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L'Ombra di Mesmer: Deleuze e la Scienza Occulta del Magnetismo Animale


Il XVIII e l'inizio del XIX secolo furono un periodo di straordinaria effervescenza intellettuale, un'epoca in cui i confini tra scienza, filosofia e misticismo erano ancora fluidi e permeabili. In questo contesto fertile, emerse con forza la controversa teoria del "magnetismo animale", propugnata per la prima volta da Franz Anton Mesmer. Se Mesmer fu il catalizzatore iniziale di questa affascinante dottrina, la sua eredità fu plasmata, raffinata e, in molti modi, legittimata da figure successive che cercarono di dargli una base più rigorosa e pratica. Tra questi, Jean-Pierre-François Deleuze (1753-1835) si erge come una figura di spicco, non solo per la sua instancabile dedizione allo studio e alla promozione del magnetismo animale, ma anche per il suo approccio metodico e la sua profonda onestà intellettuale. Deleuze non fu un semplice discepolo di Mesmer; fu un erudito botanico, un naturalista e, soprattutto, un acuto osservatore che cercò di distillare gli aspetti pratici e terapeutici del magnetismo animale, separandoli dalle esuberanze e dalle speculazioni più fantasiose che spesso circondavano il fenomeno. La sua opera è cruciale per comprendere come il magnetismo animale, nonostante le sue controversie e il suo successivo declino nell'ambito della medicina ufficiale, abbia influenzato il pensiero scientifico e medico dell'epoca, gettando le basi per future esplorazioni sulla mente, sul corpo e sulla suggestione terapeutica.


Gli Studi e gli Esperimenti di Deleuze sul Magnetismo Animale

Deleuze si dedicò con grande rigore allo studio del magnetismo animale, non solo abbracciando le teorie mesmeriane, ma cercando anche di verificarle e applicarle in modo sistematico. La sua metodologia si distingueva per la sua enfasi sull'osservazione empirica e sulla documentazione dettagliata dei casi. A differenza di Mesmer, che spesso operava con una teatralità quasi mistica, Deleuze cercò di demistificare il processo, presentandolo come una forza naturale, seppur ancora misteriosa, che poteva essere utilizzata per fini terapeutici. I suoi studi si concentrarono principalmente sugli effetti del magnetismo sui pazienti affetti da una vasta gamma di disturbi, sia fisici che mentali. Deleuze condusse esperimenti che miravano a dimostrare l'esistenza di un "fluido magnetico universale" – il perno della teoria mesmeriana – che poteva essere trasmesso da un operatore (il magnetizzatore) a un paziente, influenzando il suo stato di salute. Egli osservava attentamente le reazioni dei pazienti, registrando sintomi, miglioramenti e, talvolta, assenza di effetti. Le sue annotazioni erano meticolose, includendo dettagli sui metodi di magnetizzazione (passi, imposizione delle mani, fissazione dello sguardo), la durata delle sessioni e le risposte soggettive dei pazienti. Deleuze si interessò anche al ruolo della suggestione e della fiducia nel processo terapeutico, pur mantenendo ferma la sua convinzione sull'esistenza del fluido magnetico. Non negava l'importanza della psiche, ma la considerava un canale attraverso cui il fluido potesse operare più efficacemente. I suoi esperimenti spesso coinvolgevano l'induzione di stati di trance o sonnambulismo magnetico, che egli considerava prove della profonda influenza del magnetismo sul sistema nervoso. In questi stati alterati, i pazienti avrebbero manifestato una maggiore sensibilità, capacità di chiaroveggenza (seppur con scetticismo da parte di Deleuze stesso) e, soprattutto, un miglioramento delle condizioni fisiche. Un aspetto distintivo del lavoro di Deleuze fu la sua enfasi sulla "semplicità" nell'applicazione del magnetismo. Egli sosteneva che non fossero necessarie cerimonie complesse o apparati elaborati, ma piuttosto una sincera intenzione del magnetizzatore e una ricezione aperta da parte del paziente. Questo approccio pragmatico contribuì a rendere il magnetismo animale più accessibile e meno elitario di quanto fosse stato sotto Mesmer.


