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Il Ponte tra Due Mondi: Un Viaggio nel Capolavoro di Myers sulla Personalità Umana e l'Immortalità


Frederick William Henry Myers (1843-1901) è una figura che emerge con la forza di un titano dal panorama intellettuale della fine del XIX secolo, un periodo di straordinaria effervescenza scientifica e filosofica. Poeta, classicista, saggista e soprattutto pioniere della ricerca psichica, Myers si dedicò con una passione intellettuale ardente e un rigore metodologico sorprendente a esplorare i confini della coscienza umana, spingendosi oltre le barriere del materialismo dominante per indagare la possibilità della sopravvivenza della personalità dopo la morte corporea. Il suo capolavoro, "La Personalità Umana e la Sua Sopravvivenza alla Morte Corporea" (titolo originale: Human Personality and Its Survival of Bodily Death), pubblicato postumo nel 1903, due anni dopo la sua scomparsa, non è solo un'opera monumentale per la sua mole e la sua erudizione, ma un vero e proprio manifesto per una nuova scienza dell'anima, un tentativo audace e sistematico di conciliare la ricerca empirica con le più profonde aspirazioni spirituali dell'umanità.


Un Contesto Rivoluzionario: La Nascita della Ricerca Psichica

Per comprendere appieno l'importanza di Myers e della sua opera, è fondamentale inquadrarla nel contesto storico in cui nacque la Society for Psychical Research (SPR) a Londra nel 1882. L'Ottocento fu un secolo di immense scoperte scientifiche, ma anche di crescenti tensioni tra scienza e religione. Il darwinismo aveva sfidato le narrazioni tradizionali sull'origine dell'uomo, e il positivismo spingeva verso una visione del mondo sempre più materialista. Tuttavia, proprio in questo clima, si diffuse anche un interesse crescente per i fenomeni "inspiegabili": il mesmerismo, il magnetismo animale, lo spiritismo e le manifestazioni medianiche. Molti intellettuali, pur scettici riguardo alle affermazioni più estreme dello spiritismo, sentivano l'urgenza di applicare i metodi scientifici rigorosi a questi fenomeni, per distinguere la frode dal genuino, e per capire se potessero nascondere verità profonde sulla natura della mente e della realtà. Fu da questa esigenza che nacque la SPR, fondata da un gruppo di accademici di spicco, tra cui lo stesso Myers, Henry Sidgwick, Edmund Gurney e Sir William Barrett. Il loro obiettivo era audace: sottoporre a un'analisi empirica e sistematica una vasta gamma di fenomeni psichici, dal telepatia alla chiaroveggenza, dalla premonizione alle apparizioni, con la speranza di gettare nuova luce sulla natura della coscienza e sulla questione cruciale della sopravvivenza.


F.W.H. Myers: Il Filosofo-Scienziato dell'Inconscio

Myers portò alla SPR non solo la sua vasta cultura classica e letteraria, ma anche una mente inquisitiva e una profonda sensibilità filosofica. Fu uno dei primi a intuire l'importanza di quello che oggi chiamiamo "inconscio" o "subconscio", molto prima che Freud e Jung ne facessero il fulcro delle loro teorie. Per Myers, la coscienza che sperimentiamo quotidianamente è solo una frazione infinitesimale di una personalità molto più vasta e complessa, che egli chiamò la "personalità subliminale". Questo concetto fu una delle sue intuizioni più brillanti e durature. La personalità subliminale non era per Myers un semplice magazzino di ricordi o impulsi repressi, ma una sfera dinamica di attività psichica, capace di intuizioni profonde, di percezioni extrasensoriali e di una creatività che trascende la coscienza ordinaria. È in questa sfera che Myers localizzò l'origine di fenomeni come l'ipnosi, l'automatismo (scrittura automatica, disegno automatico), le esperienze mistiche e, soprattutto, le manifestazioni che sembravano suggerire una comunicazione con entità disincarnate.


