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Racconti Esoterici: La Coperta di Mulla Nasreddin


Un freddo inverno, Mulla Nasreddin era seduto nella sua casa, avvolto nella sua vecchia e logora coperta. Era l'unica coperta che possedeva, piena di buchi e rattoppi, ma lo teneva al caldo abbastanza da non soffrire il gelo pungente.

Un vicino ricco, che viveva in una casa sfarzosa e possedeva molte coperte di lana pregiata, un giorno andò a fargli visita. Vide Nasreddin raggomitolato nella sua misera coperta e, con un tono di commiserazione, gli disse: "Mulla, ma come fai a vivere con una coperta così? È piena di buchi, non ti ripara affatto dal freddo! Se solo avessi una delle mie coperte nuove, morbide e calde, vedresti che differenza!"

Nasreddin sorrise, come al solito, e rispose: "Amico mio, questa coperta è una benedizione."

Il vicino, perplesso, chiese: "Una benedizione? In che senso? È evidente che hai bisogno di una coperta migliore!"

Nasreddin annuì, poi indicò i vari buchi e rattoppi della sua coperta. "Vedi questi buchi?", disse. "Quando fa troppo caldo, scopro una parte del corpo attraverso un buco e mi rinfresco un po'. Quando fa troppo freddo, sposto la coperta e copro il buco. Se sento freddo alle gambe, le tiro su e le copro meglio. Se ho caldo alla testa, la scopro."

Il vicino lo guardava con un misto di incredulità e fastidio. "Ma Mulla," esclamò, "non capisco! Con una coperta nuova e integra, non avresti bisogno di tutti questi stratagemmi!"

Nasreddin guardò il suo vicino negli occhi e disse con un sorriso sornione: "Ah, ma tu non capisci la vera libertà! Se avessi una coperta nuova, morbida e perfetta come le tue, sarei costretto a preoccuparmi di non sporcarla, di non farle buchi, di piegarla bene, di riporla con cura. Sarei sempre in ansia per la sua integrità. Ma con questa coperta, che già è vecchia e piena di buchi, non ho alcuna preoccupazione. È già al suo peggio, eppure mi serve al suo meglio!"

Poi, con un gesto ampio che includeva la sua modesta dimora, aggiunse: "La mia coperta mi insegna che non è la quantità o la perfezione di ciò che possediamo a renderci felici, ma la nostra capacità di apprezzare e usare al meglio ciò che abbiamo, senza l'ansia di desiderare di più o di perdere ciò che è 'perfetto'. Mi tiene al caldo, mi dà libertà dalle preoccupazioni e mi ricorda che la vera ricchezza è la pace della mente."

Il vicino rimase in silenzio, riflettendo sulle parole di Nasreddin. Non aveva mai pensato che una coperta logora potesse insegnare una lezione così profonda sulla contentezza.


Albert Wesselski - Tutte le Storie di Mullah Nasreddin Hodja




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