irritabilità, dello stress, dell'ansia, della depressione, o a una diminuzione della capacità di autocontrollo, favorendo così comportamenti impulsivi e aggressivi. Non si tratterebbe di un "comando" diretto alla violenza, ma piuttosto di un'alterazione del terreno neuro-fisiologico che potrebbe rendere gli individui più inclini a reagire violentemente a stimoli esterni o a gestire male le frustrazioni. Una seconda corrente di pensiero, strettamente correlata alla prima, si concentra sull'impatto di questi fenomeni a livello collettivo. Si suggerisce che se un numero significativo di individui in una popolazione subisce queste alterazioni fisiologiche, si potrebbe assistere a un aumento dell'agitazione sociale, della protesta, dei disordini civili e, in ultima analisi, dei conflitti su larga scala. L'idea è che l'influenza solare non sia un catalizzatore diretto di guerre, ma un "amplificatore" di tensioni preesistenti, un fattore aggiuntivo in contesti già carichi di problemi economici, sociali o politici. Infine, alcuni ricercatori hanno esplorato correlazioni storiche tra i cicli solari (in particolare il ciclo delle macchie solari di circa 11 anni) e l'occorrenza di guerre e rivoluzioni. Questa tesi suggerisce una periodicità nella violenza umana che potrebbe riflettere il ritmo dell'attività solare. Sebbene tali correlazioni possano essere affascinanti, è cruciale sottolineare che la causalità è estremamente difficile da stabilire e che numerosi altri fattori (economici, politici, culturali) giocano un ruolo preponderante nello scatenare i conflitti. L'esplorazione di queste connessioni richiede un approccio interdisciplinare che integri astrofisica, geofisica, biologia, neuroscienze, psicologia e sociologia. È un campo di ricerca che sfida le nostre concezioni tradizionali sulle cause della violenza e invita a considerare il nostro posto non solo nel contesto sociale e terrestre, ma anche in quello cosmico.
La Visione di Gurdjieff: Il "Soliunensius" e la Tensione Cosmica della Distruttività
In parallelo a queste indagini scientifiche, e in un orizzonte ben più ampio e metafisico, si collocano le intuizioni del filosofo e mistico armeno-greco George Ivanovich Gurdjieff. Nelle sue opere, in particolare in "I racconti di Belzebù a suo nipote", Gurdjieff espone una cosmologia complessa in cui le leggi universali governano ogni aspetto dell'esistenza, inclusi i fenomeni terrestri e il comportamento umano. Gurdjieff introduce il concetto della legge del "Soliunensius", una forza cosmica che si manifesta come una "tendenza a distruggersi vicendevolmente" negli esseri di un pianeta, la cui intensità aumenta in determinati periodi. La sua spiegazione di questa legge è profondamente intrecciata con le dinamiche del nostro sistema solare e oltre. Secondo Gurdjieff, la causa diretta del "Soliunensius" sul nostro pianeta Terra è la "tensione periodica" del Sole del nostro sistema (Ors). Questa tensione non è intrinseca al nostro Sole, ma è indotta dall'influsso di un sistema solare vicino, chiamato "Baleauto". A sua volta, la "tensione" di Baleauto è provocata da una delle sue "concentrazioni", una grande cometa chiamata "Solni". Gurdjieff descrive come, a causa di particolari "combinazioni del movimento armonico generale", la cometa Solni, nella sua caduta, si avvicini molto al Sole Baleauto. Per mantenere la sua traiettoria e la stabilità del sistema, il Sole Baleauto è costretto a "rafforzare la propria tensione". Questa tensione si propaga, per risonanza, ai soli dei sistemi vicini, incluso il nostro Sole Ors. Di conseguenza, anche il nostro Sole Ors deve "rafforzare la propria tensione" per non deviare dalla sua "anormale traiettoria di caduta". Questa "tensione" del Sole Ors si ripercuote su tutte le "concentrazioni" del suo sistema solare, compreso il pianeta Terra. La "tensione" su ogni pianeta agisce sulla "presenza generale" di tutti gli esseri che lo abitano. Questa influenza cosmica genera, indipendentemente dai desideri o intenzioni coscienti degli esseri, un'emozione definita "iaboliunozor sacro". Gurdjieff afferma che gli esseri umani scambiano questa emozione di "sentimento religioso" per quello che chiamano "nervosismo". Egli sottolinea ironicamente come questo "sentimento sacro", che dovrebbe indurre la "tendenza ad affrettare il perfezionamento di sé nel senso dell'acquisizione accelerata della Ragione oggettiva", venga invece percepito come una patologia o un'agitazione interna che, nel suo culmine, può degenerare in distruttività reciproca.