"La Personalità Umana e la Sua Sopravvivenza alla Morte Corporea": 

Un'Opera Senza Precedenti

La "Personalità Umana" è il culmine di quasi due decenni di instancabile ricerca, osservazione e teorizzazione da parte di Myers. L'opera è un vero e proprio summa, un tentativo enciclopedico di raccogliere e sistematizzare un'enorme quantità di dati empirici raccolti dalla SPR e da altre fonti. Non è un libro di facile lettura; la sua prosa è densa, erudita e spesso complessa, ma la ricchezza delle sue intuizioni e la profondità della sua analisi lo rendono indispensabile per chiunque voglia comprendere le origini della parapsicologia e la storia del pensiero sulla coscienza. Il libro è suddiviso in diverse sezioni tematiche, ognuna dedicata a un aspetto specifico della personalità umana e ai fenomeni che la riguardano:

  1. Dissociazione e Ipnosi: Myers esplora come l'ipnosi e altre forme di dissociazione rivelino la frammentazione e la capacità di compartimentalizzazione della coscienza, suggerendo l'esistenza di strati più profondi della mente.

  2. Genio e Automatismi: Analizza le manifestazioni del genio artistico e scientifico, così come fenomeni come la scrittura automatica, l'ispirazione e le capacità creative che sembrano emergere da un livello inconscio.

  3. Memoria e Ipermnesia: Discute casi di memoria straordinaria (ipermnesia) e di ritorno di ricordi apparentemente perduti, proponendo che la mente subliminale possa archiviare molto più di quanto la coscienza ordinaria non sappia.

  4. Telepatia e Chiaroveggenza: Questa è una delle sezioni centrali, dove Myers esamina un'ampia gamma di prove a favore della trasmissione di pensieri o immagini tra menti senza l'uso dei canali sensoriali noti (telepatia) e della percezione di eventi o oggetti a distanza (chiaroveggenza). Myers considerava la telepatia un fenomeno fondamentale, che dimostrava una connessione tra le menti a un livello non fisico.

  5. Apparizioni e Fantasmi: Myers dedica un'attenzione significativa alle apparizioni di persone vive e defunte, cercando di classificare e analizzare i diversi tipi di fenomeni (allucinazioni veridiche, apparizioni post-mortem) con un approccio critico e basato sui dati.

  6. Premonizioni e Profezie: Esplora i casi di percezione anticipata di eventi futuri, cercando di distinguere tra coincidenze, inferenze inconsce e genuine capacità precognitive.

  7. Le Evidenze per la Sopravvivenza: Il culmine dell'opera è la sezione dedicata alle prove per la sopravvivenza della personalità dopo la morte. Myers si concentra su due categorie principali di fenomeni:

    • Cross-Correspondences (Corrispondenze Incrociate): Questo fu forse l'aspetto più innovativo della ricerca della SPR e di Myers. Si trattava di messaggi frammentari e apparentemente senza senso ricevuti da diversi medium in luoghi e tempi diversi, che solo se combinati rivelavano un significato coerente, spesso con riferimenti a conoscenze specifiche (come il greco antico o la letteratura classica) possedute solo da membri defunti della SPR, come Myers stesso. L'idea era che questi messaggi fossero troppo complessi e specifici per essere spiegati con la telepatia tra i medium, suggerendo invece una mente intelligente (quella del defunto) che orchestrasse le comunicazioni da un "altro piano".

    • Personalità Indipendenti e Riconoscimento: Myers analizza i casi in cui i medium sembravano incarnare o trasmettere la personalità di individui defunti in modo così convincente e con dettagli così specifici da rendere difficile una spiegazione alternativa se non quella della sopravvivenza.


