Meditazione, Concentrazione e Contemplazione formano una Triade di esercizi di sviluppo interiore. Queste tre pratiche sono "inseparabili l'una dall'altra, eppure ciascuna forma una parte del triangolo mistico che conduce all'illuminazione".
Meditazione significa "Pensare, Considerare, Riflettere". Un buon modo per meditare è prendere un libro scritto da qualcuno spiritualmente maturo e leggerne alcune righe, e poi riflettere su ciò che viene detto – non tanto per capire quanto per entrare nello spirito di ciò che viene detto. (È importantissimo evitare di pensare solo con la mente, ovvero con un solo centro, altrimenti si diventa psicopatici; è indispensabile sentire con il centro emozionale ciò che si sta pensando, mantenendo la sensazione globale dell'intero corpo fisico; in questo modo, "Corpo", "Sentimento" e "Mente" funzioneranno simultaneamente e in modo conforme a una corretta pratica; n.d.t.)
Concentrarsi significa "dirigere o attirare verso un centro comune; focalizzare". Normalmente ciò richiede un notevole sforzo psicologico.
Contemplazione è un termine associato alla parola "Tempio", che in origine era uno "spazio aperto per l'osservazione". La "Contemplazione" richiede tutta la "Libertà" che deriva dalla "Meditazione" e tutta la "Tensione" e la "Fermezza" associate alla "Concentrazione". La "Contemplazione" è il cuore della pratica. La "Concentrazione" e la "Meditazione" forniscono sostegno e aiuto.
Quando meditiamo è come pioggia su una terra arida; quando ci concentriamo generiamo una grande energia contro la quale i pensieri sbattono invano. Ma la contemplazione è pura Espiazione, senza scopo, sforzo o paura di alcun tipo.
In certi insegnamenti spirituali si impiegano analogie per distinguere tra "meditazione" e "concentrazione": la concentrazione inizia, per così dire, dalla periferia della mente e va al centro; questo dopotutto è ciò che originariamente significava il termine "concentrazione". La meditazione inizia dal centro e va alla periferia. Quando meditiamo su un tema, sempre di più viene integrato attorno a questo tema. La concentrazione si basa sul potere magnetico del centro. Molti di noi hanno letto di questo potere nei libri sulle arti marziali, dove viene chiamato "ki" o "chi". La meditazione, invece, si basa sul "campo magnetico", per così dire, che circonda il centro. È come il campo magnetico che circonda un magnete, e diventa evidente quando gli viene sparsa attorno della limatura di ferro. È questo campo che consente alla mente di stabilire nuovi modelli, ordini e gerarchie, e di sperimentare ingredienti vitali nel processo creativo.
Fonte: Types of Spiritual Exercises - Gurdjieff and the Fourth Way: A Critical Appraisal
