Secondo Gurdjieff il nostro pianeta Terra ha subito diversi eventi cataclismatici che egli definisce "perturbazioni transapalniane".
Prima Perturbazione Transapalniana
Impatto sulla Terra della cometa Kondur e genesi della Luna
La prima catastrofe riguarda l'impatto della cometa Kondur nella zona dove ora esiste lo squarcio chiamato "Oceano Pacifico". Dal materiale scagliato nello spazio si formarono i due satelliti della Terra, la Luna e Anulios. Questo secondo satellite rimasto ignoto per tantissimo tempo forse è stato individuato anche dagli scienziati attuali. Secondo la scienza l'impatto da cui si è formata la Luna è avvenuto circa 4,5 miliardi di anni fa. La teoria più accreditata, l'ipotesi dell'impatto gigante (o impatto di Theia), suggerisce che un oggetto delle dimensioni di Marte, chiamato Theia, si sia scontrato con la giovane Terra, e i detriti di questa collisione si siano poi aggregati per formare la Luna. Le analisi di campioni lunari e altre evidenze scientifiche supportano questa stima dell'età. In sintesi, la Terra aveva un'atmosfera, ma era un'atmosfera "primordiale" molto densa e priva di ossigeno, formatasi attraverso processi geologici e poi influenzata dall'impatto colossale che diede vita alla Luna. Non sappiamo in che periodo Gurdjieff colloca quest'impatto cosmico, tuttavia la sua visione sullo stato del pianeta Terra di quell'epoca remota differisce in alcuni dettagli dall'idee scientifiche attuali. Secondo la scienza fu necessario un corpo delle dimensioni del pianeta Marte per provocare quegli effetti, mentre secondo Gurdjieff fu sufficiente un corpo delle dimensioni di una cometa. Questo fu possibile perché secondo Gurdjieff l'atmosfera terrestre non si era ancora formata del tutto in quel periodo, quindi non c'era un involucro gassoso denso a tal punto da poter ammortizzare l'impatto. In vista di ciò, un corpo dalle dimensioni di una cometa sarebbe stato sufficiente per produrre un impatto significativo. Probabilmente, anche il movimento simile a una trottola dell'asse terrestre, movimento che causa la precessione degli equinozi, potrebbe essere stato causato da questo impatto cosmico. Del resto, il problema presentato dalla Terra dopo l'impatto della cometa Kondur consisteva proprio in questo: dover sostenere la Luna prematuramente, in quanto l'atmosfera del pianeta Terra non si era ancora formata del tutto per poter svolgere una simile funzione. Quindi angeli e arcangeli accelerarono il processo facendo sviluppare la vita organica sulla superficie terrestre, così le due leggi fondamentali cominciarono a funzionare anche sulla superficie della Terra invece che solo al suo interno. È curioso che lo squarcio sul fianco della Terra sia stato chiamato "Oceano Pacifico", considerando che tutte le guerre sulla Terra derivano proprio da questa catastrofe cosmica. E di "pacifico" sembra non avere pressoché nulla, visto che è circondato dal cosiddetto "Anello di Fuoco" ed è la zona più sismica al mondo dove si concentrano la maggior parte dei terremoti e dei vulcani attivi del pianeta.
Seconda Perturbazione Transapalniana
Inabissamento del continente di Atlantide situato nell'oceano Atlantico
Questo secondo cataclisma si verificò perché il continente di Atlantide era sorto dalla parte opposta all'impatto della cometa Kondur nell'Oceano Pacifico. La forza di questo impatto aveva frammentato la crosta terrestre nelle varie placche tettoniche, e il centro di gravità del pianeta si era spostato nella zona dell'Oceano Atlantico dove, in seguito al raffreddamento del materiale prodotto da immense eruzioni vulcaniche sottomarine, si era formato questo continente fatto interamente di basalto. Il basalto è molto più denso e pesante della normale crosta continentale. Da un lato, la Terra presentava questa immensa depressione costituita dallo squarcio nell'Oceano Pacifico, dalla parte opposta la notevole sporgenza di pesante basalto che costituiva il continente di Atlantide. Il baricentro della Terra non si trovava più al centro del pianeta, ma si era spostato nella zona del continente di Atlantide. L'inabissamento del continente fu causato perché il centro di gravità della Terra si ricollocò al centro del pianeta. Secondo Gurdjieff la società degli Akhldanei fu fondata su Atlantide 735 anni prima dell'inabissamento del continente.