I Pionieri e i Sostenitori Scientifici: Voci a Favore del Legame Solare-Violenza
Il parallelismo tra la visione di Gurdjieff e le teorie scientifiche diventa evidente nella comune intuizione che esista una influenza cosmica periodica che modella, seppur indirettamente, il comportamento umano, portando a picchi di agitazione e distruttività. Mentre Gurdjieff parla di "tensione" cosmica e di un "sentimento sacro" mal interpretato come nervosismo, gli scienziati moderni cercano correlazioni misurabili tra l'attività solare, i campi geomagnetici e le reazioni fisiologiche e comportamentali umane. Uno dei nomi più celebri in questo campo scientifico è quello di Alexander Leonidovich Tchijevsky (Chizhevsky), un biofisico e storico sovietico. Già nei primi anni del XX secolo, Tchijevsky fu un pioniere nella ricerca sulle influenze cosmiche sui fenomeni terrestri. La sua opera più nota, "Cosmic Pulse of Life" (originariamente "The Terrestrial Echo of Solar Storms"), pubblicata negli anni '20, proponeva una teoria "elio-biologica" che collegava i cicli di attività solare (in particolare il ciclo delle macchie solari di 11 anni) a periodi di instabilità sociale, rivoluzioni, guerre ed epidemie.
I dati di Tchijevsky: Tchijevsky raccolse un'enorme quantità di dati storici, analizzando gli eventi principali in 72 paesi tra il 500 a.C. e il 1922. Suddivise il ciclo solare di 11 anni in quattro fasi:
Fase di Minima Eccitabilità (1-3 anni dopo il minimo solare): Periodo di stabilità relativa, bassa attività sociale.
Fase di Crescente Eccitabilità (3-5 anni dopo il minimo): Aumento delle tensioni, delle proteste, delle agitazioni.
Fase di Massima Eccitabilità (5-8 anni dopo il minimo, coincidente con il picco di macchie solari): Periodo di massima agitazione sociale, rivoluzioni, guerre e sollevazioni.
Fase di Decrescente Eccitabilità (8-11 anni dopo il minimo): Diminuzione delle tensioni, ritorno alla stabilità.
Tchijevsky presentò grafici e analisi statistiche che, a suo dire, dimostravano una notevole correlazione tra i picchi di attività solare e l'insorgere di eventi storici violenti. Sebbene la sua metodologia e la sua interpretazione siano state criticate per la loro natura correlazionale e la difficoltà di isolare variabili, il suo lavoro ha gettato le basi per successive indagini. È affascinante notare come la sua "eccitabilità" possa essere vista come un riflesso del "nervosismo" o del "iaboliunozor sacro" di Gurdjieff, un'agitazione interna che spinge all'azione, positiva o distruttiva.
Un altro ricercatore che ha esplorato le influenze geomagnetiche sul comportamento umano è stato Michael Persinger, un neuroscienziato cognitivo canadese dell'Università Laurentian. Persinger, sebbene non si sia concentrato esclusivamente sulla violenza, ha condotto ampie ricerche sugli effetti dei campi magnetici e delle tempeste geomagnetiche sul cervello umano e sul comportamento.
I dati di Persinger: Persinger e i suoi colleghi hanno condotto numerosi studi in laboratorio e sul campo, cercando correlazioni tra l'attività geomagnetica e vari fenomeni, tra cui:
Esperienze anomale e mistiche: Ha ipotizzato che le fluttuazioni geomagnetiche possano indurre esperienze religiose o paranormali in persone sensibili, influenzando direttamente l'attività del lobo temporale. Questo può essere messo in relazione con il "sentimento religioso" di Gurdjieff che si manifesta in concomitanza con la "tensione".
Effetti sulla salute mentale: Ha suggerito un legame tra l'attività geomagnetica e l'incidenza di crisi epilettiche, suicidi e ricoveri psichiatrici.
