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La Svastica: Un Viaggio Attraverso il Tempo e le Culture nell'Opera di Thomas Wilson


Il simbolo della svastica, oggi tristemente e indissolubilmente legato alle atrocità del Nazismo, possiede una storia ben più antica, complessa e variegata, che affonda le sue radici nella preistoria umana. A svelare questa affascinante e spesso misconosciuta evoluzione è stato Thomas Wilson (1832-1902), curatore presso lo Smithsonian Institution, con la sua monumentale opera del 1896, "The Swastika: The Earliest Known Symbol, and Its Migrations; with Observations on the Migration of Certain Industries in Prehistoric Times" (La Svastica: Il più antico simbolo conosciuto e le sue migrazioni; con osservazioni sulla migrazione di alcuni manufatti in epoca preistorica). Il lavoro di Wilson rappresenta uno studio archeologico e antropologico pionieristico che ha cercato di compilare la conoscenza esistente sul simbolo della svastica, colmando una lacuna nella letteratura inglese e americana dell'epoca. L'interesse di Wilson per la svastica fu scatenato dalla scoperta di diverse grandi svastiche di rame durante uno scavo di un tumulo indiano in Ohio, un ritrovamento insolito che lo spinse a intraprendere una ricerca approfondita.


Oltre il Nazismo: Un Simbolo Universale di Buon Auspicio

Prima dell'adozione da parte del partito nazista nel 1920, la svastica era ampiamente diffusa in tutto il mondo e associata a concetti positivi come la ciclicità, la prosperità, il sole, la fortuna e la spiritualità. Wilson, attraverso la sua ricerca meticolosa, ha dimostrato come questo simbolo fosse presente in una miriade di culture, spesso in contesti religiosi e artistici, e con significati ben lontani da quelli che gli sono stati attribuiti nel XX secolo. Nel suo libro, Wilson ripercorre la presenza della svastica in diverse civiltà antiche:

  • Mesopotamia e India: Il simbolo appare già 8000 anni fa.

  • Troia Antica: Si ritrova in modo prolifico su manufatti portati alla luce nel sito archeologico.

  • Grecia Pre-ellenica: Centinaia di oggetti ceramici del periodo geometrico (X-VII secolo a.C.) presentano la svastica.

  • Culture Celtiche: Anche presso i Celti il simbolo era conosciuto e utilizzato.

  • Americhe Precolombiane: La presenza della svastica tra le popolazioni indigene lungo i fiumi Mississippi e Rio delle Amazzoni prima del 300 d.C. ha sollevato interrogativi sulla possibile diffusione dall'Eurasia, anche se le modalità e i tempi di questa eventuale migrazione non sono mai stati stabiliti con certezza.

  • Cristianesimo Primitivo: Addirittura, si ritiene che fosse un emblema di Cristo fino alla fine del Medioevo.


La Migrazione dei Simboli

Un aspetto fondamentale del lavoro di Wilson è l'analisi della "migrazione" dei simboli e, di conseguenza, delle idee e delle pratiche culturali. Wilson suggerisce che, a differenza di forme geometriche semplici come la linea o il cerchio che potrebbero essere state inventate e reinventate indipendentemente in ogni epoca e in ogni luogo, la svastica è stata probabilmente uno dei primi simboli creati con un'intenzione definita e un significato continuo o consecutivo. La conoscenza di questo simbolo si sarebbe poi trasmessa di persona in persona, di tribù in tribù, di popolo in popolo e di nazione in nazione, modificando forse il suo significato ma mantenendo una riconoscibilità intrinseca. L'opera di Wilson non tenta di stabilire il tempo o il luogo di origine esatti o il significato primitivo della svastica, riconoscendo che questi aspetti sono probabilmente persi nell'antichità. Piuttosto, il suo obiettivo è quello di raccogliere le prove e presentare la diffusione globale del simbolo, suggerendo come esso possa aver viaggiato attraverso i continenti, spesso associato a manufatti e industrie preistoriche.


L'Eredità di Thomas Wilson

Nonostante l'uso odierno della svastica come simbolo di odio, il lavoro di Thomas Wilson rimane una testimonianza cruciale della sua storia millenaria e della sua complessa evoluzione. "La Svastica" ci ricorda che i simboli possono acquisire e perdere significati nel corso del tempo e che la loro interpretazione attuale non sempre riflette la loro origine o il loro impiego primario. L'analisi di Wilson invita a una riflessione più profonda sulla natura mutabile del significato nel discorso culturale e sull'importanza di comprendere il contesto storico per interpretare correttamente i simboli che ci circondano.


Thomas Wilson - La Svastica: Il primo simbolo conosciuto e la sua migrazione





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