Gurdjieff scrive:
"Secondo il testo di quel teleoguinara e i dati che appresi più tardi, mi risultò perfettamente chiaro che la società scientifica degli Akhldanei, sorta sul continente Atlantide e composta d'esseri tricentrici della Terra, venne fondata settecentotrentacinque anni prima della seconda perturbazione transapalniana. Essa venne fondata per iniziativa d'un essere di laggiù, un certo Bel-Kultassi, che seppe spingere il perfezionamento delle sue parti esseriche superiori fino all'essere di un santo "Individuo eterno": e questa parte superiore del suo essere risiede ora sul Santo Pianeta del Purgatorio".
Nel nome Bel-Kultassi possiamo notare il prefissoide "Bel" che è contenuto anche nel nome Belzebù. Il termine "Bel" (o "Bēl", dall'accadico bēlu) significa letteralmente "signore" o "padrone". Non è tanto un nome proprio, quanto un titolo o un epiteto onorifico che veniva attribuito a diverse divinità del pantheon mesopotamico. Originariamente, il termine pansemitico era ba‛al, che aveva lo stesso significato. Con il tempo e l'ascesa dell'egemonia babilonese, il titolo "Bel" divenne quasi sinonimo del dio Marduk, la divinità poliade di Babilonia. In questo contesto, Marduk era considerato il "Signore" per eccellenza, il re del cielo e della terra, e il padre degli dei. Ai re veniva conferito il potere da Bel, che pronunciava il loro nome e affidava loro lo scettro del comando. In altre tradizioni, "Bel" poteva riferirsi anche ad Enlil, la divinità sumerica dei fenomeni atmosferici e signore delle tempeste. È interessante notare come il termine "Baal" (derivato sempre da ba‛al) sia poi passato anche in altre culture semitiche, come quella cananaica, e in seguito sia stato assimilato a figure demoniache nella tradizione cristiana, come nel caso di Belzebù. Gurdjieff spiega anche qual è la causa fondamentale che ha reso gli umani così egoisti:
"Nel frattempo devi sapere che questa singolare proprietà del loro psichismo detta "egoismo" è comparsa nella loro presenza generale perché, in virtù delle medesime condizioni anormalmente prodottesi, il loro psichismo poco dopo la seconda perturbazione transapalniana diventò doppio".
Gurdjieff attribuisce la causa dell'egoismo alla divisione dello psichismo umano in Personalità ed Essenza, o Concio Fittizio (o "conscio ordinario di veglia" e Subconscio). Da notare che la scienza dell'ipnotismo nasce subito dopo questa scissione psichica, perché si fonda proprio su questo aspetto peculiare e duale dello psichismo umano. Gurdjieff afferma addirittura che se non esistessero i terrestri con il loro psichismo sdoppiato, nell'universo resterebbe ignota la scienza dell'ipnotismo. Lasciando intendere che sugli altri pianeti abitati non c'è nessun caso analogo di "sdoppiamento psichico" come sulla Terra.
Terza Perturbazione Transapalniana
Attriti tra le atmosfere della Luna e del Pianeta Terra che causa venti e desertificazione
In relazione alla terza catastrofe Gurdjieff scrive:
"La causa di questa distruzione dei loro "centri di cultura", e dei cambiamenti che in generale si effettuarono sulla superficie di quello sventurato pianeta, fu una nuova catastrofe, la terza che la Terra dovette subire. La terza catastrofe ebbe un carattere esclusivamente locale e si produsse in seguito a "spostamenti accelerati di parti d'atmosfera" o, per dirla coi tuoi beniamini, di "venti fortissimi" che durarono parecchi anni. La causa degli "anormali spostamenti", o "forti venti", furono ancora una volta i due frammenti distaccati dal tuo pianeta al tempo della prima grande catastrofe e diventati in seguito piccoli pianeti indipendenti di quel sistema solare, attualmente chiamati "Luna" e "Anulios". Di fatto la terza catastrofe fu scatenata unicamente dal frammento più grande distaccatosi dalla Terra cioè dalla "Luna", mentre il più piccolo, "Anulios", non vi ebbe parte alcuna. [...] Fra le depressioni si trovavano fra l'altro le due zone del continente di Ashhark in cui s'era particolarmente concentrato il processo d'esistenza del primo e del secondo gruppo d'esseri dell'Asia attuale, cioè le parti principali dei paesi di Tikliamuish e di Maralpleissis. Nello stesso tempo furono coperte dalle sabbie varie parti del paese di Perlania, e così anche la regione situata al centro del continente di Grabontzè, in cui dopo il disastro del continente Atlantide s'era costituito, come già t'ho detto, quel che chiamavano il principale "centro di cultura" di tutti gli esseri tricerebrali di laggiù; regione che, dopo esser stata a quei tempi la più fiorente sulla superficie del tuo pianeta, oggi non è che un, deserto cui si dà il nome di "Sahara". Sappi infine ché oltre a queste regioni le sabbie ricoprirono anche, per effetto dei venti anormali che soffiavano allora, molte altre piccole distese di terraferma sulla superficie di quel pianeta così perseguitato. È interessante osservare a questo punto che i tuoi beniamini attuali, non si sa come, sono venuti a conoscenza dei cambiamenti verificatisi nei luoghi d'esistenza permanente di quegli esseri tricerebrali, e che hanno subito inventato un'"etichetta" - ossia le "grandi migrazioni dei popoli" - per catalogare tali cambiamenti nelle loro sedicenti "scienze". Oggi numerosi "sapienti" laggiù sudano sette camicie nel tentativo di scoprire come e perché si siano operati quei cambiamenti, per poterne informare tutti gli altri. Circolano a questo riguardo diverse teorie che, pur non avendo fra loro alcun punto in comune ed essendo oggettivamente le une più fantasiose delle altre, tuttavia sono considerate laggiù parte della "scienza ufficiale".
