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L'Oro Nascosto: Come l'Energia Sessuale Diventa Carburante per la Coscienza


Il pensiero di G. I. Gurdjieff, noto per la sua "Quarta Via", offre una prospettiva unica e spesso enigmatica sull'energia sessuale e il suo potenziale trasformativo. Nonostante le similitudini superficiali con alcune tradizioni orientali, Gurdjieff enfatizzava un approccio pratico e individualizzato, ben lontano dalle generalizzazioni.


Il Seme della Trasformazione: 

L'Alchimia Interiore nella Quarta Via di Gurdjieff

Gurdjieff considerava l'energia sessuale non solo una forza riproduttiva, ma un combustibile primordiale per l'evoluzione interiore dell'essere umano. Per lui, il seme sessuale (inteso come l'essenza stessa della funzione sessuale, sia fisica che energetica) rappresentava una materia/energia estremamente potente, capace di una duplice direzione: una verso la dispersione e la schiavitù, l'altra verso la raffinazione e la liberazione.


La Duplice Direzione della Funzione Sessuale

Secondo Gurdjieff, la funzione sessuale può manifestarsi in due modi distinti, entrambi governati dalla Legge del Tre, uno dei principi fondamentali del suo insegnamento. Questa legge afferma che qualsiasi fenomeno completo è il risultato dell'interazione di tre forze distinte: una attiva, una passiva e una neutralizzante.

  1. Direzione Esteriore: La Creazione di un Nuovo Corpo all'Esterno Quando l'energia sessuale si manifesta esteriormente, essa segue il suo scopo biologico primario: la riproduzione. In questo caso, il seme maschile (forza attiva) si fonde con l'ovulo femminile (forza passiva), e la loro unione genera un nuovo organismo (forza neutralizzante). Questo processo crea una nuova vita all'esterno dell'individuo, dissipando l'energia originale. Gurdjieff vedeva questa come la via naturale, ma non necessariamente evolutiva per l'individuo che cerca la realizzazione interiore. È la via della specie, non quella della coscienza individuale superiore.

  2. Direzione Interiore: La Nascita di un Corpo Sottile all'Interno La vera peculiarità dell'insegnamento di Gurdjieff risiede nella possibilità di dirigere l'energia sessuale verso l'interno, trasformandola in un veicolo per la crescita spirituale. Questa via richiede un lavoro interiore consapevole, inteso come un processo di auto-osservazione, auto-ricordo e lotta contro le abitudini meccaniche. È solo in presenza di questo lavoro, che Gurdjieff chiamava una "sovrapproduzione di idrogeni sottili", che la raffinazione del seme sessuale diventa possibile. Gli "idrogeni sottili" sono metafore per le energie più raffinate prodotte dall'organismo attraverso la digestione, l'assimilazione e, cruciale, l'auto-osservazione e l'esercizio della volontà cosciente. Il processo di raffinazione del seme sessuale porta all'accumulo di questa materia/energia purificata. Quando tale accumulo giunge a saturazione e successivamente a cristallizzazione, si forma un nuovo corpo più sottile all'interno del corpo fisico, un corpo che lo compenetra ma che possiede una natura più durevole e cosciente. Questo "corpo sottile" (spesso chiamato "corpo Kesdjan" o "corpo astrale" nel linguaggio di Gurdjieff, anche se con un significato molto specifico) è il veicolo per la vera individualità e per la possibilità di una sopravvivenza cosciente dopo la morte fisica.


Astinenza e Consumo: Un Approccio Individuale e Pericoloso

Un punto cruciale e distintivo nell'insegnamento di Gurdjieff riguarda la questione dell'astinenza sessuale. A differenza di molte tradizioni spirituali che prescrivono l'astinenza come pratica universale per la conservazione dell'energia, Gurdjieff era categorico nel ritenere che non potesse essere una regola generale. Egli sosteneva che la strategia più efficace (astinenza o consumo dell'energia sessuale) dipendesse dal tipo umano specifico dell'individuo e dal suo attuale stato di sviluppo. Per alcuni, l'astinenza poteva essere necessaria per conservare un'energia già scarsa o per permettere una focalizzazione interiore. Per altri, un consumo esterno controllato poteva essere parte di un processo di bilanciamento energetico o di sviluppo. Gurdjieff metteva in guardia severamente contro qualsiasi manipolazione dell'energia sessuale senza una conoscenza approfondita e la guida di un maestro competente. Considerava tali tentativi estremamente pericolosi, capaci di causare gravi squilibri psicologici, fisici ed energetici. Questo perché l'energia sessuale è così potente che una sua errata gestione può portare a conseguenze devastanti piuttosto che alla liberazione.

