Le credenze più diffuse riguardo alla natalità includono:
Luna Piena e Aumento delle Nascite: È una delle credenze più radicate, secondo cui la Luna piena causerebbe un aumento delle rotture delle acque e, di conseguenza, un maggior numero di parti. Molti operatori sanitari e persone comuni riportano aneddoti a supporto di questa idea, sebbene la ricerca scientifica non abbia trovato correlazioni significative.
Fasi Lunari e Sesso del Bambino: Alcune tradizioni popolari sostengono che il sesso del nascituro possa essere influenzato dalla fase lunare al momento del concepimento. Ad esempio, il concepimento in Luna crescente favorirebbe la nascita di un maschio, mentre in Luna calante una femmina.
Ciclo Mestruale e Luna: La coincidenza della durata del ciclo lunare con quello mestruale ha portato a lungo ad associare la Luna alla fertilità femminile, con la Luna piena spesso legata all'ovulazione e la Luna nuova alle mestruazioni.
Per quanto riguarda la mortalità, le credenze sono meno diffuse e meno strutturate, ma esistono:
Luna Piena e Comportamento Umano: Storicamente, la Luna piena è stata associata a cambiamenti nel comportamento umano, inclusi stati di agitazione, insonnia e, in alcuni casi, un aumento di eventi come incidenti o, in credenze più marginali, suicidi. Quest'ultima associazione è spesso legata a un presunto impatto della Luna sulla salute mentale e sui ritmi circadiani.
Malattie e Debilitazione: In alcune tradizioni antiche, si credeva che le fasi lunari potessero influenzare la gravità delle malattie o la resistenza fisica, potenzialmente incidendo sui tassi di mortalità tra le persone più deboli o anziane.
Secondo gli insegnamenti di Gurdjieff, in particolare quelli esposti in "I Racconti di Belzebù al Suo Nipote" e negli scritti del suo allievo P.D. Ouspensky, la Luna è un corpo cosmico ancora in via di sviluppo che necessita di nutrimento per crescere e maturare. Questo nutrimento, affermava, proviene dalla vita organica presente sulla Terra. In sostanza, la vita organica terrestre – inclusi esseri umani, animali e piante – funge da una sorta di "cibo" per la Luna. Questo "cibo" non è una sostanza fisica nel senso convenzionale, ma piuttosto radiazioni sottili o energie prodotte dagli esseri viventi. Nello specifico, Gurdjieff insegnava che una parte significativa dell'energia rilasciata al momento della morte (ciò che lui chiamava "Rascooarno") viene assorbita dalla Luna. Questo implica uno scambio energetico continuo e sottile, in cui la Luna si nutre delle "vibrazioni" emesse dalla morte delle creature viventi.
Influenza sulla Natalità e Mortalità (Indirettamente)
All'interno di questa cornice, la comprensione di Gurdjieff dell'influenza lunare sui tassi di natalità e mortalità è indiretta e sistemica, piuttosto che una correlazione diretta con le fasi lunari.
Necessità di Vita e Morte: Affinché la Luna possa continuare il suo sviluppo, ha bisogno di questo sostentamento energetico. Pertanto, l'esistenza stessa della vita organica sulla Terra, con i suoi cicli di nascita e morte, è una necessità cosmica per alimentare la Luna. In questo senso, la "fame" della Luna per questa energia guida i processi di vita e morte sulla Terra per assicurare un rifornimento continuo.
"Accumulatore" di Energia: La vita organica sulla Terra agisce come un "enorme accumulatore" per l'energia di cui la Luna ha bisogno. Ciò significa che il processo collettivo di vivere, morire e il conseguente rilascio energetico è fondamentale per l'esistenza e l'evoluzione della Luna nella cosmologia di Gurdjieff.
Oltre le Fasi: Le specifiche fasi della Luna (nuova, crescente, piena, calante) non sono il meccanismo diretto di influenza nel sistema di Gurdjieff. Invece, è la dinamica energetica complessiva tra la vita organica della Terra e il bisogno di sostentamento della Luna che detta i modelli generali di vita e morte. Il "tasso" di natalità e mortalità sarebbe quindi legato ai "bisogni digestivi" della Luna e al suo continuo sviluppo, piuttosto che a qualsiasi fenomeno lunare ciclico osservabile sulla Terra.
La "Liberazione dalla Luna"
Un tema centrale nell'insegnamento di Gurdjieff, in particolare per quanto riguarda l'umanità, è l'idea di "liberazione dalla Luna." Suggeriva che la vita umana ordinaria e inconscia serva in gran parte a questo scopo cosmico di alimentare la Luna. Attraverso il lavoro consapevole su sé stessi e lo sviluppo spirituale (il "Lavoro" o la "Quarta Via"), gli individui potrebbero potenzialmente generare una diversa qualità di energia, sfuggendo alla servitù meccanica verso la Luna e contribuendo alla propria evoluzione superiore. Fin dall'alba dei tempi, le antiche civiltà hanno osservato la Luna con venerazione e timore, attribuendole poteri mistici e un'influenza tangibile sulla vita e sulla morte. Questa fascinazione era spesso radicata nell'osservazione dei cicli naturali (come le maree e il ciclo mestruale femminile) e nella percezione che la Luna fosse una divinità o una forza cosmica. Sebbene non si trattasse di "tassi" in senso statistico moderno, l'idea di un impatto lunare su natalità e mortalità era diffusa e si manifestava in miti, rituali e pratiche quotidiane.
