Gurdjieff: "Ci sono due tipi di amore: uno, l'amore di uno schiavo; l'altro, che deve essere acquisito con il lavoro. Il primo non ha alcun valore; ha valore solo il secondo, cioè l'amore acquisito con il lavoro. Questo è l’amore di cui parlano tutte le religioni. Se ami quando “lui” ama, non dipende da te, e quindi non ha merito. È quello che chiamiamo amore di uno schiavo. Ami anche quando non dovresti amare. Le circostanze ti fanno amare meccanicamente. Il vero amore è l'amore cristiano, religioso; con quell'amore non nasce nessuno. Per questo amore devi lavorare. Alcuni lo sanno fin dall'infanzia, altri solo nella vecchiaia. Se qualcuno ha il vero amore, lo ha acquisito durante la sua vita. Ma è molto difficile da imparare. Ed è impossibile iniziare ad apprenderlo direttamente con le persone. Ogni uomo ne tocca un altro sul vivo, ti fa mettere i freni e ti dà pochissime possibilità di provarci. L'amore può essere di diversi tipi. Per capire di che tipo di amore stiamo parlando è necessario definirlo. Ora parliamo di amore per la vita. Dovunque c'è la vita, a cominciare dalle piante - perché anche loro hanno la vita - dagli animali, in una parola, dovunque esiste la vita, lì c'è l'amore. Ogni vita è un rappresentante di Dio. Chi può vedere il rappresentante vedrà Colui che è rappresentato. Ogni vita è sensibile all'amore. Anche le cose inanimate come i fiori, che non hanno coscienza, capiscono se le ami oppure no. Anche la vita inconscia reagisce in modo corrispondente ad ogni uomo, e gli risponde secondo le sue reazioni".
Gurdjieff: "Se aiuti gli altri, verrai aiutato. Forse domani, forse tra un centinaio d'anni, ma verrai aiutato. La natura deve pagare il debito. È una legge matematica e tutta la vita è matematica". [...] "Il vero amore è una forza cosmica che ci attraversa. Se lo cristallizziamo, diventa il più grande potere del mondo. Chi si è sbarazzato della "malattia del domani" ha la possibilità di raggiungere ciò per cui è qui. Tutto dipende da tutto il resto, tutto è connesso, niente è separato. Quindi tutto va nell’unico modo in cui può andare. Se le persone fossero diverse, tutto sarebbe diverso. Sono quello che sono, quindi tutto è così com'è".
Gurdjieff: "Se lei interiormente sta lavorando, la natura la aiuterà. Per l’uomo che sta lavorando, la natura è un’assistente caritatevole, che le porta ciò di cui ha bisogno per il suo lavoro. Se per il suo lavoro le serve denaro, anche se non fa niente per riceverlo, le arriverà da tutte le parti. Altrimenti la natura la priverà di tutte le sue risorse, se ciò è necessario per il suo lavoro. [...] La natura è più intelligente di lei; sa meglio di lei quali sono le condizioni migliori per il suo lavoro; e se lei lavora, la natura richiamerà spiriti coscienti che disporranno per lei le condizioni di cui ha bisogno. Per l’uomo ordinario, per l’uomo che non lavora, non c’è che il caso. All’uomo che lavora la natura dà, tramite spiriti coscienti, tutto ciò di cui ha bisogno". (Domenica, 16 gennaio 1944)
Incontri con Gurdjieff 1941-1946 (Edizioni Tlon)
