Il Mistero della NDE di Jung: Descrisse la Terra dallo Spazio in Modo Accurato Prima dell'Era Spaziale
Nel 1944, Jung si fratturò un piede scivolando sul ghiaccio e, mentre era in ospedale, subì un attacco di cuore. Durante il periodo in cui fu in bilico tra la vita e la morte, ebbe una serie di visioni molto vivide e significative, che descrisse in seguito come un'esperienza di pre-morte. Durante l'esperienza, Jung si sentì come se stesse fluttuando a circa 1500 chilometri sopra la Terra. Vide il globo terrestre, illuminato da una gloriosa luce blu, e distinse i continenti e gli oceani, compresi i nevai dell'Himalaya. Questa vista lo riempì di una sensazione di "estrema povertà ma allo stesso tempo di grande pienezza", e non provava più alcun desiderio o rimpianto. Sentiva di esistere in una forma oggettiva, come "ciò che era stato e che aveva vissuto". Successivamente, la sua attenzione fu attratta da un enorme blocco di pietra nera, grande come una casa, che galleggiava nello spazio. Mentre si avvicinava, vide un'entrata che conduceva a un'anticamera. Sentiva che stava per entrare in una stanza illuminata dove avrebbe incontrato persone a cui sentiva di appartenere, e avrebbe finalmente compreso il senso della sua esistenza. In questo tempio, vide un uomo saggio in posizione yoga, che identificò come un archetipo del suo sé superiore. Mentre stava per varcare la soglia di questo tempio, fu interrotto. Una figura, che Jung identificò come il suo medico terrestre, il "Re di Cos" (in riferimento all'isola di Asclepio, dio greco della medicina), si alzò per riportarlo indietro. Gli fu detto che non aveva il diritto di lasciare la Terra e che doveva ritornare. Al sentire queste parole, la visione di Jung cessò e si risvegliò. Il suo ritorno alla vita terrena fu accompagnato da una profonda delusione. Descrisse la vita e il mondo intero come una "prigione" e sentì il peso di dover tornare alla "scatola" della sua esistenza frammentata e limitata. Ci vollero tre settimane prima che potesse riprendere piacere nella vita.
Le Sue Stesse Parole sull'Esperienza
Nel suo libro autobiografico "Ricordi, Sogni, Riflessioni", Jung descrive così la sua NDE:
"Mi sembrava di essere molto in alto nello spazio. Molto sotto vedevo il globo della Terra, immerso in una luce gloriosamente blu. Vedevo il mare di un blu profondo e i continenti. Molto sotto i miei piedi giaceva Ceylon, e in lontananza davanti a me il subcontinente indiano. Il mio campo visivo non includeva l'intera Terra, ma la sua forma globale era chiaramente distinguibile e i suoi contorni brillavano con un bagliore argenteo attraverso quella meravigliosa luce blu. In molti punti il globo sembrava colorato, o macchiato di verde scuro come argento ossidato. Il mio sguardo era diretto principalmente verso quello. Tutto il resto appariva indistinto. Vedevo anche i nevai dell'Himalaya coperti di neve, ma in quella direzione c'erano nebbia e nuvole. Non guardai per nulla verso destra. Sapevo di essere sul punto di lasciare la terra. Più tardi mi informai dell'altezza a cui si dovrebbe stare nello spazio per avere una vista così ampia: circa
(Tratto da "Ricordi, Sogni, Riflessioni" di Carl Gustav Jung).
Questa NDE non solo rafforzò la sua convinzione nell'esistenza di una realtà oltre quella fisica, ma influenzò anche la sua comprensione della psiche umana, in particolare l'idea che esista una dimensione archetipica e collettiva della coscienza, indipendente dall'esperienza individuale. Jung sostenne per il resto della sua vita che la sua NDE proveniva da qualcosa di reale ed eterno.
Disponibilità delle Immagini della Terra dallo Spazio nel 1944
Nel 1944, l'era spaziale non era ancora iniziata. La tecnologia missilistica non era sufficientemente avanzata per inviare veicoli a tale altitudine e ottenere immagini significative della Terra.
Le prime vere immagini della Terra dallo spazio furono ottenute solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. La prima fotografia della Terra dallo spazio fu scattata il 24 ottobre 1946 da una telecamera montata su un missile V-2 tedesco catturato, lanciato dagli Stati Uniti dal White Sands Missile Range. Questa immagine fu scattata da un'altitudine di circa 105 km (65 miglia), ben al di sotto dei 1500-1600 km descritti da Jung.
Le prime immagini orbitali e a disco completo (quelle che mostrano l'intera Terra) arrivarono molto più tardi, con l'avvento dei satelliti artificiali negli anni '50 e '60 (ad esempio, Explorer 6 nel 1959 per la prima immagine dall'orbita, e il satellite sovietico Molniya 1-3 nel 1966 per la prima immagine a disco completo).
Quindi, la capacità di Jung di descrivere dettagliatamente la Terra da quell'altitudine nel 1944 è notevole e precede di anni le prime documentazioni fotografiche.
Precisione delle Descrizioni di Jung rispetto alle immagini Satellitari Attuali
Le descrizioni di Jung sono sorprendentemente accurate se confrontate con ciò che possiamo vedere oggi dai satelliti:
"Il Globo della Terra, immerso in una luce gloriosamente blu": Questa è una descrizione molto fedele dell'aspetto della Terra vista dallo spazio, in particolare il colore blu predominante degli oceani e l'atmosfera che conferisce alla Terra un'aura bluastra. Le immagini satellitari moderne confermano appieno questa "Big Blue Marble" view.
"Vedevo il mare di un blu profondo e i continenti... Ceylon, e in lontananza davanti a me il subcontinente indiano": La capacità di distinguere continenti e masse terrestri è coerente con una vista da quell'altitudine. La menzione specifica di Ceylon (l'attuale Sri Lanka) e del subcontinente indiano suggerisce una visione molto chiara e dettagliata, plausibile da circa 1500-1600 km.
"La sua forma globale era chiaramente distinguibile e i suoi contorni brillavano con un bagliore argenteo attraverso quella meravigliosa luce blu": Il "bagliore argenteo" potrebbe riferirsi alla luce riflessa dalle nuvole, dai ghiacciai o dalle aree desertiche, o semplicemente l'effetto della luce solare sull'atmosfera terrestre. Anche questo è compatibile con le immagini satellitari.
"Nevai dell'Himalaya coperti di neve": Dalla sua descritta altitudine, la catena dell'Himalaya con le sue vette innevate sarebbe certamente visibile e riconoscibile, come dimostrano le foto attuali.
"In molti punti il globo sembrava colorato, o macchiato di verde scuro come argento ossidato": Questa descrizione potrebbe riferirsi alla vegetazione (verde scuro) e alle aree desertiche o rocciose (tonalità che potrebbero apparire come "argento ossidato" o altre colorazioni terrose).
In sintesi, la NDE di Jung gli fornì una visione della Terra che era impossibile da ottenere o verificare con i mezzi tecnologici del 1944, ma che si è rivelata straordinariamente accurata rispetto a ciò che l'umanità ha potuto osservare solo decenni dopo tramite i satelliti. Questo aspetto della sua esperienza è spesso citato come uno degli elementi più suggestivi e inspiegabili delle NDE.