Le Antiche Civiltà e l'Influenza Lunare
Le credenze sull'influenza della Luna variavano, ma molti popoli antichi condividevano l'idea che fosse legata alla fertilità, alla nascita e, in alcuni casi, al destino o alla fine della vita.
Mesopotamia:
Le civiltà mesopotamiche (Sumeri, Babilonesi, Assiri) erano astute osservatrici del cielo. La Luna (Sin o Nanna) era una divinità maschile di grande importanza, associata al tempo, ai cicli e alla fertilità. Sebbene le registrazioni dirette di un'influenza specifica sui "tassi" di natalità o mortalità siano difficili da rintracciare in modo esplicito come nelle concezioni moderne, l'associazione della Luna con la fertilità e i cicli era implicita nella sua divinità. I calendari lunari scandivano i tempi per l'agricoltura e le festività legate alla prosperità della vita.
Antico Egitto:
Gli Egizi veneravano diverse divinità lunari, come Thot (dio della saggezza, della scrittura e del tempo) e Khonsu (legato al tempo e alla guarigione, e talvolta associato alla fertilità). La Luna era vista come regolatrice dei cicli naturali, e per estensione, si credeva potesse influenzare i cicli di vita e morte. Le sue fasi potevano essere associate a momenti propizi o sfortunati per la nascita o per la salute. La durata del ciclo lunare era spesso paragonata a quella della gravidanza o del ciclo mestruale, rafforzando l'idea di un legame con la fertilità femminile e il parto.
Grecia Antica:
Nella mitologia greca, la Luna era rappresentata da divinità come Selene e Artemide. Selene era la dea della Luna piena, mentre Artemide (Diana per i Romani) era la dea della caccia, della natura selvaggia e, cruciale, della nascita e delle donne in travaglio. Si credeva che Artemide assistesse le partorienti e proteggesse i neonati, e la sua associazione con la Luna implicava un'influenza lunare sui processi riproduttivi e sulla sopravvivenza infantile. Alcuni testi antichi accennano a presagi lunari legati alla vita o alla morte. Artemidoro, un onirocritico del II secolo d.C., sosteneva che sognare la Luna potesse promettere figli a chi non ne aveva e, in quanto "umida", la morte a malati di edema o a marinai, suggerendo una duplice natura del suo influsso.
Roma Antica:
I Romani assimilavano spesso le divinità greche. La Luna era venerata come Luna o Diana. Diana Lucina, in particolare, era invocata durante il parto come dea che portava alla luce (dal latino lux, luce). Questa associazione diretta tra la Luna e l'atto della nascita era molto forte. L'idea di un'influenza sulla morte era meno esplicita in termini di tassi, ma il calendario lunare regolava riti e festività, e si credeva che alcuni eventi lunari potessero essere presagi fausti o infausti per la vita delle persone. La fragilità della vita infantile nell'antichità, con alti tassi di mortalità neonatale, potrebbe aver spinto alla ricerca di spiegazioni o influenze esterne, inclusa quella lunare.
Civiltà Precolombiane (Mesoamerica e Ande):
Molte culture precolombiane avevano complessi sistemi astronomici e calendari lunari. La Luna era spesso una divinità importante, associata alla fertilità, all'acqua, alla vita vegetale e ai cicli riproduttivi. Ad esempio, tra i Maya e gli Aztechi, le divinità lunari erano legate alla creazione e alla nascita, e le eclissi lunari potevano essere viste come presagi negativi che potevano influenzare la vita e la morte della comunità. La loro profonda comprensione dei cicli lunari influenzava le pratiche agricole e, per estensione, la sopravvivenza e la prosperità del popolo, che era legata anche alla natalità.
Civiltà Orientali (India, Cina):
In India, la Luna (Chandra) è spesso una divinità maschile, associata alla crescita delle coltivazioni, alla fertilità e alla mente. Le fasi lunari influenzavano il calendario e le pratiche religiose e agricole, indirettamente connesse al sostentamento e, quindi, alla vita e alla morte della popolazione.
In Cina, la Luna è un simbolo dello Yin, associato alla femminilità, all'acqua, all'oscurità e alla fertilità. Molte leggende e pratiche tradizionali collegano la Luna ai cicli di vita, alla salute delle donne e, quindi, alla natalità.
In sintesi, l'idea di un'influenza lunare sui cicli di vita e morte, sebbene non formulata come un moderno "tasso di natalità e mortalità", era ampiamente diffusa nelle antiche civiltà. Questa influenza era percepita principalmente attraverso l'associazione della Luna con la fertilità, la nascita, la crescita dei cicli naturali e, talvolta, come portatrice di presagi o regolatrice del destino.