"Il Sesso è la nostra Principale Fonte di Schiavitù,
ma anche la nostra Principale Possibilità di Liberazione".

Questa celebre frase di Gurdjieff riassume perfettamente la sua visione ambivalente e potente dell'energia sessuale.

  • Fonte di Schiavitù: Senza il lavoro interiore, l'energia sessuale agisce come una forza meccanica, spingendo l'individuo a vivere in base agli istinti e ai desideri, perpetuando il ciclo della riproduzione e del piacere sensoriale fine a se stesso. Questa dispersione energetica impedisce lo sviluppo di un centro di gravità superiore e mantiene l'uomo in uno stato di sonno e meccanicità.

  • Possibilità di Liberazione: Quando la stessa energia sessuale viene compresa, controllata e raffinata attraverso il lavoro interiore, essa diventa il motore per la trasformazione più profonda. La liberazione di cui parla Gurdjieff è precisamente la capacità di sfuggire alla meccanicità della natura inferiore e di costruire quel corpo sottile che permette la trascendenza dell'esistenza ordinaria.

Questo spiega anche perché Gurdjieff affermava che il lavoro interiore dipendesse dall'energia sessuale. Non nel senso che il lavoro fosse solo sulla sessualità, ma che l'energia sessuale fosse la risorsa più ricca e concentrata per alimentare i processi di raffinazione necessari per la costruzione del "corpo superiore". Senza questa "benzina super", il veicolo del lavoro interiore non avrebbe avuto la spinta necessaria.


Confronto con Taoismo, Yoga e Tantra, e Alchimia

Nonostante le indubbie affinità con le tradizioni orientali e l'alchimia, l'approccio di Gurdjieff presenta sfumature e differenze significative.


Affinità

  1. Raffinazione dell'Energia Vitale: Tutte queste tradizioni concordano sull'idea che l'energia sessuale (o un'energia vitale ad essa collegata) sia una risorsa preziosa che può essere trasformata.

    • Taoismo: Il Jing (essenza) è raffinato in Qi (energia) e poi in Shen (spirito) per raggiungere l'immortalità o la formazione di un "corpo immortale". L'enfasi sulla conservazione del seme è diretta e centrale.

    • Yoga/Tantra: Il Bindu e l'Ojas sono sublimati e l'energia Kundalini è risvegliata e fatta salire attraverso i chakra per realizzare la coscienza superiore e sviluppare i corpi sottili. La ritenzione seminale e le pratiche di controllo sono fondamentali.

    • Alchimia Occidentale (Spirituale): Sebbene meno esplicita sul seme fisico, l'idea di trasformare la prima materia (spesso vista come la nostra natura grossolana e i suoi fluidi) in una Pietra Filosofale (simbolo di perfezione spirituale e di un "corpo glorioso") rispecchia il processo di raffinazione.

    • Gurdjieff: Il seme sessuale e gli "idrogeni" vengono raffinati per costruire un "corpo Kesdjan" o "corpo superiore" attraverso la cristallizzazione.

  2. Sviluppo di un "Corpo Sottile": Tutte le tradizioni mirano alla creazione o al potenziamento di un corpo che trascende la fisicità ordinaria.

    • Taoismo: "Corpo immortale" o "corpo di luce".

    • Yoga/Tantra: "Corpi sottili" (Pranamaya Kosha, Manomaya Kosha) o un corpo purificato dalla Kundalini.

    • Alchimia: "Corpo glorioso" o "corpo d'oro".

    • Gurdjieff: "Corpo Kesdjan" (astrale) e "Corpo Buddhico" (causale), che permettono una vera individualità e immortalità cosciente.

