Nel vasto panorama delle dottrine esoteriche e filosofiche, poche figure hanno esercitato un'influenza così profonda e allo stesso tempo così enigmatica come George Ivanovich Gurdjieff. Il suo insegnamento, noto come la "Quarta Via" o il "Lavoro", presenta una visione radicale e spesso sconvolgente della condizione umana. Al centro di questa visione si trovano concetti cardine come il "ricordo di sé" e la "coscienza oggettiva", che Gurdjieff non solo definisce, ma inquadra in un ciclo cosmico di evoluzione e involuzione che sfida le convenzionali narrazioni scientifiche e spirituali. Secondo Gurdjieff, l'essere umano, nella sua condizione naturale e originaria, era predisposto a uno stato di "ricordo di sé". Questo non era un atto di volontà o una conquista spirituale, ma una condizione naturale, una sorta di funzione innata della psiche. In questo stato, l'uomo non era semplicemente consapevole del mondo esterno o dei propr...