Il Concetto di "Personalità Subliminale" e le Sue Implicazioni

Il concetto di "personalità subliminale" è la pietra angolare della teoria di Myers e rappresenta un'intuizione rivoluzionaria per la sua epoca. Myers non era interessato solo a dimostrare la sopravvivenza, ma a comprendere la natura più profonda dell'essere umano. La personalità subliminale non è solo un "serbatoio" passivo, ma un centro attivo di coscienza, intelligenza e potenziale evolutivo. Per Myers, fenomeni come la telepatia e la chiaroveggenza non erano anomalie, ma manifestazioni naturali di questa parte estesa della nostra psiche, che opera al di là dei limiti del corpo e della percezione sensoriale ordinaria. Questa visione implicava una comprensione dell'essere umano molto più ricca e multidimensionale rispetto a quella proposta dal materialismo riduzionista. Se la personalità subliminale esiste e può manifestarsi, allora la nostra identità non è confinata al cervello fisico e al corpo mortale. Questa intuizione anticipa temi che sarebbero stati esplorati dalla psicologia transpersonale, dalla ricerca sulla coscienza e dalle neuroscienze contemporanee.


L'Eredità e l'Influenza di Myers

Nonostante la complessità e la natura controversa dei suoi argomenti, l'impatto di Myers fu profondo e duraturo.

  • Pioniere della Parapsicologia: Myers è universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori della parapsicologia scientifica. Il suo approccio metodologico, la sua insistence sulla raccolta di dati e la sua capacità di teorizzare a partire da essi hanno posto le basi per la ricerca futura.

  • Influente sulla Psicologia: Sebbene le sue teorie sulla sopravvivenza siano state ampiamente ignorate dalla psicologia mainstream, il suo concetto di "personalità subliminale" ha avuto un'eco sotterranea. Carl Jung, ad esempio, pur non citando Myers esplicitamente per tutti i suoi concetti, condivideva molte delle sue intuizioni sull'inconscio collettivo e sulle capacità archetipiche. Anche il concetto di inconscio di Freud, sebbene sviluppato in una direzione diversa, era in parte prefigurato dalle esplorazioni di Myers.

  • Filosofia della Mente: Myers ha sollevato questioni fondamentali sulla relazione tra mente e cervello, sull'identità personale e sulla natura della realtà, questioni che rimangono al centro del dibattito filosofico contemporaneo.

  • Ispiratore di Ricerca Continua: La SPR, fondata da Myers e dai suoi colleghi, continua ancora oggi la sua ricerca, ispirata dal rigore e dalla curiosità intellettuale dei suoi fondatori. Fenomeni come le "near-death experiences" (NDE), i "sense of presence" e la ricerca sulla coscienza post-morte traggono, seppur indirettamente, linfa dalle domande poste da Myers oltre un secolo fa.


L'Eterno Interrogativo

"La Personalità Umana e la Sua Sopravvivenza alla Morte Corporea" rimane un'opera colossale, un faro nella storia della ricerca sulla coscienza e sull'aldilà. F.W.H. Myers, con la sua mente brillante e il suo coraggio intellettuale, ha osato esplorare territori che la scienza tradizionale preferiva ignorare, aprendo nuove prospettive sulla natura dell'essere umano. La sua ricerca non ha fornito risposte definitive, ma ha posto domande fondamentali e ha accumulato un corpus di evidenze che continua a stimolare il dibattito e la ricerca. In un'epoca in cui le neuroscienze continuano a esplorare i misteri del cervello e della coscienza, l'eredità di Myers ci ricorda che la mente potrebbe essere più vasta e complessa di quanto riusciamo a comprendere con i nostri strumenti attuali. Il suo capolavoro ci invita a mantenere una mente aperta, a guardare oltre i paradigmi dominanti e a continuare a indagare il mistero più grande di tutti: quello della vita, della morte e dell'eterna possibilità di una coscienza che trascende il confine terreno. La sua opera non è solo un monumento al passato, ma un'esortazione per il futuro, un invito a non smettere mai di chiederci: cosa siamo veramente, e cosa ci aspetta oltre il velo?


F. W. H. Myers - La personalità umana e la sua sopravvivenza alla morte corporea





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