  3. L'Energia Sessuale come Chiave: Tutte le visioni riconoscono la potenza unica dell'energia sessuale per la trasformazione.


Differenze

  1. Dipendenza dal "Lavoro Interiore" (Gurdjieff): Questa è la differenza più marcata. Per Gurdjieff, la raffinazione del seme sessuale non è un processo automatico derivante dalla semplice conservazione o da tecniche fisiche fini a se stesse. Richiede la simultanea presenza di un lavoro interiore cosciente che produce gli "idrogeni sottili". Senza questa componente intenzionale e uno sforzo sostenuto di auto-osservazione e auto-ricordo, le pratiche di ritenzione possono essere inutili o persino dannose. Nelle tradizioni orientali, sebbene il lavoro interiore sia presente, l'enfasi sulle tecniche specifiche di controllo del respiro, mudra e bandha può a volte sembrare più diretta e meno dipendente da una "sovrapproduzione" di energie sottili non strettamente legate alla funzione sessuale.

  2. Approccio all'Astinenza/Consumo:

    • Gurdjieff: Relativizza l'astinenza, rendendola dipendente dal tipo individuale e dalla fase del lavoro. Non è una regola universale e la manipolazione senza conoscenza è estremamente pericolosa.

    • Taoismo/Yoga/Tantra: Molto spesso raccomandano la ritenzione seminale (Brahmacharya per gli uomini) come pratica chiave e talvolta generalizzata, sebbene esistano anche le "arti sessuali" tantriche e taoiste che insegnano la sessualità consapevole senza eiaculazione. La distinzione di Gurdjieff sui "tipi umani" è meno esplicita in queste tradizioni.

  3. Linguaggio e Concetti:

    • Gurdjieff: Utilizza un vocabolario proprio ("idrogeni", "macchina a tre cervelli", "centri", "corpo Kesdjan"), spesso distanziandosi dalle terminologie esoteriche più comuni, anche se i concetti sottostanti possono avere delle risonanze. Il suo approccio è più pragmatico e meno ritualistico.

    • Taoismo/Yoga/Tantra: Hanno un vocabolario consolidato (Jing, Qi, Shen, Prana, Bindu, Ojas, Chakra, Nadi, Kundalini) e sono spesso integrati in sistemi filosofici e ritualistici più ampi.

    • Alchimia: Utilizza un linguaggio simbolico molto ricco, spesso ancorato a processi chimici esterni, poi interiorizzati.

  4. Pericolo della Manipolazione: Gurdjieff sottolinea il pericolo estremo della manipolazione delle energie sessuali senza una guida e conoscenza reali. Mentre anche le tradizioni orientali avvertono dei pericoli del risveglio della Kundalini senza preparazione, Gurdjieff sembra enfatizzare ancora di più la sottigliezza e la potenziale nocività di tali tentativi auto-guidati.

In conclusione, mentre Gurdjieff condivideva l'idea fondamentale che l'energia sessuale sia una forza trasformativa, la sua innovazione principale risiede nell'insistenza che la sua raffinazione sia intrinsecamente legata a un lavoro interiore cosciente e costante che coinvolge tutti i centri dell'essere, e non solo la sfera sessuale. Il suo approccio è meno dogmatico sulla pratica specifica (astinenza vs. consumo) e più focalizzato sull'individualità e sulla necessità di una guida autentica.


Gurdjieff e l'Organo Kundabuffer: Una Visione Controcorrente della Kundalini

Mentre nello Yoga e nel Tantra la Kundalini è vista come una potente energia divina, una forza latente e positiva il cui risveglio e la cui ascesa portano all'illuminazione, alla trascendenza e allo sviluppo di corpi sottili, Gurdjieff aveva una concezione radicalmente opposta. Egli introdusse il termine "Organo Kundabuffer" (spesso abbreviato in Kundabuffer) per descrivere ciò che, nella sua cosmologia, impediva all'uomo di percepire la realtà oggettiva e di evolvere coscientemente. Secondo Gurdjieff, l'Organo Kundabuffer non era una forza benefica, ma un dispositivo impiantato negli esseri umani (e in altre creature) da "esseri superiori" in un lontano passato, per impedire loro di rendersi conto della loro vera situazione e della loro funzione nell'economia cosmica. Questo "organo" aveva lo scopo di generare illusione e ipnosi, mantenendo l'uomo in uno stato di "sonno" e meccanicità.