Secondo la scienza, l'Egitto, e più in generale l'area del Sahara, non è sempre stata la distesa arida e desertica che conosciamo oggi. Ha attraversato un lungo periodo noto come Periodo Umido Africano (o Sahara Verde), durante il quale il clima era molto più umido e fertile. Questo periodo durò approssimativamente da circa 10.000 anni fa fino a circa 5.500-5.000 anni fa. Questo è l'Egitto-prima-delle-sabbie a cui Gurdjieff fa riferimento. Mentre le datazioni della scienza ufficiale riguardo al periodo privo di sabbie nell'attuale deserto del Gobi non sono in linea cronologicamente con le idee di Belzebù. Gurdjieff parla anche dell'estinzione dei mammut:
«Il mammut», rispose Belzebù, «è un essere bicerebrale che un tempo esisteva anche sul tuo pianeta e che, rispetto agli altri esseri d'ogni sistema di cervelli, aveva una forma esteriore piuttosto grande. Questo essere è caduto vittima, tra molti altri, delle conseguenze causate dal brusco distacco del grande frammento del pianeta Terra oggi chiamato Luna e diventato, secondo la mia espressione, un "parvenu planetario" indipendente del sistema solare Ors e fonte primaria di ogni male per il tuo infelice pianeta. Infatti, quando l'atmosfera di quel piccolo "parvenu planetario" aveva iniziato pian piano a formarsi e ad armonizzarsi, nell'atmosfera del pianeta Terra s'erano levati fortissimi venti che, se ben ricordi quanto ti ho detto, avevano coperto di sabbia parecchie regioni della superficie terrestre; inoltre a quel tempo nell'atmosfera terrestre delle regioni chiamate polo "nord" e polo "sud" era caduta a lungo una tal quantità di neve da coprire ogni depressione alla superficie delle terre ferme situate nelle regioni polari. Ora, durante quelle "bufere di neve" - come si dice laggiù - davvero senza precedenti, gli esseri chiamati "mammut", risiedendo abitualmente proprio nelle suddette regioni di terra ferma localizzate alla superficie del tuo pianeta, erano rimasti a loro volta sepolti dalla neve, e da allora questa specie di esseri laggiù non è mai più ricomparsa. È interessante notare che ancor oggi, nelle depressioni un tempo coperte di neve ma in seguito coperte di "kashiman", ossia delle sostanze che normalmente costituiscono in superficie il cosiddetto "suolo" delle regioni di terra ferma, viene alla luce di tanto in tanto qualche corpo planetario di "mammut" in eccellente stato di conservazione. E i corpi planetari dei mammut si sono perfettamente conservati tanto tempo perché ben presto la neve, ricoperta a sua volta di "kashiman", si è trovata in condizioni di "isolamento khlaniano" o, come direbbero i tuoi beniamini, in una sfera ermeticamente chiusa in cui i "corpi planetari dei mammut" non hanno subito, come si esprimono laggiù, la minima "decomposizione", vale a dire che gli elementi attivi di cui in generale sono costituiti quei corpi planetari non si sono totalmente involuti per tornare all'origine primigenia".
Secondo la scienza, l'estinzione dei mammut non è avvenuta in un singolo momento, ma è stata un processo graduale che ha interessato diverse popolazioni in momenti diversi. In generale, la maggior parte dei mammut lanosi (Mammuthus primigenius), la specie più conosciuta, si è estinta circa 10.000 anni fa, alla fine dell'ultima era glaciale. Tuttavia, alcune popolazioni isolate sono sopravvissute molto più a lungo: Circa 4.000 anni fa (intorno al 1.800 a.C.) è scomparsa l'ultima popolazione conosciuta di mammut lanosi, che viveva sull'Isola di Wrangel nel Mar Glaciale Artico. Questo significa che erano ancora vivi quando in Egitto regnavano i primi faraoni.
