Secondo gli insegnamenti di Gurdjieff, così come riportati in “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” di P. D. Ouspensky, il male principale e ciò che genera la schiavitù nell'essere umano non risiede nell'atto sessuale in sé, ma nel suo abuso. Tuttavia, Gurdjieff sottolinea che l'interpretazione comune di "abuso del sesso" come eccesso o perversione è fuorviante e si riferisce solo a forme relativamente innocue. Per comprendere il vero significato, è essenziale conoscere profondamente la macchina umana e il funzionamento dei suoi centri. L'abuso del sesso, nel senso più vero, è identificato come il lavoro scorretto dei centri in relazione al sesso. Questo si manifesta in due modi interconnessi: l'azione del centro sessuale che si esprime attraverso altri centri (intellettuale, emozionale, motorio, istintivo) e, viceversa, l'azione di questi altri centri che si manifestano attraverso il centro sessuale. In termini più precisi, l'abuso è il funzionamento del centro sessuale con energia presa in prestito dagli altri centri e il funzionamento degli altri centri con energia presa in prestito dal centro sessuale. Questa interazione impropria è la radice della meccanicità legata al sesso. Il centro sessuale è un'entità complessa. Può essere considerato un centro indipendente e, allo stesso tempo, può essere visto come la parte neutralizzante dell'intero piano inferiore, in equilibrio con i centri istintivo e motorio. Gurdjieff rivela che il centro sessuale dovrebbe lavorare con l'Idrogeno 12 (SI 12), un'energia particolarmente potente e rapida. Infatti, l'Idrogeno 12 rende il centro sessuale intrinsecamente più forte e veloce di tutti gli altri centri. A causa di questa potenza energetica, in un uomo privo di coscienza e volontà, il sesso arriva a governare tutti gli altri centri quando questi rubano la sua energia. Il problema sorge perché, di fatto, questo centro lavora molto raramente con il proprio Idrogeno. Una caratteristica fondamentale e insolita del centro sessuale (così come dei centri emozionale superiore e intellettuale superiore) è che normalmente non possiede un lato negativo. A differenza dei centri inferiori (intellettuale, emozionale, motorio, istintivo), che hanno due metà (positivo e negativo, come il "sì" e il "no" nell'intellettuale o il piacevole e spiacevole nel motorio/istintivo), nel centro sessuale esiste solo l'attrazione oppure l'assenza di sensazioni, ovvero la completa indifferenza. Non c'è una divisione in positivo e negativo. Tuttavia, a causa del lavoro sbagliato dei centri, il centro sessuale si unisce spesso alla parte negativa del centro emozionale o del centro istintivo. Quando ciò accade, qualsiasi stimolazione sessuale può suscitare emozioni e sensazioni negative. L'individuo che prova sensazioni spiacevoli o orrore in relazione a idee o immaginazioni sessuali tende a considerarle come una virtù o un tratto originale, ma Gurdjieff afferma che si tratta semplicemente di una malattia. Tutto ciò che è legato al sesso dovrebbe essere intrinsecamente piacevole o indifferente, e tutti i sentimenti o le sensazioni sgradevoli in questo contesto derivano esclusivamente da un'intrusione del centro emozionale o istintivo. L'unica cosa che può ostacolare l'azione prepotente del centro sessuale sono i "respingenti" o "ammortizzatori", i quali possono annullare completamente la sua manifestazione normale, ma non possono distruggere la sua energia. L'energia rimane e viene saccheggiata dagli altri centri per trovare espressione attraverso di essi. L'energia del centro sessuale che viene impiegata nel lavoro dei centri intellettuale, emozionale e motorio è riconoscibile per un particolare 'gusto', un fervore e un'eccitazione fuori dal comune.
Centro Intellettuale: Utilizzando l'energia sessuale, non si limita a studiare filosofia, scienza o politica, ma assume un tono di lotta costante, di contestazione, critica e crea nuove teorie soggettive.