Le Differenze Nel Dettaglio

  1. Natura e Funzione della Forza:

    • Tradizioni Orientali (Yoga/Tantra): La Kundalini è la Shakti (energia femminile divina), la forza cosmica creativa che risiede alla base della colonna vertebrale. È una forza di liberazione ed evoluzione. Quando risvegliata, essa purifica i chakra, dissolve le illusioni e porta alla realizzazione del Sé (unione con Shiva/coscienza pura). La sua ascesa è il culmine dello sviluppo spirituale.

    • Gurdjieff (Kundabuffer): L'Organo Kundabuffer è una forza di mantenimento e schiavitù. Non è divina, ma un meccanismo inserito per impedire all'uomo di vedere la verità sulla sua condizione. La sua azione è quella di produrre fantasia, immaginazione sostitutiva della realtà, sentimentalismo e auto-illusione. Mantiene l'uomo in un sonno ipnotico, impedendogli di riconoscere la sua limitatezza e la necessità del lavoro.

  2. Obiettivo della Pratica:

    • Tradizioni Orientali: L'obiettivo è risvegliare e far ascendere la Kundalini, poiché la sua piena attivazione è il mezzo per raggiungere stati superiori di coscienza e la liberazione spirituale.

    • Gurdjieff: L'obiettivo è superare o rimuovere le conseguenze dell'Organo Kundabuffer. Non si tratta di risvegliare una "Kundalini benefica", ma di liberarsi dalla sua influenza "ipnotica" per poter percepire la realtà in modo più oggettivo e intraprendere il vero lavoro su se stessi. Per Gurdjieff, ciò che molti "occultisti" chiamavano Kundalini era in realtà una manifestazione delle proprietà illusorie del Kundabuffer.

  3. Relazione con l'Immaginazione e la Fantasia:

    • Tradizioni Orientali: Sebbene ci siano avvertimenti contro l'uso errato dell'immaginazione e delle visioni illusorie, l'ascesa della Kundalini è associata a esperienze dirette e percettive profonde che non sono considerate mera fantasia.

    • Gurdjieff: Gurdjieff identificava il Kundabuffer con il potere dell'immaginazione e della fantasia che prendono il posto della realtà. Quando un uomo "sogna invece di agire" o "si immagina di essere qualcosa che non è", è sotto l'influenza del Kundabuffer. Questa forza permette a tutti i centri (intellettuale, emotivo, motorio) di essere "soddisfatti dall'immaginario anziché dal reale", mantenendo l'uomo in un limbo di auto-inganno.

  4. Implicazioni per l'Evoluzione:

    • Tradizioni Orientali: Il risveglio della Kundalini è la via maestra per l'evoluzione spirituale individuale e il raggiungimento dell'immortalità o della liberazione dal ciclo di nascita e morte.

    • Gurdjieff: L'Organo Kundabuffer è la barriera principale all'evoluzione cosciente dell'uomo. Se gli uomini non fossero "ipnotizzati" dal Kundabuffer, vedrebbero l'orrore della loro situazione e inizierebbero immediatamente a cercare una via d'uscita. La "liberazione" in Gurdjieff significa "dis-ipnotizzarsi" e liberarsi dalle proprietà del Kundabuffer per poter intraprendere il vero percorso di auto-sviluppo e la costruzione del corpo superiore.

In sintesi, Gurdjieff rovescia completamente la prospettiva comune sulla Kundalini. Lungi dall'essere una forza da risvegliare, la "Kundalini" nel suo sistema (meglio definita come "Organo Kundabuffer") è il principale ostacolo che imprigiona l'uomo in uno stato di sonno e illusione. Il vero lavoro consiste nel riconoscere e superare questa influenza, piuttosto che nel cercare di attivarla in modo tradizionale. Questo sottolinea la sua enfasi sull'auto-osservazione radicale e sul disincanto da qualsiasi forma di auto-inganno o fantasticheria spirituale.



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