La storia di Louise Goepfert March (1900-1987) è indissolubilmente legata a quella di G.I. Gurdjieff, il misterioso e influente maestro spirituale armeno. March non fu solo una delle sue più fedeli allieve, ma anche una figura chiave nella diffusione dei suoi insegnamenti, agendo come segretaria personale e, in un ruolo di capitale importanza, come traduttrice dell'edizione tedesca de "I racconti di Belzebù a suo nipote", l'opera monumentale di Gurdjieff. La sua vita, dedicata alla comprensione e alla trasmissione di una dottrina complessa e spesso enigmatica, offre uno spaccato profondo sul mondo che ruotava attorno a Gurdjieff e sulla dedizione richiesta ai suoi discepoli.
Da Studiosa d'Arte ad Allieva
Louise Goepfert nacque in Svizzera nel 1900 e fin dalla giovane età dimostrò una spiccata intelligenza e una sete di conoscenza che la portarono a intraprendere studi approfonditi in storia dell'arte presso l'Università di Berlino. Un percorso accademico brillante la attendeva, che la vide poi proseguire gli studi negli Stati Uniti, fino a insegnare all'Hunter College di Manhattan. Tuttavia, il destino aveva in serbo per lei un incontro che avrebbe radicalmente mutato il corso della sua esistenza: quello con G.I. Gurdjieff. Il suo avvicinamento agli insegnamenti di Gurdjieff avvenne in un periodo di grande fermento culturale e spirituale, in cui molte persone erano alla ricerca di risposte più profonde alle domande esistenziali che la società moderna non riusciva a soddisfare. Louise Goepfert fu attratta dalla profondità e dall'originalità del "Lavoro" di Gurdjieff, un percorso di osservazione di sé, sviluppo della coscienza e risveglio delle facoltà latenti dell'uomo. Dal 1929, Louise si immerse completamente in questo percorso, divenendo una delle allieve più devote e affidabili del maestro.
La Segretaria Silenziosa e Indispensabile
Il ruolo di Louise Goepfert March come segretaria di Gurdjieff fu di fondamentale importanza, sebbene spesso sottovalutato. In un'epoca priva delle moderne tecnologie di comunicazione e gestione, la segretaria di un personaggio come Gurdjieff era molto più di una semplice assistente amministrativa. Era una confidente, una organizzatrice, una custode di segreti e una mediatrice. Louise si trovò a gestire una mole impressionante di corrispondenza, incontri, e la complessa rete di relazioni che Gurdjieff intratteneva con allievi, collaboratori e visitatori da ogni parte del mondo. La sua precisione, discrezione e dedizione erano indispensabili per il funzionamento quotidiano della "vita" attorno a Gurdjieff, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, quando la sua salute era precaria. La sua capacità di rimanere in secondo piano, pur essendo al centro delle attività, rifletteva una profonda comprensione della natura del "Lavoro" e del ruolo del maestro. In questo senso, il suo lavoro di segretaria era una forma di pratica, un'opportunità per sviluppare la presenza e l'attenzione.
La Sfida della Traduzione: "I Racconti di Belzebù a suo Nipote"
Il contributo forse più significativo di Louise Goepfert March, oltre al suo ruolo di allieva e custode, fu la sua meticolosa e complessa traduzione dell'edizione tedesca de "I racconti di Belzebù a suo nipote" (titolo originale: "All and Everything, Beelzebub's Tales to His Grandson"). Quest'opera, scritta da Gurdjieff in un linguaggio arcaico e allegorico, è un vero e proprio "libro-bomba" per la coscienza umana, denso di concetti filosofici, cosmologici e psicologici, presentati in una narrazione unica e spesso criptica. Tradurre "Belzebù" era un'impresa titanica. Il testo è notoriamente difficile, con una sintassi non convenzionale, un vocabolario inventato da Gurdjieff stesso e una struttura narrativa che sfida le convenzioni. Non si trattava solo di una trasposizione linguistica, ma di una profonda immersione nel significato più recondito delle parole di Gurdjieff. Louise Goepfert March, con la sua formazione accademica e la sua profonda familiarità con gli insegnamenti, era una delle poche persone in grado di affrontare una tale sfida. La sua traduzione non fu un semplice esercizio letterario, ma un atto di devozione e una testimonianza della sua profonda comprensione del pensiero di Gurdjieff. L'edizione tedesca divenne un punto di riferimento fondamentale per i lettori di lingua tedesca e una testimonianza duratura del suo impegno.
L'Eredità di Louise Goepfert March: La Rochester Folk Art Guild
Dopo la morte di Gurdjieff nel 1949, Louise Goepfert March non abbandonò gli insegnamenti. Al contrario, dedicò il resto della sua vita alla loro conservazione e trasmissione. Riconosciuta come una delle figure più autorevoli nel perpetuare la linea diretta degli insegnamenti di Gurdjieff, ha svolto un ruolo cruciale nel mantenere viva la fiamma del "Lavoro". La sua eredità più tangibile e significativa è la Rochester Folk Art Guild a New York. Fondata da March, questa comunità è un esempio concreto dell'applicazione pratica delle idee di Gurdjieff. L'attività principale della Guild è il lavoro artigianale e agricolo, inteso non solo come produzione, ma come mezzo per sviluppare la coscienza, l'attenzione e la presenza, in accordo con i principi del "Lavoro". March credeva fermamente che l'integrazione del lavoro manuale con la ricerca interiore fosse essenziale per una crescita autentica, un principio cardine degli insegnamenti di Gurdjieff. Sotto la sua guida, la Guild è diventata un centro di studio e pratica, attirando persone interessate a un approccio olistico alla vita e alla spiritualità.
Una Vita Dedicata alla Verità
Louise Goepfert March incarna l'archetipo dell'allieva dedita, della custode silenziosa e dell'instancabile lavoratrice al servizio di una causa più grande di sé. La sua vita fu una testimonianza vivente della profondità e dell'impatto degli insegnamenti di Gurdjieff. Attraverso il suo ruolo di allieva, segretaria e traduttrice, ha contribuito in modo inestimabile a preservare e diffondere un corpo di conoscenza che continua a influenzare e ispirare ricercatori in tutto il mondo. La sua storia, sebbene forse meno conosciuta di quella di altri discepoli di Gurdjieff, è fondamentale per comprendere la resilienza e la vitalità del "Lavoro" anche dopo la scomparsa del suo fondatore. Louise Goepfert March non era solo una studiosa o un'organizzatrice; era una praticante, una donna che ha vissuto e respirato gli insegnamenti, trasformandoli in una forza viva capace di plasmare intere comunità e di ispirare generazioni. Il suo lascito non è solo nelle pagine tradotte o negli archivi, ma nella perpetuazione di un percorso di risveglio che continua a risuonare nella vita di coloro che cercano una conoscenza più profonda di sé e del mondo. Le sue memorie sono state raccolte dalla sua allieva Annabeth McCorkle e pubblicate sotto il titolo "The Gurdjieff Years 1929-1949: Recollections of Louise Goepfert March", e sono disponibili anche nell'edizione italiana "Gli Anni di Gurdjieff 1929-1949: Memorie di Louise Goepfert March".
Annabeth McCorkle - Gli anni di Gurdjieff 1929-1949