Centro Emozionale: Mosso dalla stessa energia, può predicare l'astinenza, l'ascetismo e il terrore del peccato, dell'inferno e del tormento eterno, oppure dedicarsi a rivoluzioni, saccheggi e omicidi.
Centro Motorio: Si impegna in sport estremi, nel superamento di record, nell'alpinismo, nel salto e nella lotta.
La caratteristica comune di tutto questo lavoro, quando utilizza energia sessuale, è una particolare veemenza unita a una profonda inutilità. Nessuno di questi centri può mai creare nulla di utile utilizzando l'energia del centro sessuale. Questo rappresenta un esempio principale di "abuso del sesso".
Il secondo aspetto dell'abuso è l'inverso del primo: quando l'energia del centro sessuale viene spesa inutilmente dagli altri centri, esso rimane senza la propria dotazione e deve a sua volta rubare energia dagli altri centri. Questa energia rubata, però, è più densa e grossolana (come gli Idrogeni relativamente bassi “H48” e “H24”) rispetto al suo Idrogeno 12. Il centro sessuale è estremamente importante per l'attività generale e la crescita interna dell'organismo perché, lavorando con il proprio Idrogeno 12, è l'unico capace di ricevere un'energia molto grande, il buon cibo delle impressioni, essenziale per la produzione degli Idrogeni superiori. Quando invece lavora con l'energia rubata, le sue impressioni diventano molto più grossolane e smette di svolgere il ruolo cruciale che avrebbe potuto avere. Inoltre, l'unione del centro sessuale con l'energia del centro intellettuale genera un'immaginazione sessuale eccessiva e la tendenza ad accontentarsi di essa, portando al sentimentalismo o, al contrario, alla gelosia e alla crudeltà. Anche questo è un esempio di "abuso del sesso". La lotta contro l'abuso del sesso non può essere spiegata a un individuo che non ha iniziato a lavorare su se stesso e non conosce la struttura della macchina umana. Il giusto lavoro su se stessi inizia con la creazione di un centro di gravità permanente. Quando questo centro è stabilito, tutte le altre funzioni e centri vengono riorganizzati e distribuiti in subordinazione ad esso. La creazione di questo centro è il risultato di un atteggiamento specifico: l'uomo deve rivalutare il lavoro e la scuola, acquisire consapevolezza della meccanicità e della mancanza di scopo della sua vita. Il centro sessuale ha un ruolo enorme in questo processo. Se lavorasse con la propria energia, si troverebbe allo stesso livello del centro emozionale superiore. In questa condizione ottimale, in cui tutti gli altri centri sarebbero subordinati ad esso, il centro sessuale funzionerebbe correttamente, permettendo anche a tutti gli altri centri di lavorare al loro posto e con le proprie energie. Allo stesso tempo, il sesso gioca un ruolo enorme nel mantenere la meccanicità della vita ordinaria. Secondo Gurdjieff, ogni attività umana è in realtà connessa al "sesso": politica, religione, arte, teatro, musica. Le persone non vanno a teatro per l'opera o in chiesa per pregare, sebbene sia l'apparenza; la ragione principale di tutti gli incontri è il fatto che ci saranno "molte donne o molti uomini". Questo è il centro di gravità di ogni raduno. Bar, ristoranti e feste sono frequentati per una sola cosa: il Sesso. Esso è il motore principale di ogni meccanicità, e da esso dipendono tutto il sonno e tutta l'ipnosi dell'umanità. Gurdjieff invita a comprendere che la meccanicità è particolarmente pericolosa quando viene mascherata, cioè quando si cerca di spiegarla con qualcos'altro che non sia ciò che realmente è. Quando il sesso è chiaramente cosciente di sé e non si nasconde dietro a null'altro, non è più la meccanicità di cui si parla. Anzi, un sesso che esiste di per sé e non dipende da nient'altro è già una