Himalaya: la minaccia di una possibile catastrofe futura
Gurdjieff riferisce anche di una potenziale minaccia futura:
"La mia apprensione proveniva specialmente dal fatto che un parametro del mio studio mostrava come una nuova ondata di crescita delle catene si producesse ogni "dieci anni". Il paragrafo che riguardava le vette tibetane diceva come e quando avvenivano gli "squassamenti planetari terrestri", detti "terremoti" dai tuoi beniamini, dovuti all'altezza sproporzionata di quelle elevazioni. Molto spesso gli "squassamenti planetari" subiti dalla Terra sono prodotti da altre disarmonie interplanetarie, che sono a loro volta il risultato di due perturbazioni transapalniane di cui un giorno ti spiegherò la ragione; tuttavia la maggior parte dei "terremoti" terrestri, in questi ultimi secoli soprattutto, sono dovuti esclusivamente a quelle sproporzionate elevazioni. Infatti queste elevazioni determinano nella presenza dell'atmosfera del pianeta analoghe sopraelevazioni altrettanto anormali. In altre parole, quella che viene chiamata la circonferenza "blastegoklorniana" dell'atmosfera del pianeta Terra ha acquisito, e in alcuni luoghi continua ad acquisire, una presenza materializzata troppo sporgente per una corretta "fusione reciproca dei risultati di tutti i pianeti del sistema". Pertanto durante il movimento che il pianeta compie in seno al processo detto di "armonia sistemica generale", l'atmosfera terrestre "aggancia", se così si può dire, le atmosfere degli altri pianeti o delle comete di quel sistema. E per l'appunto questi "agganci" producono nei luoghi corrispondenti della presenza generale del tuo pianeta gli 'squassamenti" o "terremoti". Devo ancora spiegarti che la regione della presenza generale del tuo pianeta in cui si producono gli "squassamenti" è determinata dalla posizione che questa occupa in un dato momento nel processo di armonia sistemica generale, in rapporto alle tre concentrazioni di quel sistema. Comunque sia, se l'anormale crescita delle montagne tibetane dovesse continuare, prima o poi una grande catastrofe di proporzioni cosmiche si rivelerà inevitabile. E tuttavia quando la minaccia sarà diventata evidente, gli Altissimi e Santissimi Individui cosmici prenderanno, a tempo debito, le necessarie misure".
Secondo Gurdjieff la crescita di queste montagne genera una protuberanza anche nell'atmosfera terrestre, e questo può produrre degli attriti tra l'atmosfera terrestre e quella della luna. Questi attriti tra le due atmosfere possono provocare, come già accaduto in passato, grandi terremoti sulla Terra. Secondo la scienza, la continua crescita in altezza dell'Himalaya è direttamente correlata alla possibilità di grandi terremoti futuri nella regione. Non è solo una possibilità, ma una certezza scientifica che i grandi terremoti continueranno a verificarsi a causa di questo processo. Tuttavia la scienza, non conoscendo approfonditamente l'influenza esistente tra Terra e Luna, attribuisce a questi terremoti una causa diversa, la quale è esatta solo in relazione alla crescita di queste montagne. Secondo la scienza, l'Himalaya si è formato e continua a crescere a causa della collisione in corso tra la placca indiana e la placca eurasiatica. La placca indiana si sta spingendo sotto la placca eurasiatica a una velocità di circa 4-5 centimetri all'anno. Quando lo stress accumulato supera la resistenza delle rocce lungo la faglia, si verifica una rottura improvvisa che rilascia questa energia sotto forma di terremoto. La crescita dell'Himalaya è una manifestazione visibile di questo processo di accorciamento e ispessimento della crosta terrestre, che avviene proprio attraverso questi eventi sismici. Gli scienziati hanno identificato delle "lacune sismiche" lungo l'arco himalayano, ovvero segmenti della faglia dove non si sono verificati grandi terremoti da molto tempo, nonostante il continuo accumulo di stress. Questo suggerisce che in queste aree lo stress si sta accumulando e potrebbe essere rilasciato in futuri grandi terremoti (anche di magnitudo superiore a 8). In sintesi, la crescita dell'Himalaya non è solo una conseguenza dei terremoti, ma è anche il motore che crea le condizioni per i futuri grandi eventi sismici. È un processo geologico continuo che rende la regione una delle zone più sismicamente attive del mondo.