L'esercizio di Gurdjieff chiamato "aiuto ai defunti" (a volte indicato come "Contemplazione-Trasformatrice" o "Contemplazione-Aiëssirittoorassnian") è un esercizio di contemplazione e visualizzazione che Gurdjieff insegnò nei suoi ultimi anni. È considerato un esercizio avanzato e veniva generalmente praticato da studenti che avevano già familiarità con le sue idee e pratiche.
Scopo dell'esercizio:
L'esercizio aveva diversi scopi interconnessi:
- Aiutare le anime dei defunti: Gurdjieff credeva che le anime dei defunti potessero trovarsi in uno stato di transizione o confusione e che l'attenzione e l'energia cosciente dei vivi potessero offrirgli aiuto e guida. L'esercizio era quindi un modo per "inviare aiuto" a queste anime.
- Sviluppo interiore del praticante: Parallelamente all'aiuto per i defunti, l'esercizio era inteso come uno strumento potente per lo sviluppo interiore del praticante. Attraverso la concentrazione intensa e la visualizzazione, si mirava a:
- Sviluppare la capacità di concentrazione: Mantenere la visualizzazione e l'intenzione per un periodo prolungato richiedeva una forte concentrazione.
- Purificare le emozioni: L'esercizio poteva portare alla luce emozioni represse legate ai defunti, offrendo l'opportunità di osservarle e trasformarle.
- Espandere la coscienza: Concentrandosi su un altro stato di esistenza, il praticante poteva ampliare la propria comprensione della vita e della morte.
- Coltivare la compassione e la connessione: L'intenzione di aiutare gli altri, anche dopo la morte, sviluppava un senso di compassione e interconnessione.
- Comprendere la natura della morte e dell'aldilà: L'esercizio era anche un modo per esplorare, attraverso l'esperienza interiore, le idee di Gurdjieff sulla natura della morte e sugli stati di esistenza successivi.
Come veniva praticato (descrizione generale):
Le descrizioni specifiche dell'esercizio possono variare a seconda degli studenti di Gurdjieff che ne hanno parlato, ma i principi generali includono:
- Preparazione: Il praticante si metteva in uno stato di calma e raccoglimento, spesso attraverso la quiete interiore e la cessazione del dialogo interno.
- Visualizzazione: Il praticante visualizzava la persona o le persone defunte a cui desiderava inviare aiuto. Questa visualizzazione doveva essere chiara e vivida.
- Intenzione: Il praticante sviluppava una forte intenzione di inviare loro aiuto, amore, luce o qualunque altra cosa sentisse appropriata per il loro stato. Questa intenzione doveva essere sincera e sentita.
- Concentrazione: Il praticante manteneva la concentrazione sulla visualizzazione e sull'intenzione per un periodo di tempo determinato. Questo richiedeva uno sforzo significativo per evitare che la mente vagasse.
- Offerta di energia: Alcuni resoconti suggeriscono che il praticante offriva consapevolmente una parte della propria energia o forza vitale per aiutare i defunti.
- Silenzio interiore: Durante l'esercizio, era fondamentale mantenere uno stato di silenzio interiore, evitando pensieri e distrazioni.
Aspetti importanti da considerare:
- Natura avanzata: Gurdjieff presentava questo esercizio come qualcosa da intraprendere solo dopo una preparazione interiore significativa.
- Serietà e responsabilità: L'esercizio non era considerato una pratica leggera o sentimentale, ma un lavoro serio che richiedeva responsabilità e un'attitudine corretta.
- Guida: Idealmente, tale esercizio veniva praticato sotto la guida di un insegnante esperto nel sistema di Gurdjieff.
- Interpretazioni diverse: Come per molti aspetti dell'insegnamento di Gurdjieff, ci possono essere diverse interpretazioni e sfumature nella comprensione e nella pratica di questo esercizio.
In sintesi, l'esercizio di Gurdjieff per "aiutare i defunti" era una pratica di contemplazione e visualizzazione intensa, volta sia a offrire assistenza alle anime dei defunti sia a promuovere lo sviluppo interiore del praticante attraverso la concentrazione, l'intenzione e la coltivazione della compassione. Era considerato un esercizio avanzato che richiedeva serietà e, idealmente, una guida esperta. È importante sottolineare che le descrizioni dettagliate di questo esercizio sono rare e spesso venivano trasmesse oralmente da Gurdjieff ai suoi studenti più avanzati. Non esiste un manuale ufficiale o una descrizione univoca e universalmente accettata. Tuttavia, basandosi sui resoconti di alcuni suoi allievi e sulle interpretazioni degli studiosi del suo lavoro, si possono delineare i seguenti passaggi e principi per praticare l'esercizio di "aiuto ai defunti":
Preparazione:
- Creare uno spazio interiore ed esteriore calmo: Trova un luogo tranquillo dove non sarai disturbato. Assumi una posizione comoda ma vigile, che ti permetta di rimanere concentrato senza addormentarti. Puoi sederti su una sedia con la schiena dritta e i piedi appoggiati a terra, o in una posizione di meditazione se ti è congeniale.