grande conquista. Il male e la schiavitù, quindi, risiedono in questo costante autoinganno che nasconde il vero motore della vita meccanica. Quando qualcuno si dedica alla pratica degli esercizi che dovrebbero condurre allo stato di Ricordo di Sé, spesso lo fa con un'aspettativa psicologica ben radicata: quella di riuscire. L'obiettivo sembra essere quello di stabilizzarsi rapidamente in questo stato di coscienza più elevato. Qui risiede il malinteso più profondo e diffuso. Nei peggiori dei casi si comincia a immaginare e convincersi di poter essere in stato di Ricordo di sè e persino per lungo tempo. Nei casi meno peggiori, nei quali non c'è questa immaginazione, viene constatata l'enorme difficoltà di questa pratica, ma molti sono colti dalla frustrazione e dallo sconforto quando, dopo ripetuti tentativi, si rendono conto che il Ricordo di Sé è fugace, dura pochi istanti e viene immediatamente sopraffatto dalla marea della meccanicità, dall'identificazione e dal sonno ordinario della coscienza. Tendono ad arrendersi, pensando di essere inadatti al Lavoro. Gurdjieff, al contrario, insegnava che la vera svolta non è il successo iniziale, ma la profonda realizzazione del proprio non-essere. Per il praticante che sta iniziando, o per chi si è ingannato e ha compreso male per lungo tempo, ma che sapendo molto di teoria si ritiene un “allievo di livello avanzato” o addirittura “maestro”, il succo vitale dell'esercizio non è raggiungere lo stato di Ricordo di sé, ma l'esperienza continua e dolorosa della propria incapacità di realizzarlo. I punti cruciali sono:
Sperimentare la Meccanicità: L'esercitazione costante rivela con crudezza la misura in cui la nostra vita è governata da automatismi, reazioni condizionate e "io" che si sostituiscono continuamente senza una reale volontà centrale. Non possiamo fare.
Riconoscere l'Impotenza: Ogni tentativo fallito di "ricordare me stesso" smaschera l'illusione di avere una coscienza stabile o di possedere una volontà unica operante. Si sperimenta la propria nullità interiore, l'assenza di un "io" permanente in grado di mantenere lo stato.
Il Fallimento stesso è il Lavoro: L'onesta e costante percezione di questo fallimento non è un segno di debolezza spirituale, ma il materiale grezzo essenziale per l'evoluzione. È la realizzazione: "Non sono in stato di Ricordo di sé. Ho dimenticato me stesso. Sono meccanico."
Come diceva Gurdjieff: "Se un uomo sapesse realmente di non potersi ricordare di sé, sarebbe già vicino alla comprensione del suo essere."
Il modo corretto per approcciare il Ricordo di Sé non è con l'aspettativa del risultato, ma con l'intenzione di osservare onestamente il proprio fallimento. Queste impressioni — la realizzazione di non essere, di non avere alcun potere di fare, di essere addormentati — se assimilate in modo appropriato, diventano un potente combustibile:
Senza Emozioni Negative: È fondamentale sperimentare il fallimento senza identificarsi con emozioni distruttive come l'autocommiserazione, l'abbattimento o la rabbia. Queste sono reazioni meccaniche della Personalità.
Senza Vanità: Il vero lavoro richiede di mettere da parte la vanità che non accetterebbe mai di riconoscere la propria debolezza e il proprio stato di sonno. Accettare di essere "nulla" è l'inizio per diventare "qualcosa".
Il Nutrimento: L'impressione del proprio non-essere, mantenuta con intenzione e distacco, è la verità amara che nutre e, lentamente, prepara la strada per i veri e propri bagliori di Ricordo di Sé.
In sintesi, non si tratta del tentativo con l'aspettativa di essere coscienti, ma l'umile e incessante riconoscimento di non esserlo. Questo riconoscimento è il Lavoro stesso, e l'unica porta per uscire dal sonno della coscienza.
