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Evelyn Underhill e la Pratica del Misticismo: La Via della Contemplazione


Evelyn Underhill (1875-1941) è stata una delle più autorevoli voci nel campo della spiritualità del XX secolo, una figura che ha saputo gettare ponti tra la rigorosa ricerca accademica e la profonda esperienza interiore. Il suo monumentale lavoro, "Mysticism: A Study in the Nature and Development of Spiritual Consciousness" (1911), non è solo un'indagine storica e filosofica sul fenomeno mistico, ma anche una guida implicita e un'esortazione alla pratica spirituale, con un'enfasi particolare sulla contemplazione come via privilegiata per l'incontro con il Divino. Per Underhill, la contemplazione non è un mero esercizio intellettuale o una passiva rêverie, ma una disciplina attiva e trasformativa che mira a purificare l'anima e a renderla ricettiva all'influenza divina. È il cuore pulsante del percorso mistico, il momento in cui la coscienza individuale cerca di trascendere i limiti del mondo sensibile e del pensiero discorsivo per unirsi con la Realtà Ultima. Nel suo "Mysticism", Underhill delinea un percorso che, sebbene non rigidamente sequenziale per tutti, include fasi essenziali che preparano e culminano nella contemplazione. Dopo la fase del "Risveglio" e della "Purificazione", in cui l'individuo prende coscienza della propria imperfezione e si impegna nella purificazione morale e spirituale, si giunge all'illuminazione e, successivamente, all'unità. La contemplazione gioca un ruolo cruciale in ogni stadio, ma è nelle fasi più avanzate che essa si manifesta nella sua pienezza. Underhill distingue tra diverse forme di contemplazione, sottolineando come l'individuo sia chiamato a progredire da forme più elementari a stati più profondi. Inizialmente, può trattarsi di una contemplazione discorsiva, in cui la mente medita su verità spirituali, testi sacri o immagini simboliche. Questa forma prepara il terreno, allenando la mente a focalizzarsi oltre le distrazioni del mondo esterno. Tuttavia, il vero cuore della pratica contemplativa, come intesa da Underhill, risiede nella contemplazione non discorsiva o contemplazione di quiete. Qui, l'attività della mente si placa, i pensieri si acquietano, e l'anima si apre in uno stato di ricettività passiva ma vigile. Non si tratta di un vuoto mentale, ma di una pienezza di presenza, un'attesa amorosa in cui l'individuo si rende disponibile all'azione divina. È in questo spazio di silenzio interiore che l'anima può percepire l'eco della "Voce silenziosa" di Dio, sperimentando un senso di unione e di pace profonda. Underhill enfatizza che la contemplazione non è un'evasione dalla realtà, ma piuttosto un profondo radicamento in essa, illuminato dalla prospettiva divina. Attraverso la contemplazione, l'individuo non solo sperimenta una trasformazione interiore, ma è anche reso più capace di agire nel mondo con compassione e saggezza, portando i frutti della propria esperienza mistica nella vita quotidiana. La contemplazione, in questo senso, è intrinsecamente legata all'amore e al servizio. Il suo "Mysticism" offre numerosi esempi tratti dalle vite dei grandi mistici cristiani (e non solo), illustrando come la contemplazione sia stata la chiave di volta delle loro esperienze spirituali. Da Santa Teresa d'Avila a San Giovanni della Croce, passando per Meister Eckhart, Underhill mostra come questi maestri spirituali abbiano praticato e descritto la contemplazione come il mezzo per trascendere la dualità e percepire l'unità sottostante di tutta la realtà. In sintesi, Evelyn Underhill, attraverso il suo studio magistrale del misticismo, ci invita a considerare la contemplazione non come una pratica elitaria riservata a pochi eletti, ma come un cammino accessibile a chiunque desideri una relazione più profonda con il Divino. È un invito a coltivare il silenzio interiore, a superare le distrazioni del mondo e a rendersi disponibili a un incontro trasformante, che conduce non solo alla conoscenza di Dio, ma anche a una più autentica conoscenza di sé e a una vita di maggiore pienezza e scopo. La sua opera rimane una bussola preziosa per chiunque cerchi di navigare le acque profonde della pratica spirituale contemplativa.


Evelyn Underhill - La Pratica del Misticismo: La Contemplazione





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