Comportamento aggressivo e criminalità: Alcuni suoi studi, sebbene meno focalizzati sulla violenza interpersonale diretta, hanno esplorato l'idea che le variazioni geomagnetiche possano alterare gli stati emotivi e cognitivi, contribuendo indirettamente a comportamenti impulsivi o disadattivi. Ha spesso utilizzato dati di incidenza di crimini e li ha confrontati con gli indici geomagnetici (come l'indice Kp), trovando talvolta correlazioni statisticamente significative. Il suo lavoro si basa sull'ipotesi che il cervello sia sensibile a campi magnetici deboli.
Maurizio Iacono, medico e ricercatore italiano, è un altro nome da menzionare in questo contesto. Iacono ha condotto studi che suggeriscono una correlazione tra l'attività geomagnetica e l'incidenza di disturbi psichiatrici e, in alcuni casi, di atti di violenza. La sua ricerca si è concentrata sull'effetto del campo geomagnetico sui ritmi circadiani e sui livelli di melatonina, un ormone che regola il sonno e l'umore.
I dati di Iacono: Iacono ha analizzato dati ospedalieri relativi a ricoveri per disturbi psichiatrici o a eventi di violenza, correlandoli con gli indici di attività geomagnetica. Ha presentato dati che suggeriscono un aumento di certi eventi in concomitanza con periodi di maggiore turbolenza geomagnetica. La sua tesi è che le fluttuazioni nel campo magnetico terrestre possano perturbare l'equilibrio neuro-ormonale, rendendo gli individui più vulnerabili a manifestare comportamenti disfunzionali o aggressivi, un parallelismo con l'idea del "nervosismo" indotto cosmicamente da Gurdjieff.
Un altro studioso rilevante è P. L. Tchoubarov (spesso associato a ricerche in ambito russo/sovietico), che ha continuato a esplorare le correlazioni tra parametri eliogeofisici e processi socio-economici, inclusi i conflitti. I suoi lavori spesso si basano su analisi statistiche di serie temporali di dati solari, geomagnetici e sociali, cercando pattern e sincronicità.
I dati di Tchoubarov (e altri contemporanei): Molti studi più recenti in questa linea di ricerca utilizzano metodologie più sofisticate rispetto ai pionieri. Essi tendono a focalizzarsi su:
Analisi di serie temporali: Confronto di dati storici sull'attività solare (numero di macchie solari, flussi di raggi X solari, CME) e indici geomagnetici (Kp index, Dst index) con dati su eventi violenti (statistiche sui crimini, database di conflitti armati).
Studi caso-controllo: Analisi di specifici episodi di violenza o disordine in relazione a eventi di tempesta geomagnetica.
Meccanismi fisiologici: Tentativi di identificare biomarcatori o processi neuro-fisiologici (es. variazione della frequenza cardiaca, livelli di cortisolo, attività cerebrale) che potrebbero essere influenzati dall'attività geomagnetica e collegati all'aggressività.
Per esempio, alcuni studi hanno notato che i picchi di attività geomagnetica potrebbero essere associati a un aumento dei ricoveri per malattie cardiovascolari, alterazioni del sonno, e in alcuni casi, a un incremento di suicidi o atti di aggressione in individui predisposti. Questi dati, sebbene non direttamente legati alla violenza su vasta scala, suggeriscono una vulnerabilità del corpo umano alle fluttuazioni geomagnetiche, che, nel linguaggio di Gurdjieff, potrebbe essere l'espressione di un "nervosismo" cosmico. Le nuove tecnologie e l'aumento dei dati disponibili (sia per l'attività solare/geomagnetica che per le statistiche sulla violenza) potrebbero consentire analisi più robuste e sofisticate. L'approfondimento della comprensione degli effetti del campo geomagnetico sulla biologia umana (campo emergente della "biomagnetica") potrebbe gettare nuova luce su queste complesse interazioni. In conclusione, l'idea che il Sole possa in qualche modo influenzare le manifestazioni violente sulla Terra, sia essa esplorata attraverso la cosmologia esoterica di Gurdjieff con la sua legge del "Soliunensius" e la "tensione" cosmica, sia attraverso gli studi scientifici sulle macchie solari e le tempeste geomagnetiche, è un concetto intrigante che sfida la nostra percezione delle forze che modellano il destino umano. Sebbene i nomi come Tchijevsky, Persinger e Iacono abbiano aperto una finestra su questa possibilità, la strada per una piena comprensione scientifica è ancora lunga e richiederà rigorose ricerche interdisciplinari per discernere se e in che misura il "respiro" del Sole sia davvero intrecciato con l'ombra della violenza umana.