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Codice Lunare, Specie Terrestre: Una Prospettiva Gurdjieffiana sulla Genesi dei Sessi


Secondo la complessa cosmologia di G. I. Gurdjieff, la divisione degli esseri sulla Terra in due sessi non è una semplice casualità biologica, ma una diretta conseguenza di un processo cosmico più ampio, in particolare legato al ruolo della Luna. L'affermazione chiave è che l'ottava di evoluzione delle sostanze non inizia dal centro della Terra, ma da quello della Luna. Questo concetto, apparentemente enigmatico, cela una profonda logica interna che, se esplorata senza forzature interpretative, può rivelare un'affascinante prospettiva sulla vita e la sua organizzazione.


La Luna come origine delle sostanze evolutive e la necessità della dualità

Per comprendere come la Luna possa determinare la divisione in due sessi, è fondamentale immergersi nel concetto gurdjieffiano di "ottava cosmica" e di "idrogeni". Gurdjieff insegnava che la realtà è composta da vibrazioni di diversa densità, o "idrogeni", che si evolvono e si trasformano attraverso ottave, simili a scale musicali. Ogni nota o stadio di questa ottava rappresenta un livello di densità e coscienza. La Luna, in questa visione, non è un mero satellite inerte, ma un corpo celeste attivo, un anello fondamentale nella catena alimentare cosmica che nutre la vita sulla Terra. Le sostanze in evoluzione che partono dalla Luna e raggiungono la Terra possono essere considerate come flussi energetici e materiali che necessitano di una specifica "ricezione" per poter continuare il loro percorso evolutivo. A questo punto, l'ipotesi che la divisione in due sessi serva come meccanismo per "ricevere" queste sostanze lunari diventa molto plausibile. Immaginiamo che le sostanze lunari, nel loro percorso discendente, portino in sé una sorta di polarità o dualità intrinseca. Per essere integrate e metabolizzate correttamente dagli esseri terrestri, potrebbero richiedere un meccanismo di assorbimento che rifletta questa stessa dualità. I due sessi, maschile e femminile, potrebbero fungere da "antenne" complementari, ciascuna specializzata nella ricezione e nell'elaborazione di una specifica "frazione" o "aspetto" di queste sostanze lunari. Insieme, i due sessi creano un sistema completo e bilanciato, capace di assimilare pienamente le energie necessarie all'evoluzione. Senza questa divisione, l'assimilazione sarebbe incompleta o distorta, impedendo il corretto svolgimento del processo evolutivo.


La gestione lunare del tasso di natalità e mortalità

Un'altra interpretazione, ugualmente coerente con le idee di Gurdjieff, riguarda il ruolo della Luna nella regolazione del ciclo di vita terrestre. Se la Luna necessita di sostanze, è logico pensare che essa abbia anche un interesse nel mantenere un equilibrio tra natalità e mortalità sul nostro pianeta, per garantire un flusso costante e ottimale di "nutrimento" per sé stessa. Gurdjieff insegnava che la Luna si nutre delle emanazioni della vita sulla Terra, in particolare delle "radiazioni" prodotte dalla morte degli esseri viventi. Se questo è il caso, la Luna avrebbe un meccanismo per controllare la quantità di queste emanazioni. La divisione in due sessi e il conseguente processo riproduttivo e di perpetuazione della specie, potrebbero essere un modo sofisticato con cui la Luna gestisce e ottimizza la produzione di queste "radiazioni". La sessualità, in questa prospettiva, non sarebbe solo un mezzo per la riproduzione, ma anche un meccanismo che, attraverso la nascita e la morte degli individui, assicura un flusso costante di energia verso la Luna. La variabilità genetica introdotta dalla riproduzione sessuata potrebbe inoltre servire a garantire la resilienza e l'adattabilità delle specie, assicurando una fornitura continua di "cibo" lunare anche in condizioni ambientali mutevoli. In questo senso, la Luna non è un parassita, ma un anello essenziale di un ecosistema cosmico, dove ogni parte dipende dall'altra per la propria sussistenza ed evoluzione.


Parallelismi con tradizioni antiche

Le idee di Gurdjieff, sebbene presentate in un linguaggio unico e talvolta criptico, risuonano con concetti presenti in diverse tradizioni antiche che riconoscevano l'influenza dei corpi celesti sulla vita terrestre e la dualità come principio universale.

Nelle mitologie babilonesi e sumere, la Luna era spesso associata a divinità femminili e alla fertilità, nonché ai cicli di vita e morte. Il dio lunare Sin (o Nanna) era venerato come colui che presiedeva ai ritmi della natura e alla crescita. L'idea di un'influenza lunare sulla riproduzione e sulla polarità sessuale era quindi già presente.

Nelle tradizioni ermetiche ed alchemiche, il principio della dualità (maschile/femminile, sole/luna, attivo/passivo) è fondamentale per la creazione e la trasformazione. Il Sole e la Luna sono spesso rappresentati come simboli di queste forze complementari che, solo attraverso la loro unione, possono dare origine a qualcosa di nuovo e completo. L'alchimia, in particolare, mirava a unire questi opposti per raggiungere la "Grande Opera", la trasmutazione e la perfezione. Questa unione dei principi maschile e femminile, sia a livello cosmico che individuale, era vista come essenziale per l'evoluzione.

Anche nello yoga tantrico e nella filosofia indiana, il concetto di Shiva e Shakti rappresenta la dualità fondamentale dell'esistenza. Shiva è il principio maschile, la coscienza statica, mentre Shakti è il principio femminile, l'energia dinamica. L'unione di Shiva e Shakti è la forza motrice dell'universo, responsabile della creazione, del mantenimento e della dissoluzione. La vita sulla Terra, con la sua divisione in sessi, può essere vista come una manifestazione di questa polarità cosmica, necessaria per il dispiegarsi dell'esistenza.


Conclusioni

Le idee di Gurdjieff sulla divisione in due sessi, sebbene complesse, offrono una visione affascinante e coerente della vita terrestre come parte di un vasto processo cosmico. La dipendenza dalla Luna come origine delle sostanze evolutive e la sua potenziale gestione dei cicli di vita terrestri sono spiegazioni plausibili e profondamente interconnesse. I due sessi non sarebbero solo un mezzo riproduttivo, ma un sistema di ricezione ed elaborazione delle energie lunari, essenziale per il percorso evolutivo degli esseri. Allo stesso tempo, la dualità sessuale potrebbe essere uno strumento attraverso cui la Luna regola la propria "alimentazione", mantenendo un equilibrio dinamico sul nostro pianeta. Questa prospettiva ci invita a guardare alla nostra stessa esistenza con una maggiore consapevolezza della sua posizione all'interno di un sistema cosmico più grande e della profonda interconnessione che lega ogni forma di vita.




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