Il "Trattato Pratico sul Magnetismo Animale di Mesmer"

Il culmine degli studi e delle osservazioni di Deleuze si materializzò nel suo capolavoro, il "Trattato Pratico sul Magnetismo Animale di Mesmer" (titolo originale francese: Histoire critique du Magnétisme animal e poi Instruction pratique sur le Magnétisme animal). Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1813, divenne rapidamente un testo fondamentale per tutti coloro che si interessavano al magnetismo animale, distinguendosi per la sua chiarezza, la sua completezza e il suo tono equilibrato. Il "Trattato Pratico" è molto più di una semplice esposizione delle teorie di Mesmer; è una guida metodologica, un manuale per i praticanti e un'analisi critica delle obiezioni sollevate contro il magnetismo. Deleuze inizia ripercorrendo la storia del magnetismo animale, dalla sua riscoperta da parte di Mesmer fino agli sviluppi successivi. Egli si sforza di presentare la dottrina in modo razionale, distinguendola dalle superstizioni e dalle frodi. Il cuore del libro è dedicato agli aspetti pratici dell'applicazione del magnetismo. Deleuze descrive in dettaglio le tecniche di magnetizzazione, fornendo istruzioni precise su come eseguire i "passi" (movimenti delle mani a distanza o a contatto), come stabilire il "rapporto magnetico" tra operatore e paziente, e come indurre il sonnambulismo magnetico. Egli sottolinea l'importanza della concentrazione, della calma e della benevolenza da parte del magnetizzatore. Deleuze insiste sul fatto che il magnetismo non è una magia, ma una forza naturale che richiede abilità e comprensione per essere utilizzata efficacemente. Un capitolo significativo del "Trattato" è dedicato ai benefici terapeutici del magnetismo animale. Deleuze elenca una vasta gamma di disturbi che, a suo dire, potevano essere trattati o alleviati attraverso il magnetismo, tra cui malattie nervose, dolori cronici, paralisi, disturbi digestivi e condizioni emotive. Egli presenta numerosi casi clinici, documentando i progressi dei suoi pazienti e le tecniche utilizzate. Sebbene queste testimonianze debbano essere lette nel contesto dell'epoca e con la consapevolezza dell'effetto placebo, esse riflettono la profonda convinzione di Deleuze nell'efficacia del metodo. Deleuze affronta anche le obiezioni scientifiche e mediche sollevate contro il magnetismo. Egli cerca di rispondere alle critiche sulla mancanza di una spiegazione scientifica chiara del fenomeno, sostenendo che l'ignoranza della sua natura non nega la sua esistenza o i suoi effetti. Egli si oppone fermamente all'idea che il magnetismo fosse semplicemente una frode o il risultato della pura suggestione, pur riconoscendo il ruolo della mente del paziente. Inoltre, il "Trattato Pratico" include un'analisi etica del magnetismo. Deleuze mette in guardia contro l'uso improprio del potere magnetico e sottolinea l'importanza della moralità e dell'integrità del magnetizzatore. Egli insiste sul fatto che il magnetismo dovrebbe essere usato esclusivamente per scopi benefici e terapeutici, rifiutando ogni forma di manipolazione o sfruttamento.


Eredità e Implicazioni

Nonostante il magnetismo animale sia stato ampiamente screditato dalla scienza medica successiva, l'opera di Deleuze rimane un documento storico di notevole importanza. Il suo "Trattato Pratico" contribuì a diffondere e a razionalizzare una pratica che, sebbene controversa, aveva un impatto significativo sulla salute e sul benessere di molte persone dell'epoca. L'approccio metodico di Deleuze, la sua enfasi sull'osservazione e la sua dedizione alla pratica lo rendono una figura chiave nella transizione da una concezione quasi mistica del magnetismo a un tentativo di comprensione più empirica. Il suo lavoro può essere visto come un precursore di future esplorazioni nel campo dell'ipnosi e della psicoterapia, in quanto sottolineava l'influenza della mente sul corpo e il potere della suggestione, anche se Deleuze attribuiva ancora tali effetti a un fluido fisico. In definitiva, J.P.F. Deleuze non fu solo un divulgatore del magnetismo animale, ma un pensatore che cercò di elevarlo a una forma di pratica terapeutica rispettabile. Il suo "Trattato Pratico" non è solo una finestra su una fase affascinante della storia della medicina, ma anche una testimonianza dell'instancabile ricerca umana di comprendere le forze sottili che influenzano la nostra salute e la nostra percezione della realtà. La sua eredità risiede nella sua capacità di aver distillato, da un fenomeno spesso travisato, un metodo che, seppur basato su premesse scientifiche poi rivelatesi errate, aprì la strada a nuove comprensioni della relazione mente-corpo e del potenziale terapeutico della suggestione.


J. P. F. Deleuze - Trattato Pratico sul Magnetismo Animale di Mesmer

F. A. Mesmer - Memoria sulla scoperta del Magnetismo Animale





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