- Quietare la mente: Dedica alcuni minuti a calmare il flusso dei pensieri. Puoi farlo concentrandoti sul respiro, osservando le sensazioni del corpo, o ripetendo internamente una preghiera o una formula che ti aiuti a centrare. L'obiettivo è ridurre il "dialogo interno" e raggiungere uno stato di relativa quiete mentale.
- Stabilire l'intenzione: Definisci chiaramente la tua intenzione di aiutare una specifica persona o un gruppo di persone defunte. Potrebbe trattarsi di un caro estinto, un antenato, o anche anime in generale che si trovano in uno stato di bisogno. La chiarezza e la sincerità dell'intenzione sono fondamentali.
- Raccogliere la propria energia: Porta la tua attenzione al tuo corpo e cerca di percepire la tua energia vitale. Non si tratta di visualizzare qualcosa di specifico, ma piuttosto di sentire la tua presenza e la tua forza interiore.
La Pratica:
- Visualizzazione: Inizia a visualizzare la persona o le persone defunte a cui vuoi inviare aiuto. Cerca di rendere la visualizzazione il più vivida e dettagliata possibile. Ricorda il loro volto, la loro presenza, le loro caratteristiche. Se non hai una visualizzazione chiara, puoi concentrarti sul sentimento o sul ricordo associato a loro.
- Irradiazione dell'intenzione: Con la persona o le persone defunte chiaramente nella tua mente, inizia a irradiare la tua intenzione di aiuto verso di loro. Questo non è un atto puramente mentale, ma dovrebbe coinvolgere anche il tuo sentire emozionale e la tua volontà. Immagina di inviare loro amore, pace, luce, comprensione, o qualunque cosa tu senta che possa essere benefica per il loro stato.
- Offerta di energia (facoltativo e con cautela): Alcuni resoconti suggeriscono che, con un'intenzione pura e un forte raccoglimento, si possa consapevolmente offrire una parte della propria energia per aiutare i defunti. Questo aspetto è delicato e dovrebbe essere intrapreso solo se ci si sente interiormente guidati e con una certa preparazione. Non forzare o immaginare di "dare" qualcosa di specifico, ma piuttosto permetti a una parte della tua forza vitale di fluire con l'intenzione di aiuto.
- Mantenere la concentrazione: Mantieni la tua attenzione sulla visualizzazione e sull'intenzione per un periodo di tempo prestabilito. Questo può variare a seconda della tua capacità di concentrazione e del tempo che hai a disposizione (ad esempio, 10-30 minuti). Sii paziente e riporta gentilmente la tua attenzione alla pratica ogni volta che la mente divaga.
- Silenzio interiore: Durante l'esercizio, sforzati di mantenere uno stato di silenzio interiore. Osserva i pensieri e le emozioni che possono sorgere senza identificarti con essi, e riporta dolcemente la tua attenzione alla visualizzazione e all'intenzione.
Conclusione:
- Rilasciare la visualizzazione: Al termine del tempo dedicato all'esercizio, rilascia gradualmente la visualizzazione. Non interrompere bruscamente, ma lascia che l'immagine svanisca dolcemente.
- Ritorno al presente: Riporta la tua attenzione al tuo corpo e all'ambiente circostante. Prenditi un momento per percepire come ti senti.
- Gratitudine (opzionale): Puoi concludere l'esercizio con un sentimento di gratitudine per l'opportunità di aver praticato e con la speranza che il tuo aiuto possa aver raggiunto coloro a cui era destinato.
Importanti Considerazioni e Avvertenze:
- Natura avanzata: Questo esercizio è considerato avanzato e potrebbe non essere appropriato per chi è completamente nuovo alle pratiche contemplative o al sistema di Gurdjieff. È consigliabile avere una certa familiarità con le sue idee e pratiche di base prima di intraprenderlo.
- Serietà e rispetto: Approccia questo esercizio con serietà, rispetto e umiltà. Non considerarlo un semplice esperimento o un modo per soddisfare la curiosità.
- Motivazioni pure: Assicurati che le tue motivazioni siano genuine e basate sulla compassione e sul desiderio di aiutare, senza aspettative di risultati specifici o di ricompense.
- Evitare il coinvolgimento emotivo eccessivo: Mentre la compassione è importante, evita di farti sopraffare da emozioni intense o dal dolore legato ai defunti, in quanto ciò potrebbe ostacolare la tua capacità di inviare aiuto in modo efficace e turbare il tuo stato interiore.
- Non forzare: Se durante la pratica ti senti a disagio, ansioso o turbato, interrompi l'esercizio.
- Possibile influenza sul proprio stato: Essere consapevoli che lavorare con l'energia e con stati di esistenza diversi può influenzare il proprio stato interiore. Sii paziente con te stesso e osserva eventuali cambiamenti senza giudizio.
- Guida (ideale): Idealmente, questo tipo di esercizio dovrebbe essere praticato sotto la guida di un insegnante esperto nel sistema di Gurdjieff, che possa offrire istruzioni personalizzate e monitorare il progresso dello studente.
Ricorda che questa è una descrizione basata su interpretazioni e resoconti indiretti. La vera essenza e il modo specifico in cui Gurdjieff insegnava questo esercizio potrebbero essere stati più sfumati e adattati alle esigenze individuali dei suoi studenti.